25 Aprile 2024
ApprofondimentiIl terzo occhio

Il ritorno della fusione fredda?

La fusione fredda, cioè la produzione di energia per fusione nucleare in cui le reazioni avvengono a temperature vicine a quella ambiente, è uno di quegli argomenti in cui la miscela di pseudoscienza, di genuina scienza di frontiera e di interessi economici rende molto difficile orientarsi. Il problema è tornato alla ribalta quando il 14 gennaio, in un capannone alla periferia di Bologna, alcuni fisici dell’Università e dell’Istituto Nazionale di Fisica nucleare hanno potuto assistere alla dimostrazione di un dispositivo che, nelle parole del suo inventore, produrrebbe energia attraverso la fusione di nuclei di idrogeno con nuclei di nichel. Il professor Paolo Capiluppi, direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, che era presente alla dimostrazione, ha chiarito il ruolo delle istituzioni di ricerca nell’evento:

«Abbiamo accettato volentieri di assistere alla dimostrazione e il dott. Giuseppe Levi ha dato una mano per le misure, in particolare dei raggi gamma. Il Dipartimento di Fisica e la Sezione INFN non sono stati però coinvolti direttamente nello sviluppo del dispositivo, il cui funzionamento è segreto, né nella dimostrazione del 14 gennaio. Non abbiamo potuto effettuare nessuna misura o verifica nei nostri laboratori, per le quali siamo ancora disponibili e, come scienziati, soprattutto molto curiosi».

Alla dimostrazione sembra fossero presenti anche rappresentanti della Defkalion Energy, una ditta di Atene che sarebbe interessata al procedimento.

Su YouTube si trovano anche la seconda e terza parte del video.

L’inventore è Andrea Rossi, un ingegnere milanese con una storia imprenditoriale piuttosto avventurosa (raccontata qui dal suo punto di vista) che si è avvalso della collaborazione di Sergio Focardi, Professore Emerito di Fisica dell’Università di Bologna. L’idea della fusione fredda con nichel e idrogeno, alternativa a quella originale di Fleischmann e Pons che usava deuterio e palladio, era già stata investigata da Focardi negli anni Novanta, senza però che i suoi risultati potessero essere replicati. Adesso Rossi torna alla carica con un reattore che parrebbe funzionare, ma i dettagli della realizzazione sono tenuti segreti. In particolare, la polvere di nichel usata conterrebbe alcune altre sostanze che funzionerebbero come “catalizzatore” della reazione. Giuseppe Levi, dell’Università di Bologna e dell’INFN, ha misurato la potenza sviluppata in circa 12kW, ed esclude che l’energia venga dalla combustione convenzionale dell’idrogeno perché l’idrogeno consumato è troppo poco. La stima è fatta pesando la bombola prima e dopo la dimostrazione, misura che potrebbe essere un po’ approssimativa, ma dobbiamo aspettare il report che Levi dovrebbe rendere pubblico per poter commentare. L’articolo che descrive la scoperta di Rossi e Focardi, evidentemente rifiutato dalle riviste scientifiche, è stato pubblicato su un sito web gestito dagli stessi autori, furbescamente chiamato Journal of Nuclear Physics (il titolo di una rivista accademica russa, che non esiste più da tempo); come sottolinea PhysOrg.com, questo ha generato non poco scetticismo tra gli addetti ai lavori. Sempre secondo Rossi, un esemplare del reattore sarebbe in funzione da tempo per riscaldare un capannone di una ditta di Bondeno, in provincia di Ferrara.

Ci sono alcune stranezze nel dispositivo di Rossi e Focardi. Il chimico Camillo Franchini osserva che, anche se la reazione è effettivamente esoenergetica (cioè produce energia), è impraticabile usarla effettivamente per due ragioni. La prima è che secondo tutti i manuali di chimica nucleare la reazione non può avvenire a temperatura ambiente perchè in quelle condizioni i protoni non hanno abbastanza energia per raggiungere il nucleo; in secondo luogo, la sezione d’urto (una misura usata in fisica che indica la probabilità che la reazione avvenga effettivamente) è comunque molto bassa. Ci scrive Franchini:

Richiesto di un parere sulla rivendicazione di Focardi e Rossi, il prof. Jonghwa Chang, Chief Research Advisor del Korea Atomic Energy Research Institute mi ha gentilmente risposto (18 gennaio 2011), riferendosi alla reazione 58Ni +p → 59Cu

«Per rendere la reazione possible, l’energia del protone deve oltrepassare la barriera coulombiana. Una simile energia è impossibile da ottenere senza un acceleratore. In più, dovrebbero misurare [un’emissione di] raggi gamma, molto penetranti e facilmente misurabili con un opportuno rivelatore.»

D’altronde, fa notare sempre Franchini, la domanda di brevetto di Rossi parrebbe essere stata rifiutata con la motivazione che

dato che l’invenzione sembra, per lo meno a un primo esame, essere in contrasto con le leggi della fisica generalmente accettate, la descrizione dovrebbe essere abbastanza dettagliata da poter dimostrare a una persona competente, familiare con la scienza e la tecnologia mainstream, che l’invenzione è effettivamente realizzabile.

Ossia, secondo la fisica quella reazione non dovrebbe poter produrre energia; e in ogni caso dovrebbero essere emesse dal reattore radiazioni facilmente osservabili.

E qui viene un’altra stranezza, perché è vero che nella domanda di brevetto si afferma che tutta la radiazione prodotta è assorbita dalla schermatura di boro, piombo e acciaio, ma almeno dai filmati il dispositivo di Rossi sembra troppo piccolo per contenere schermature di spessore sufficiente. Da quello che si può capire, né raggi gamma né neutroni sono emessi dall’apparecchiatura (con evidente sollievo dei presenti alla dimostrazione), nonostante due piccoli fori fossero stati prodotti nella schermatura proprio allo scopo di permettere ai raggi gamma di uscire per essere misurati.

Insomma, se è vero che il reattore di Rossi produce energia, come sembra, difficilmente il suo principio di funzionamento è quello che l’autore sostiene essere, lasciando il campo aperto a qualunque ipotesi e forse anche a qualche sospetto. È anche curioso che nella domanda di brevetto, come a mettere le mani avanti, si dichiari che

L’approccio al problema della reazione esotermica adottato dall’inventore differisce da quelli adottati dai ricercatori che lo ho hanno preceduto in questa materia per il fatto che qui non si è cercato di dimostrare emissione di particelle elementari che testimoniassero la validità di una teoria, ma si è cercato esclusivamente di produrre più energia di quella consumata […]

Cioè a dire: lo sappiamo che non si capisce come possa funzionare, ma d’altronde non ci interessa. Viene da chiedersi come abbiano fatto a sviluppare il processo, senza una teoria di qualche genere a guidarli.

Approfondimento: qui il rapporto completo (in pdf) contenente l’analisi del chimico Camillo Franchini.

Continua…

Foto di minka2507 da Pixabay

412 pensieri riguardo “Il ritorno della fusione fredda?

  • @giulio
    Ho ricevuto molti messaggi dagli Stati Uniti sul problema che Lei ha posto con acutezza: come mai l’ACS ha concesso una sessione di studio alla ff?
    Il problema esiste ed è bruciante. Averlo posto fa parte di un confronto corretto, che desidera portare chiarezza.
    Le trasmetto una delle tante risposte che ho ricevuto; se Lei è interessato ad altre gliele posso spedire in privato, salvo che la Dr.ssa Mautino decida altrimenti.
     

    Dear Camillo,

    Thanks for your mail.  I share your concerns.  I read your document on the web under ” http://www.queryonline.it/wp-content/uploads/2011/01/Demo-FR1.pdf“ (I spent a year working in Lugano in Switerland and I know a little Italian).   You and I both know that “fusione fredda” never really went totally cold after 1989.  There are still 5 to 6 conferences annually about it all over the world.  It is indeed a bit of a shame that these people got a foot in the door with the ACS.  The ACS “stamp of approval” will give the cold fusion crowd credibility.  They will use that added credibility to attract investors and organize more meetings.  It is to the detriment of all of us.  For all we know, our pension funds may invest some of our retirement money in “New Energy” projects.

    In a way, it is a bit bizarre that the cold fusion and the zero-point-energy people share a symposium (all of this under the umbrella of the “New Energy”).  These are very different things, but I guess the perpetrators unite because they both feel that the “establishment” is a big bad conspiracy that is trying to undermine them.  I have noticed that people that go for one branch of pseudoscience generally rapidly embrace all of it.  With cold fusion, they also accept zero-point-energy, UFOs, homeopathy, quantum-touch-therapy, water memory, etc.

    The ACS already caught a lot of flak for allowing the cold fusion crew to congregate within the big ACS conventions.  You could email the ACS, but you would be just one of many.  I don’t know whether the Skeptical Inquirer or Skeptic Magazine has paid any attantion to the recent uproar with Focardi and Rossi.  There was some press about it in the US, but not much.  I recently had an article in Skeptic Magazine on another subject.  Skeptic Magazine is run by Michael Shermer.  You should check whether they had anything about it (look at their website).  I doubt that they had.  You could then write a four or five page article about it.  I had a good experience working with Michael Shermer.  I think he would be interested.  You are a nuclear chemist and you have an inside track.  I read how you figured out how Rossi tried to pull some monkey business with a patent through his wife.  I always wonder with these people how much is idealistic naivety and how much of it is just about  blunt, cynical, and conscious fraud.  This patenting attempt gives a look into one of the minds behind cold fusion.  So you could tell a good and interesting story to a large and general audience (Skeptic Magazine is printed in fifty-thousand copies).  Your English is sometimes a little awkward, but I would very happily help you out with the writing.

    As for the peer review of the cold fusion “source book.”  You probably know that for such proceedings books, manuscripts are generally sent to participants of the same symposium.  So such refereeing is extremely mild.  It is an incrowd job, but with the unfortunate approval now of the ACS.

    I am often in Italy on conferences and I read a lot of papers.  I am aware that there is a number of reputable Italian scientists from reputable universities working in “New Energy.”  Del Giudice and Preparata (I am aware he meanwhile died) are behind a “quantum field theory of cold fusion.”  It is good to run into someone from the other side.  Let’s stay in touch.

    Sorry for this to be such a long email,
    Best Regards,

    Martin Bier

    Department of Physics
    East Carolina University
    Greenville, NC 27858
    http://personal.ecu.edu/bierm

     

  • @giulio
    Ho attivato anche l’ACS e mi rispondono proprio ora che stanno preparando qualcosa per noi.
    Lei ha contattato qualcuno nel frattempo?
    Credo sia molto importante sapere come la ff è seguita e giudicata dalla comunità scientifica internazionale. Daniele per esempio è convinto che si tratti di una disciplina rispettabile come le altre… concedendo rispettabilità a robe come la memoria dell’acqua e simili, sulle tracce di Preparata.
    Cordiali saluti

  • @ Franchini
    Io ho chiesto al CSI, ma non mi hanno risposto.
    Staremo a vedere.

  • Egregio dr Bier,le vorrei esporre il punto di vista di una persona e come me ve ne sono altri,che cerca di conoscere le cose cercando di ridurre al minimo i propri preconcetti.
    Penso che la conoscenza di un individuo porti in sè come bagaglio le proprie esperienze personali e le informazioni ricevute dal prossimo.Il metodo scientifico è quello strumento meraviglioso attraverso il quale l’uomo ha iniziato ad uscire dal buio della ignoranza e dei dogmi posti dai potentati,incamminandosi verso un futuro sempre più libero e sapiente.Forse non è un metodo perfetto,ma sicuramente è il migliore che abbiamo per oggettivizzare le informazioni.
    Quindi,tornando al concetto iniziale,penso che in quel bagaglio affinchè esso sia sano le informazioni afferenti  debbano essere dimostrate da quel metodo,appunto,che le rende certe sopra ogni dubbio.Le esperienze cognitive personali,invece,quando non sono dimostrabili è meglio tenerle per sè o per pochi intimi con i quali scorra un buon flusso di fiducia reciproca.Ma qui, questo non ci interessa.
    L’atteggiamento mentale che,personalmente,ritengo corretto verso le cose “non chiare”é un bel e sano “al momento non lo so”.Lei ha portato ad esempio l’omeopatia.Ho letto studi eseguiti con placebo in doppio cieco e sono risultati negativi.Non ho visto altri studi con risultati opposti,quindi per quanto ne so l’omeopatia(se qualcuno non dimostra il contrario e che quegli studi erano incorretti)serve solo alle tasche di chi la professa.Ma se AVESSI visto studi seri che dicessero anche il contrario allora direi “al momento non lo so”.
    Questo è ciò che accade con la fusione fredda,vi sono scienziati degni di ogni stima umana ed accademica che presentano lavori con riproducibilità molto elevata ed altri altrettanto degni che affermano il contrario.
    Di fronte a ciò rimango nel dubbio, ma se dovessi scegliere dietrologicamente su chi mente (se mente) e perchè ,tra gli interessi di chi governa l’ordine mondiale e quelli di alcuni scienziati che chiedono (pochi)soldi per le loro ricerche, peraltro comprovate da documentazioni degne di rispetto,allora sceglierei ovviamente dubitando di chi ha più interessi e più potere.
    La questione fusione fredda è divenuto un ginepraio forse perchè non è solo una questione scientifica ma anche politica per sua stessa natura.Usciremo da questa selva spinosa se qualcuno renderà al mondo una macchina che funziona alla luce del sole anche in assenza,ancora,della teoria che ne speghi il fenomeno.
    Se verrà quel giorno saremo tutti felici,anche chi pensava che non esistesse.
    Cordiali saluti GG

  • @ giulio
    @ Alberto
    @ Query Online
    Cerco di ridurre i miei interventi a considerazioni tecniche, che credo siano le più utili.

     

    Energia di rinculo di 59Cu
    Il Prof. Ch. E. Stremmenos, che dovrebbe curare lo sfruttamento dell’invenzione di Rossi in Grecia, fornisce la sua spiegazione sull’assenza di radiazioni gamma da 59Cu.
     
    http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=338#more-338
     
    However, based on the principle of conservation of momentum, as a result of the backlash of this nucleus, the photon energy γ is divided into kinetic energy of this nucleus of large mass (heat) and a photon of low frequency.

    In conclusion, it should be underlined that the copper nucleus thermal perturbation, as a result of its mechanical backlash(heat), is transferred to its encompassing nickel lattice and propagated, by in phase phonons (G. Preparata), through the entire nano-crystal. This could explain why in cold fusion the released energy is mainly in the form of heat and the produced (low) γ radiation can be easily shielded.
     
    Se si passa a considerazioni quantitative, la realtà appare assai diversa da quella descritta da Stremmenos.
    Se si considera l’energia del gamma più penetrante di 59Cu, 1301 keV, l’energia di rinculo del nucleo di 59Cu è appena di 15 eV. Praticamente il gamma mantiene inalterata la sua energia.
    La formula è semplice:
     
    Erinculo Cu = p2c2/2mc2
     
     
    Vale la pena mettere in evidenza questo aspetto, perché in generale i fusori freddi giustificano l’assenza di fotoni gamma con l’argomento di Stremmenos.
    Anche nel Rapporto 41 viene riportata una fusione dd dove un gamma da 24 MeV non viene rivelato, spiegando che tutta quell’enorme energia è presente come calore disperso in un filo di palladio (!).
    Tutti purtroppo sappiamo come sia facile scrivere una relazione scientifica dove risultano dati sperimentali innovativi, non accompagnati da un adeguato supporto teorico.
    Stremmenos dimostra di non conoscer la materia di cui scrive; sarà così fortunato da svilupparla in realizzazioni concrete? Il sapere popolare ci informa un po’ brutalmente che non si cava sangue da una rapa.
    Cordiali saluti a tutti
     
     

  • @ Tutti
    Vedo che l’equazione di rinculo di Cu è stata stravolta dalla formattazione di Query Online.
    La scrivo in altro modo.
    Energia di rinculo di 59Cu = p^2c^2/2mc^2
    I due c^2 non sono semplificati per mettere in evidenza che la massa di 59Cu è espressa mediante l’equazione di Einstein.
    Cordiali saluti

  • @giovanni guerrini:
    La misura viene effettuata sulla quantità di acqua in INGRESSO,escludendo ,se non capisco male,la possibilità che la misura sia falsata da un “ricircolo” (passatemi il termine)di energia interno al sistema.
    La critica di quel tizio verte su un altro punto: il vapore potrebbe non essere “secco”, cioè potrebbe contenere acqua liquida in forma di goccioline, perché il metodo per verificarne la secchezza forse non era adeguato alla bisogna. Basta che poca acqua bolla per produrre abbastanza volume di vapore da trascinare con sé tanta acqua allo stato liquido. Ciò introdurrebbe un errore notevole nel calcolo della potenza impiegata a vaporizzare tutta quell’acqua (perché una parte, forse la maggior parte, non sarebbe affatto vaporizzata). Tanto per fare un esempio, hai presente il fumo bianco che si solleva da una pentola di acqua che bolle? Il vapore è del tutto trasparente. Il bianco che si vede sono le goccioline d’acqua, che poi evaporano quando il vapore si mescola con l’aria.
    Dato che per portare un ml di acqua da 20 a 100 gradi occorrono 80 calorie, ma poi per vaporizzarla ne occorrono altre 500 (circa), l’errore potrebbe arrivare fino a un fattore 7 circa (580/80). Certo non spiegherebbe ancore il fattore 30 vantato, ma porterebbe comunque il risultato molto più facilmente “a tiro” da parte di un’eventuale reazione chimica.
     

  • @paolo
    infatti,non capivo bene cosa intendesse quel signore,la tua spegazione è molto semplice e chiara.
    ti ringrazio.gg

  • @ Giovanni Guerrini
    @ Paolo Rossi
    Lei Guerrini scrive, rivolto a Bier:
    Le esperienze cognitive personali,invece,quando non sono dimostrabili è meglio tenerle per sè o per pochi intimi con i quali scorra un buon flusso di fiducia reciproca.Ma qui, questo non ci interessa.
    L’atteggiamento mentale che,personalmente,ritengo corretto verso le cose “non chiare”é un bel e sano “al momento non lo so”.

    Faccio una piccola eccezione alla mia intenzione di occuparmi solo di puntualizzazioni tecnico/scientifiche.
    Martin Bier è un fisico contattato per la sua competenza, non consultando l’elenco telefonico. Se un fisico non può occuparsi di ff, chi può farlo?
    Le posso chiedere qual’è la Sua professione e quali sono le Sue competenze? Spero che non mi risponda che è solo un appassionato e non ha una laurea scientifica. Purtroppo gli appassionati combinano quello che lamenta la Mautino: fanno lievitare il numero di messaggi, senza portare un contributo di qualità. Alla fine la gente si stufa e non contatta più il sito.
    Un ottimo contributo lo abbiamo appena letto e viene da Paolo Russo. Preciso e concreto. Spero che desideri rispondergli.
    E’ possibile continuare su questa falsariga? Spero di sì, se vogliamo trattare con serietà un tema importante.
    Cordiali saluti

  • @ Tutti
    @ Focardi e Levi in particolare
    Siccome penso che i fisici e i chimici che collaborano a Query Online siano numerosi, credo che sarebbe molto utile se qualcuno di loro calcolasse per via indipendente l’energia di rinculo dei gamma emittenti del brevetto Rossi. Cadrebbero una volta per tutte le teorie esotiche di Preparata/Hagelstein (terzo miracolo di Preparata) e quelle di Stremmenos.
    Che il nucleo sia bloccato in una struttura cristallina o meno, l’energia sottratta al gamma può essere al massimo quella di rinculo del nucleo emittente.
    Lo chiedo perché quando si tratta di equazioni e di numeri si può facilmente sbagliare anche di ordini di grandezza. In queste cose mi fido più degli altri che di me.
    I dati dell’esperimento classico di Moessbauer sono i seguenti:
    Gamma di 57Fe*: 14,4 keV
    Energia di rinculo di 57Fe: 0,002 eV
    Grazie e cordiali saluti

  • @Dott Franchini
    Le rispondo volentieri,in quanto penso di essere stato frainteso.
    Al sig Paolo Russo ho già presentato i miei ringraziamenti per avermi chiarito in modo chiaro e semplice la questione delle misure che non mi era risultata chiara nella esposizione sopra riportata.
    Per quanto riguarda il dott Bier,lungi da me l’idea che egli non debba occuparsi della ff,anzi è il suo mestiere e può e deve farlo,come lei,dott Franchini.
    Rispondevo semplicemente alla illazione che chi pensa che la ff possa non essere una bufala sia assimilabile a chi crede che gli asini volano.Per questo mi sono permesso di illustrare un punto di vista che chiarisse un approccio se vuole filosofico e diverso dalla ortodossia, ma non per questo meno degno di rispetto.Approccio non verso il metodo in sè,ma verso l’atteggiamento mentale relativamente alla ricerca della oggettivazione delle informazioni.La filosofia,amore per la conoscenza,è appannaggio di ogni essere umano anche se non laureato,quindi è campo aperto.
    Le mie competenze?Non ho terminato gli studi in medicina per motivi miei ,quindi non vado oltre la maturità scientifica.Appassionato?Si,ma sopratutto vivente in questo pianeta e quindi a pieno diritto mi interesso di una questione cosi’ di vitale importanza per la nostra esistenza e delle generazioni a venire,anche in virtù del fatto che sulla ff ,a mio avviso,gravano questioni di ordine politico.
    Se la redazione ritiene che la mia presenza sia inutile o perturbante lo scopo di questa sede,accetterò di buon grado un eventuale invito al silenzio.
    Ma non da lei,dott Franchini,a cui riconosco pieno titolo di disquisire tecnicamente e filosoficamente(se le le fa piacere),ma non di tapparmi la bocca perchè non sono laureato.
    Sempre disponibile ad un sereno confronto, cordiali saluti  G G .

  • Ciao,
    solo un commento sulla misura del vapore, altrimenti i colleghi di Bologna sembrano degli incompetenti 😉
    La soluzione più semplice al problema del vapore non secco è tenere le temperature un po’ più basse e misurare flusso e temperatura di acqua in fase liquida anche in uscita dall’apparato. Levi mi diceva che sta pianificando proprio questo, credo tra l’altro usando una pompa peristaltica calibrata per la misura del flusso. Altri dettagli per ora non li ho, come dicevo sono in contatto con il gruppo di Bologna e appena ci saranno novità ve le racconteremo.
    S.

  • @Giovanni Guerrini
    Ma non da lei,dott Franchini,a cui riconosco pieno titolo di disquisire tecnicamente e filosoficamente(se le le fa piacere),ma non di tapparmi la bocca perchè non sono laureato.
    Prendo atto. Però anche Lei prenda atto che il Suo contributo non potrà mai andare oltre considerazioni generiche tipo:
    La filosofia,amore per la conoscenza,è appannaggio di ogni essere umano anche se non laureato,quindi è campo aperto.
    Comunque io leggo con attenzione le Sue considerazioni dalla prima all’ultima parola. Finché la Dottoressa Mautino non troverà che siamo chiacchieroni incorreggibili e chiude tutto. Lo ha già fatto una volta.
    Buona giornata

  • @giovanni guerrini
    Grazie Guerrini.
    Speriamo che nel frattempo qualcuno del nostro piccolo gruppo di appassionati calcoli con la massima precisione l’energia di rinculo di 59Cu. Io ho fatto due calcoli, che però possono essere criticabilissimi.
    Spero che l’Ing. Rossi abbia presente che, se i nuclei di rame sono bloccati in un reticolo, l’energia di rinculo, certamente insignificante, si riduce ulteriormente.
    Questo significa che la dimostrazione dell’esistenza di radiazione gamma avrebbe dovuto essere la parte più significativa della demo di Bologna. La presenza dei gamma è denuncia di eventi nucleari. La loro assenza li esclude.
    Forse ci sentiamo di nuovo solo la prossima settimana.
    Buon fine settimana a tutti
     

  • @ Franchini
    Lieto di essere stato utle.
    Buon fine settimana anche a lei.

  • Riguardo all’assenza della radiazione gamma nel 2°video del demo di Bologna il prof Celani dichiara di aver rilevato una debole radiazione instabile (50% in più del fondo naturale) e due picchi all’accensione ed allo spegnimento giudicati “segni positivi”.Ciò che invece non si è rilevato che era atteso ,è stata la presenza di 2 fotoni gamma sincroni a 180° da decadimento di positrone.
    Per puntualizzare,se non ho inteso erroneamente.

    saluti.

  • @giovanni guerrini
    Riguardo all’assenza della radiazione gamma nel 2°video del demo di Bologna il prof Celani dichiara di aver rilevato una debole radiazione instabile (50% in più del fondo naturale) e due picchi all’accensione ed allo spegnimento giudicati “segni positivi”.Ciò che invece non si è rilevato che era atteso ,è stata la presenza di 2 fotoni gamma sincroni a 180° da decadimento di positrone.
    L’intervento di Celani  alla demo è stata una comica. Era seduto a un tavolo distante qualche metro, con un suo apparecchietto portatile, forse uno strumento di fisica sanitaria. Lei si immagina la geometria della misura? Se avesse rivelato dei gamma a quella distanza con un rivelatore di qualche cm3, gli operatori avrebbero dovuto ricevere una dose mortale.
    Altrettanto comica è l’incomprensione tra Rossi e Celani, uno che diceva di avere rivelato dei picchi, l’altro che protestava che non c’erano gamma e che la smettesse di fare misure. Non aveva capito che Celani voleva dargli una mano.
    Tutta la demo filmata appare una comica. Se questa è scienza applicata!
    In ogni caso i gamma sono sempre stati esclusi dai testi di  Rossi, Focardi e Piantelli. Stremmenos cerca addirittura di spiegare perché, dimostrando di non conoscere l’effetto Moessbauer.
    Dobbiamo essere più realisti del re e ritenere che era presente una radiazione gamma massiccia? Pensi agli eventi nucleari necessari per scaldare tutta quell’acqua.
    Si può sapere in che cosa è professore Stremmenos? Da quello che scrive non è certamente un nucleare, chimico o fisico che sia.
    Cordiali saluti

  • @ Giovanni Guerrini
    @ Rossi
    I partially agree with Prof. Franchini. The recoil energy is one of the player, and we are calculating it in the context of our theoretical research. The calculation is not easy, and the numbers given by Franchini are wrong, I can say this based on our experimental work. In any case, the R&D work we are carrying on with the University of Bologna will work theoretically also in this sense and at the end of the research we will make a publication. Still, Franchini has focused the attention upon an issue which we are probing too.
    L’Ing. Rossi deve convincersi che l’energia di rinculo dei nuclei  è irrilevante, soprattutto se i gamma emettitori sono inseriti in un reticolo che li stabilizza. In pratica tutta l’energia dell’evento gamma risiede sul gamma. Questo è quello che sappiamo.
    Ho sbagliato i calcoli? Vediamo che cosa propone Rossi come energia di rinculo di 59Cu. Confrontiamo i nostri metodi di calcolo e vediamo chi sbaglia.
    Cordiali saluti

  • Rossi dice che il risultato del test di calorimetria persso UNIBO sarà pubblicato insimeme agli altri test fra circa 1 anno.
    BUFALA +75%
    @Franchini
    L’analisi del rapporto 41 fra quanto sarà pronta?
    Grazie

  • @ Mattia Rizzi
    L’analisi del rapporto 41 fra quanto sarà pronta?
    Entro la prossima settimana.

  • @Paolo Russo
    “Certo non spiegherebbe ancore il fattore 30 vantato, ma porterebbe comunque il risultato molto più facilmente “a tiro” da parte di un’eventuale reazione chimica.”
    Il fattore (guadagno) risultante dal rapporto Levi è circa 12 (12 kW termici contro un valore medio di 1 kW della potenza elettrica assorbita).
    Al fattore 7 di errore che riguarda il calore specifico assorbito dall’acqua, si aggiunge un fattore non inferiore a 2 dovuto alla sovrastima della portata dell’acqua. Infatti la pompa utilizzata nella prova, ben visibile in foto e filmati, può erogare meno della metà della portata indicata da Levi nel suo report.
    Ciò offre la più semplice e lineare spiegazione di ciò che è accaduto il 14 gennaio: l’acqua è stata scaldata solo con la corrente elettrica, non occorre neppure ipotizzare una fantomatica reazione chimica.

    Resta solo da capire come sia stato possibile che questo sia avvenuto sotto gli occhi di professori e ricercatori dell’Università di Bologna

     

  • Cari amici
    Poiché sono stato tirato in ballo nel vostro blog, consentite mi di puntualizzare alcune questioni che mi riguardano:
    1.      Non è “Il Prof. Ch. E. Stremmenos, che dovrebbe curare lo sfruttamento dell’invenzione di Rossi in Grecia”, ma  la DEFKALION GREEN ENERGY S.p.A. con sede ad Atene.
    2.      L’amico Camillo Franchini, probabilmente non si è documentato a sufficienza  sul articolo di Stefano Bagnasco “Il ritorno della fusione fredda?” , che  nel relativo YouTube, terza parte del video lo scrivente prede in considerazione, senza avere l’arroganza “della verità in tasca”, tre effetti compreso l’effetto Mössbauer.
    3.      Ora per quello che riguarda “Il sapere popolare che ci informa un po’ brutalmente che non si cava sangue da una rapa”….. Franchini reagisce come tanti colleghi (del Sacerdozio egiziano o meglio della sacra inquisizione)  che senza mai essersi occupati di questo filone di ricerca (interdisciplinare, per la sua natura), pontificano dal 1989 che ce stato il primo annuncio da Martin Fleischmann e Stanley Pons. • E giusto essere prudenti a un invenzione (ROSSI-FOCARDI) di questa portata, ma anche intellettualmente onesto di colloquiare in termini scientifici con chi si è occupato con questa tematica e cercare di contribuire con le proprie competenze in termini costruttivi (anche critici), data l‘importanza che hanno queste ricerche per la sopravvivenza del Pianeta. • 30 anni , sono troppi per ostruzionismi e scetticismi-non credo tanto ingenui, che ci portano ormai in modo irreversibile al cambiamento climatico che nel 1989 si poteva forse, se non prevenire almeno ritardare.  Ch. E. Stremmenos

  • Qui, se non si spiegano le basi della fisica atomica, si capisce poco. Il nucleo dell’atomo è formato da protoni con carica positiva e da neutroni con carica neutra. In generale protoni e neutroni vengono chiamati anche nucleoni. Il numero di protoni contenuti nel nucleo viene chiamato numero atomico e indicato con Z. Invece il numero dei protoni e dei neutroni è chiamato numero di massa A. E’ strano che nel nucleo, i protoni non si respingano tra di loro avendo la stessa carica, ma restino insieme in conseguenza di una forza di legame più forte delle forza elettromagnetica che li dovrebbe respingere.
    Del resto se noi, sulla terra, non veniamo “centrifugati” nello spazio, è grazie alla forza di gravità che ci tiene con i piedi per terra.  Nell’E-cat di Rossi pare entrino in gioco almeno tre elementi: idrogeno, nichel e rame che pare formarsi dalla reazione degli altri due. Si sa che l’idrogeno ha numero atomico uguale a 1, il rame ha numero atomico 29 e il nichel ha numero atomico 28. Ciò vuol dire che l’idrogeno ha un protone, il nichel ha 28 protoni e il rame ne ha 29.  Sommando i numeri atomici del nichel e dell’idrogeno: 28+1=29 si ottinene il numero atomico del rame. Gli isotopi o nuclidi sono quegli atomi che hanno lo stesso numero atomico Z, ma un numero di massa A differente. L’idrogeno è un elemento che ha tre isotopi o nuclidi e altri più rari. Il nuclide 1-1H chiamato idrogeno o prozio è il più abbondante e fino ad ora pare che sia l’unico elemento conosciuto nel cui nucleo non ci sono neutroni.
    Ciò che tiene insieme i protoni e neutroni sono forze di legame non ancora ben conosciute, tuttavia ben descritte nel Modello Standard dove vengono introdotti i quark per spiegare quella forza di legame o forza forte che tiene insieme i protoni e i neutroni nel nucleo. I nuclei degli atomi hanno una massa che in genere è inferiore alla somma degli elementi che li formano. Questa differenza di massa equivale all’energia di legame data da dE=dm*cE2 proveniente dall’equazione di Einstein, dove d è il differenziale, dE è l’energia di legame di solito espressa in elettronvolt eV, dm è la differenza di massa e c la velocità della luce nel vuoto.
    Si nota che l’energia di legame varia in funzione del numero di massa, dove cresce rapidamente in corrispondenza di numeri di massa compresi tra 0-40, raggiungendo il massimo intorno a 50-70 per poi diminuire lentamente oltre. Questo comportamento dell’energia di legame rende possibile ottenere energia scindendo i nuclei degli atomi più pesanti in nuclei di atomi più leggeri come si verifica nelle reazioni di fusione e fissione nucleare.

  • A Dioamore
    La FF interessa solo se fornisce più energia di quella che assorbe.
    Ci sono dei precisi passaggi logici per valutare le prestazioni di un apparato FF:
    1 – si deve essere sicuri che ci sia un eccesso di energia,
    2 – solo dopo ci si interroga sull’origine dell’eccesso di energia, considerando anche eventuali fenomeni nucleari, che però dovrebbero essere accompagnati da chiare tracce radioattive.
    Nel caso in questione si può ragionevolmente pensare che l’apparato non abbia generato più calore della potenza elettrica assorbita. Quindi non ha senso addentrarsi nel secondo punto.

  • A ItaloBianchi, non capisco cosa mi vuoi dire con quella serie di mso-style-…
    Comunque hai ragione. Se il bilancio energetico è negativo, non ha più tanto senso approfondire la cosa. Tuttavia l’esperimento presso l’Università di Bologna è stato fatto proprio per accertarsi che il bilancio energetico fosse positivo. E i risultati confermerebbero un bilancio energetico positivo da quanto risulta dal report. Chi lo ha fatto non sono ragazzi liceali improvvisatisi termo-tecnici, sui quali si potrebbe anche perdonare qualche superficialità, ma sono professori e ricercatori universitari che immagino sapranno quello che fanno e quello che attestano.
    Se arriviamo a mettere in dubbio i risultati compiuti dall’Università, allora a questo punto possiamo mettere in dubbio anche tanti altri risultati scientifici sui quali molto spesso si fanno scelte politiche.
    Visto che gli esperimenti sul catalizzatore proseguono, io inviterei alcuni rappresentanti del Cicap a seguire questi esperimenti, in modo da rilevare subito se ci sono anomalie da correggere ed evitare polemiche successive.

  • A dioamore
    Scusa gli mso-style… sono apparsi mio malgrado, spero che il gestore li possa cancellare.

    Il discorso sull’attendibilità dell’Università costituisce la parte più incredibile della vicenda. Son d’accordo che i documenti universitarì dovrebbero essere assolutamente affidabili altrimenti sarebbe da incrociare le dita ogni volta che prendiamo un farmaco. Purtroppo nel caso in questione sembra che non sia così. E questo lo possiamo verificare tutti perché esiste una ricca documentazione visiva della prova del 14 gennaio (foto e filmati) e ciò che si può vedere facilmente con i nostri occhi non corrisponde affatto con ciò che è scritto nel report di Levi.

    Ad esempio, come altri hanno rivelato, è facile vedere che la pompa utilizzata nel test è una LMI J5 (vedi il sito: LMI Series J5 12VDC Electronic Metering Pumps on Hawkins & Associates, Inc.), ma questa pompa eroga meno della metà di quanto riportato nel report di Levi.

    L’altra grossa discrepanza è che la sonda su cui si basa la dichiarata secchezza del vapore in uscita non compare in nessuna foto o filmato. Nel report si cita il modello HP474AC (vedi Sonda Combinata Termoigrometrica HP 474 AC – Trimtec Sistemi), mentre in cima all’Ecat spunta una sonda modello ROTRONIC SPC C-45-0500 BEX (vedi: http://www.hsingnan.com.tw/roline_20…isch%20low.pdf (pag.13)), la quale però misura solo la temperatura. Questo rende inattendibile l’asserzione che il vapore era secco. Quindi il fluido in uscita avrebbe potuto essere soltanto dell’acqua in ebollizione che ha un contenuto entalpico 6-7 volte inferiore a quello del vapore secco.

    L’errore nella portata di acqua, più quello delle condizioni del vapore annullano tutto il guadagno di potenza (pari a circa 12) rivendicato nel report. Cioè diventa assolutamente plausibile lche l’acqua sia stata scaldata solo dalla corrente elettrica assorbita.

    Per accertarsene, non occorre che gli esperti CICAP seguano evetuali futuri esperimenti, che viste le premesse sarebbero soltanto degli sperperi di denaro pubblico, basta che dedichino qualche minuto a controllare in rete quanto riassunto qui sopra.

    E una volta accertatolo, la questione più delicata da affrontare è come sia stato possibile che ricercatori INFN e professori universitari non se ne siano accorti.

  • non vedo commenti sulla seconda prova non ufficiale fatta per 18 ore con acqua a alta portata (1l/s o 1kg/s se si considera la massa, ovviamente). in questa prova la t dell’acqua si alzava di mediamente 5-6°, quindi se le misure sono corrette sono circa 4186*1*5watt, più o meno 20kw.
    comunque per fugare dubbi, sia sulla prima prova a bassa portata (dubbi sulla secchezza del vapore) che sulla seconda a alta portata (dubbi sul fatto che il sensore in uscita misurasse una temperatura più alta di quella reale in quanto poteva essere in contatto con una resistanza elettrica che scaldava il sensore), si dovrebbe fare una prova a portata intermedia (0.1l/s) con l’acqua che si dovrebbe scaldare di circa 50-60°..cioè se entra a 10° dovrebbe uscire a 60-70°, così la differenza di temperatura risulterebbe più facilmente misurabile senza che ci sia di mezzo il problema del vapore secco/non secco.

  • @ItaloBianchi
    Qui dentro, pare di assistere al campionato dell’italico vizio di parlar male del lavoro altrui, ricco di argomentazioni “da bar” o se si preferisce “da Porta a porta“: ci manca solo il plastico con la ricostruzione in scala dell’esperimento del 14 gennaio e siamo a posto!
    Prego confrontare la pompa in questione
    http://22passi.blogspot.com/2011/01/bolognia-14111-cronaca-test-fusione_14.html
    con la LMI J5
    http://hawkins.thomasnet.com/viewitems/lmi-metering-pumps/series-j5-12vdc-electronic-metering-pumps
    Si somigliano, ok, ma non sono uguali. La possibilità che si trattasse di un modello fuori produzione nemmeno a prenderla in considerazione vero??? Idem la sonda.
    Bisogna proprio non avere la minima idea delle condizioni in cui si lavora nelle università per immaginarle dotate degli ultimi modelli di strumenti e dispositivi vari in commercio. Bisogna proprio aver poco buon senso e poco senso della misura per ritenersi più intelligente di Focardi, Caliluppi, Levi, Villa, Ferrari, Bianchini e mezzo Dipartimento di Fisica messo insieme. Comunque quando riprenderanno gli esperimenti gli ultimi modelli stavolta gli avranno e gli dichiareranno etichetta per etichetta, su questo non ci piove, visto quello che sta succedendo!
    Aveva detto bene Stefano Bagnasco: Per adesso non c’è molto altro da dire, se non che siamo in contatto con i fisici di Bologna che seguono la faccenda (oggi ero a Bologna e ho parlato personalmente con Levi, Focardi e con il direttore Capiluppi). Quando ci sarà qualche novità interessante, cercheremo di essere tra i primi a raccontarlo…

  • Cosa fondamentale poi sarebbe che il sensore della temp. in uscita venisse posto piu’ a valle e non infilato in un punto del salsicciotto (attualmente è circa a meta’ del tratto verticale) dove ci potrebbe essere qualsiasi dispositivo non visibile ai testimoni. Avrebbero potuto inserire a valle dell’uscita un tratto di conduttura trasparente dove inserire la sonda in modo da fugare ogni dubbio su quella misura, che sembra la più controversa.

  • ma poi in quel caso i sensori sarebbero praticamente inutili per valutare l’ordine di grandezza. con 0.1l/s basta sentire con la mano l’acqua fredda in entrata e scottarsi la mano con l’acqua calda in uscita..per la portata si prende una caraffa da mezzo litro e in 5 secondi la si riempe con l’acqua calda. poi volendo ci si può fare il the:))
    comunque anche se ci sono questi dubbi mi sembrerebbe strano che all’università di bologna non siano in grado di fare misure calorimetriche precise, riguardando il video del primo esperimento rossi specifica che c’era un tecnico a verificare la secchezza del vapore. certo, non essendo stati presenti si possono sollevare tutti i dubbi possibili, però se si da per scontato che un’università è perfettamente in grado di fare quelle misure e che oltre a quello hanno fatto tutto il possibile per scoprire eventuali trucchi senza che nessuno riuscisse a trovare niente, allora è una cosa da prendere sul serio. inutile star lì a fare la moviola del video su youtube per sostenere che la pompa è quel modello piuttosto che un altro ecc..

  • Per ant0p.
    Concordo pienamente per quanto riguarda la prova a portata intermedia e sul fatto che in quelle condizioni non occorrano neppure i termometri, basta il dito. Ma per fare una prova del genere basta un pomeriggio. Se qualcuno mi dice che occorre un programma di un anno (finanziato dal contribuente), solo al termine del quale verrà emesso il rapporto, allora sento puzza di bruciato lontano un miglio.

    Per quanto riguarda la seconda prova hai risposto tu stesso. Non ha alcun valore una prova in cui la misura più importante, quella della temperatura in uscita, non si sa a cosa si riferisce perché l’elemento sensibile è nascosto. Inoltre va considerato che l’acqua in ingresso era intorno a 7-8 °C e la misura in uscita era inferiore a 15°C, quindi avrebbe potuto essere semplicemente la temperatura ambiente.

    Sono anche d’accordo sul fatto che il Dipartimento d Fisica dovrebbe essere perfettamente in grado di effettuare la misura della secchezza del vapore. Ma allora mi chiedo perché questa misura, che è la più delicata ed importante del test, è stata affidata ad una ditta esterna?

    Non sono d’accordo invece sull’inutilità di esaminare con minuziosità la documentazione a disposizione. E’ l’unica carta affidabile in mano a noi normali cittadini. Perché dovrei credere a scatola chiusa a ricercatori e professori universitari? Hanno preso il posto degli oracoli dell’antichità? Anche loro sono uomini e possono sbagliare. Se il più grande luminare mi dice che quella che mi sembra chiaramente una giraffa sarebbe invece un ippopotamo, dico che sta sbagliando e me ne chiedo anche il perché.

    Qui siamo ospiti del CICAP e l’evidenza visiva ha maggiore peso del blasone di chi afferma cose ad essa opposte. Certo che per una istituzione che è impegnata a difenderci dalle affermazioni di maghi, cartomanti e astrologhi, doversi interessare anche di quelle di qualche ricercatore universitario non è una bella prospettiva, il lavoro aumenta e di molto.

    Va comunque precisato che le incongruenze riguardano solo il report di Levi (quello più importante ai fini dell’efficacia del dispositivo). Gli altri 2 report, quello di Bianchini e Villa, sono dei lavori dignitosi e ben fatti (a cominciare dal fatto che hanno una data) che documentano semplicemente il fatto che non sono state rilevate radiazioni, come a questo punto è naturale che sia.

  • @daniele
    Si somigliano, ok, ma non sono uguali. La possibilità che si trattasse di un modello fuori produzione nemmeno a prenderla in considerazione vero???
    Io non vedo alcuna differenza dalle immagini. Puoi indicarmi dove sta?
    Che poi, è cosi difficile per Levi indicare il modello? L’ha avuta sotto il naso per 1 giorno intero. E non è apparsa dal nulla, qualcuno deve averla portata!

  • Per daniele
    C’è un rischio più grave, quello di mettere in gioco la credibilità dell’Università italiana, mandando in giro per il mondo documenti sconclusionati pieni di errori e di omissioni.

    La pompa della foto è apparentemente identica alla LMI J5. Non escludo però che sia di un altro modello, in questo caso Levi non deve fare altro che comunicarne il modello esatto. Tuttavia non credo che un altro modello possa erogare la portata indicata nel suo report, perché le prestazioni di quelle pompe dipendono dalle dimensioni.

    Con la faccenda della sonda sosia invece siamo davvero alle comiche. Sarebbe come dire che la Fiat 500 che vedo non è una 500, ma un vecchio modello di Renault.
    Ma veramente qualcuno crede che siamo tutti fessi?

    Non so quanto valga la mia intelligenza, ma credo a ciò che vedo.
    Come mai il Dipartimento di Fisica dica cose contrarie all’evidenza è effettivamente un mistero su cui spero possa indagare il CICAP e non solo.

  • @italobianchi
    penso che le lungaggini siano dovute più che altro a questioni burocratiche legate all’approvazione brevetto. forse rossi vuole tutelarsi a livello mediatico (far vedere che lui è il primo a sperimentare ufficialmente il dispositivo) ma preferisce aspettare di avere il brevetto per rendere pubbliche tutte le informazioni e nel frattempo se ne parla evitando che la questione venga in qualche modo insabbiata.
    propendere per la bufala vuol dire automaticamente pensare che le misure fatte dall’università siano state sbagliate apposta per mostrare una produzione di potenza che in realtà non c’è.. tutto può essere, ma mi sembrerebbe abbastanza inverosimile che tutto il dipartimento di fisica si esponga in questo modo se fosse consapevole di partecipare a una bufala. l’unica è aspettare continuando a seguire la questione, ma da quello che ho visto/letto in giro sono più propenso a pensare che non sia una bufala. vedremo..

  • Egregio Prof. Stremmenos,
    Franchini reagisce come tanti colleghi (del Sacerdozio egiziano o meglio della sacra inquisizione)  che senza mai essersi occupati di questo filone di ricerca (interdisciplinare, per la sua natura), pontificano dal 1989 che ce stato il primo annuncio da Martin Fleischmann e Stanley Pons.
    Non prenda le cose alla larga con invettive da tragedia greca. Si tratta solo di ff, non si preoccupi.
    “Reagisco” da chimico che ha calcolato l’energia di rinculo di 59Cu. A me risulta essere di 15 eV, che è il valore massimo per un atomo di rame non bloccato in un reticolo cristallino. Se è bloccato, il rinculo va praticamente a zero. Se lo desidera, possiamo  confrontare i nostri calcoli, utilizzando un allegato da affidare alla Dottoressa Mautino, perché contiene le equazioni Moessbauer, che non possono essere riportate nel formato di questa pagina. Visto che nessuno si fa vivo, domani rifaccio tutti i calcoli, in modo da poter garantire che tutto è in ordine. Se ha tempo, mi anticipi.
    Speravo che i fisici dell’Università di Bologna fossero disposti a dare una mano, ma vedo che nessuno si fa vivo. Forse Bagnasco, che è in contatto con l’ambiente, può chiedere se qualcuno può calcolare in forma indipendente il rinculo di 59Cu.
    Se l’accrocco di Rossi è un amplificatore di energia, la più sicura dimostrazione che abbiamo a che fare con un fenomeno nucleare sarebbe una spettrometria gamma della radiazione emessa.
    Spero che si renda conto che negare l’esistenza di radiazioni gamma significa negare validità sperimentale alla demo. La rivelazione di gamma sarebbe molto più stringente ed elegante del calcolo dell’energia in entrata e in uscita. I gamma devono accompagnare necessariamente la reazione nickel/protone.
    Ci può informare in che disciplina è laureato? La Sua risposta mi fa pensare a una persona alquanto disorientata.
    Cordiali saluti
     

  • @italobianchi
    mi sembra abbastanza inverosimile che tutto il dipartimento di fisica si esponga in questo modo se fosse consapevole di partecipare a una bufala.
    Se tutto il Dipartimento di Fisica è coinvolto nella demo di Rossi & Focardi, possibile che non esca una voce, una presa di posizione, a parte la bella scoperta che non sono presenti radiazioni gamma?
    Qualcuno di voi “credenti” o lo stesso Focardi non potrebbe carpire qualche presa di posizione in un senso o nell’altro? A che cosa è servito invitare tutto (sarà vero?) il Dipartimento di Fisica, se quelli si dimostrano del tutto disinteressati all’evento al quale hanno assistito?
    Non siete allarmati?

  • @camillo franchini
    riguardo all’esposizione del dip. di fisica ero io, non italo bianchi:))
    l’esposizione del dipartimento è riguardo alla misure, è stato detto che la potenza prodotta è quella (10-20kw), che la misura è stata fatta in modo corretto e che non sono stati individuati altri modi di produzione di potenza riconducibili a fonti già note. per adesso mi basta questo, non mi sembra poco..
    riguardo alle reazioni nucleari e ai raggi gamma sono state fatte solo ipotesi. non sapendo cosa succede all’interno del catalizzatore nessuno può garantire niente riguardo al tipo di reazione. le misure dettagliate delle radiazioni non sono ancora consentite da rossi perchè lo spettro delle radiazioni rivelerebbe la configurazione interna del catalizzatore.
    ma al di là delle questioni di fisica nucleare (specifico subito che sono ing.aerospaziale, quindi del tutto ignorante in fisica nucleare e chimica) quello che interessa per adesso è dimostrare che la produzione di potenza sia misurata correttamente e che sia effettivamente prodotta da quello che succede all’interno del catalizzatore. tutto il resto sono questioni teoriche che cominceranno a avere importanza quando sarà possibile analizzare il catalizzatore anche all’interno, cioè quando rossi avrà ottenuto il brevetto. va benissimo parlarne anche adesso facendo ipotesi e sollevando dubbi, ma bisogna rendersi conto che le ipotesi di fisica nucleare sono ancora fatte su una scatola nera schermata, che per adesso è osservabile solo nei suoi effetti esterni di bilancio energetico.

  • scusate…la presentazione a Bologna aveva uno scopo dimostrativo per la stampa,non un test con vero valore scientifico e Rossi stesso ha dichiarato di voler solo mostrare l’eccesso di potenza e di non poter fare di più per questioni di segreto industriale. Lo stesso Celani ha lamentato di non aver potuto eseguire una spettromertria gamma e Rossi ha risposto che il motivo era di riservatezza.
    Dalle informazioni disponibili ho inteso che stanno lavorando in università per giungere ad una teoria che spieghi plausibilmente il fenomeno.Questo per poter ottenere l’ottenimento di un brevetto che tuteli gli interessi.Perchè questo è il problema,per questi signori è scontato che funziona ma essendo industriali ragionano e operano giustamente di conseguenza.La questione della dimostrazione scientifica è subordinata a quella economica e per questo appaiono strani certi atteggiamenti,non perchè alla università di Bologna siano sprovveduti ciarlatani o truffatori!Non dimentichiamoci che questa è una delle migliori università al mondo,si tratta di avere solo un pò di pazienza e ,perchè no,fiducia in queste persone .Quando saranno appianate le questioni di carattere tutelativo saranno i primi a voler mostrare chiaramente cosa hanno scoperto e ottenuto.Perchè dobbiamo sempre partire dall’idea che ci sia un inganno?Dove sarebbe il tornaconto?Per vendere un paio di reattori farlocchi?Giusto 2 o3 e poi il giochino sarebbe già finito…E i ricercatori?Per farsi belli di una scoperta che verrebbe smontata in poco tempo annichilendo reputazione e carriera?Dove sta il buon senso nel pensar sempre male,specialmente su cose cosi’di vitale importanza?Non sarebbe più saggio,pur rimanendo critici e attenti,aver fiducia in persone con cosi’ solida reputazione professionale?Credo che trovare un pò di equilibrio in questo approccio gioverebbe alla nostra onestà intellettuale.  
    saluti.

  • @ Franchini
    Lei dice che il suo calcolo sull’effetto Mossbauer dovrebbe smontare la teoria di Preparata. Ora non vorrei dire cavolate, ma mi pare che lui dica che il gamma non viene proprio emesso. La probabilita’ che emetta il gamma rimane quella che e’, 1 su un milione mi pare. L’energia viene trasmessa invece al reticolo tramite il campo em coerente.
     
    Controllero’ comunque per sicurezza una volta a casa.
     
    Saluti

  • @giulio
    Lei dice che il suo calcolo sull’effetto Mossbauer dovrebbe smontare la teoria di Preparata. Ora non vorrei dire cavolate, ma mi pare che lui dica che il gamma non viene proprio emesso. La probabilita’ che emetta il gamma rimane quella che e’, 1 su un milione mi pare. L’energia viene trasmessa invece al reticolo tramite il campo em coerente.
    Le cose stanno esattamente come scrive Lei. Qui sta la debolezza di Preparata, che è costretto a ricorrere a una spiegazione che non trova riscontro nella scienza nucleare. Come dice Alberto, bisogna controllare sui trattati di chimica e fisica nucleare, non certo sugli scritti di Preparata. Era un personaggio curioso: creazionista, omeopata, fusore freddo. Era insomma un eterodosso impaziente.
    Tornerò su questo argomento appena ho tempo per occuparmi del Rapporto 41, entro questa settimana.
    Cordiali saluti

  • @daniele
    Lei scrive:
    Aveva detto bene Stefano Bagnasco: Per adesso non c’è molto altro da dire, se non che siamo in contatto con i fisici di Bologna che seguono la faccenda (oggi ero a Bologna e ho parlato personalmente con Levi, Focardi e con il direttore Capiluppi). Quando ci sarà qualche novità interessante, cercheremo di essere tra i primi a raccontarlo…
    Troppo tardi per fare gli attendisti. Sono usciti vari interventi tecnici di qualità che dimostrano che Query Online funziona piuttosto bene. Aspettare la prossima demo va bene, ma è molto meglio confrontarci, ognuno mettendo a disposizione la propria competenza.
    Bisogna proprio aver poco buon senso e poco senso della misura per ritenersi più intelligente di Focardi, Caliluppi, Levi, Villa, Ferrari, Bianchini e mezzo Dipartimento di Fisica messo insieme.
    Saranno anche intelligentoni i fisici di Bologna, ma se non si fanno sentire siamo autorizzati a considerarli pesci fuor d’acqua, gente pressa in contropiede.
    Francamente mi sembra che il Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna abbia fatto una pessima figura. In ambito scientifico chi tace è uno che non sa che cosa dire. A meno che non si esprimano in ambiti diversi da Query Online, che non vado cerco a cercare.
    @ giulio
    Ora non vorrei dire cavolate, ma mi pare che lui dica che il gamma non viene proprio emesso.
    Stremmenos, citando Preparata,  invece afferma che l’energia del gamma è assorbita dal rinculo dell’atomo di rame. Mi sembra gente che non conosce affatto l’effetto Moessbauer. Questi personaggi devono essere incalzati proprio su queste lacune di conoscenza, presenti anche nel Rapporto 41.
    Ha letto la risposta imbarazzata e per niente tecnica di Stremmenos? La rilegga e apprezzerà lo spessore scientifico del personaggio. Vedremo se è in grado di calcolare il rinculo di 59Cu. A meno che non si allinei con Preparata che, quando gli faceva comodo, negava l’esistenza dei gamma, incaricando un reticolo cristallino di dissiparne l’energia.
    Preparata riuscì perfino a togliere di mezzo una gamma da 23,8 MeV.
    Cordiali saluti


  • Il creazionismo non implica necessariamente la negazione dell’evoluzionismo,non trovo curioso pensare che Dio possa aver concepito l’evoluzione come mezzo ,insito nella creazione ,con il quale la materia possa assumere coscienza cognitiva di sè stessa.Come non trovo curioso avvertire intelligenza intrinseca nell’universo.Se abbiamo la capacità di interpretare l’universo con la nostra intelligenza,forse è perchè essa è la stessa che permea ogni cosa.

  • @Giovanni Guerrini Una precisazione terminologica: nel linguaggio comune, la creazione non implica necessariamente la negazione dell’evoluzionismo, il creazionismo sì, perché è la negazione dell’evoluzionismo per definizione. Vedi per esempio:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Creazionismo

  • @ Franchini
    Ogni volta non so se risponderle…. mi pare un dialogo fra sordi…
     
    Ogni nuova teoria introduce delle novità e si discosta almeno in parte dalle teorie precedenti. Quella di Preparata non fa eccezione e non vedo dove sia il problema in questo. Domandiamoci piuttosto: è stata confermata nelle sue previsioni? È stata falsificata? Non sono al corrente di falsificazioni, mentre sono al corrente di conferme.
     
    Riguardo alla risposta del prof. Stemmenos, neanche a me è piaciuta. Ma non basta certo un messaggio in un blog a capire lo spessore scientifico né umano di una persona.
     
    Saluti

  • @giulio: Ho seguito 3 corsi attinenti all’argomento (Struttura della Materia, Introduzione alla Fisica Nucleare e Struttura dei Nuclei) ma non ho mai sentito parlare di “campi elettromagnetici coerenti”, qualunque cosa questo termine significhi. Bisogna considerare inoltre che quando si trattano le diseccitazioni nucleari ha poco senso parlare di campi em, poiché bisogna invariabilmente ricorrere alla meccanica quantistica e alla descrizione in termini di fotoni: la differenza non è di scarsa rilevanza, in quanto in ambito quantistico i valori di energia possibili dei gamma sono ben definiti, a causa della quantizzazione dei livelli energetici, mentre un campo em può assumere un insieme continuo di valori. Per questo quando sento parlare di campi em in concomitanza alla diseccitazione nucleare la cosa mi puzza un po’.
    Sapresti indicare dove si possono trovare delle conferme alle ipotesi di Preparata (preferibilmente non sulle riviste di fusione fredda, se non non se ne esce più)?

  • @ A.Ferrero
    Lei ha perfettamente ragione,è il mio modo personale di concepire le cose,almeno nel loro divenire, che potrei definire “creazionismo evolutistico”.Avrei dovuto specificare e mi scuso.

  • @giulio
    Lei scrive:
    Riguardo alla risposta del prof. Stemmenos, neanche a me è piaciuta. Ma non basta certo un messaggio in un blog a capire lo spessore scientifico né umano di una persona.
    A me basta per giudicare la stoffa di Stremmenos. E’ stato fortemente sollecitato e la risposta, fornita sulla rivista  CICAP di cui conosce l’importanza, è certamente il massimo di cui è capace. Ho cercato di mantenere il contatto con lui, ma vedrai che non si farà più vivo. Chissà in che cosa è laureato. Questa è la prima domanda da porre a ogni interlocutore, se non si vuole perdere tempo con dilettanti appassionati e spesso aggressivi.
    Ogni volta non so se risponderle…. mi pare un dialogo fra sordi…
    Ogni nuova teoria introduce delle novità e si discosta almeno in parte dalle teorie precedenti. Quella di Preparata non fa eccezione e non vedo dove sia il problema in questo. Domandiamoci piuttosto: è stata confermata nelle sue previsioni? È stata falsificata? Non sono al corrente di falsificazioni, mentre sono al corrente di conferme.

    Ha già risposto molto bene Alberto.
    Aggiungo solo che Preparata ha elaborato la sua teoria dei “tre miracoli” nel 1995, quindi sedici anni fa. Per quello che ne so, non resta traccia delle sue teorie rivoluzionarie. Anche tu puoi collaborare, se hai tempo per indagare se qualcosa resta in letteratura dei suoi “tre miracoli”. Alberto conferma quello che anche a me risulta.
    Già quando le propose, Preparata aveva la consapevolezza che le sue ipotesi non erano accettate dalla comunità scientifica, la quale  faceva riferimento alla disprezzata GACMP (Generally Accepted Condensed Matter Physics).
    Per concludere, non ci sono motivi per concedere credito a Preparata, fusore freddo, omeopata, creazionista. Un eccentrico che amava circondarsi di “preparatini”, ancora oggi fortemente legati alla sua memoria. Un eccentrico senza successo.
    Cordiali saluti

  • @Camillo Franchini

    Saranno anche intelligentoni i fisici di Bologna, ma se non si fanno sentire siamo autorizzati a considerarli pesci fuor d’acqua, gente pressa in contropiede.
    Francamente, visto il tono usato, fossi al posto dell’Università non mi sognerei nemmeno di risponderLe.
    In ambito scientifico chi tace è uno che non sa che cosa dire.
    Questa è la prima volta che la sento! E detta da lei, che attribuisce valore scientifico solamente a ciò che passa per peer review, è addirittura comica. Quando ci saranno tantissimi dati sperimentali a disposizione mi auguro che vorrà “dare un’occhiata alla Luna attraverso il cannocchiale” e finalmente si renderà conto che abbiamo a che fare con una realtà fisica finora non scoperta/riconosciuta dalla Scienza. Per adesso di cosa vuole discutere che già non sia stato fatto qui dentro? Vuole continuare a dire che un qualsivoglia meccanismo di fusione fredda è impossibile perché non c’è nei libri e perché contraddice gli attuali modelli? Abbiamo capito! Nel corso della Storia i modelli scientifici sono stati continuamente adeguati o cambiati per stare dietro alle evidenze empiriche… per Lei la Storia è finita?
    A meno che non si esprimano in ambiti diversi da Query Online…
    E che Ambito sarebbe Query on line? Dando a Cesare quel che è di Cesare, la posizione assunta da Bagnasco è chiara, limpida e corretta. Lui rappresenta Query on line non lei, Franchini. Ma proprio Lei, a mio avviso, continuando ad alimentare polemiche, inficia la posizione stessa di Query e l’ambito che dovrebbe rappresentare.
    Cordiali saluti

  • @antOp
    @ Focardi
    @ Rossi
    le misure dettagliate delle radiazioni non sono ancora consentite da rossi perchè lo spettro delle radiazioni rivelerebbe la configurazione interna del catalizzatore.
    Qua si impone una precisazione di chimica nucleare.
    Le reazioni nucleari non sono catalizzabili.
    Se qualcuno conosce una reazione nucleare catalizzata farebbe opera meritoria se la portasse  a conoscenza di Query Online. Farebbe un figurone.
    Lei ha offerto un’ottima occasione per mettere in evidenza che Rossi & Focardi si dicono in grado di catalizzare reazioni nucleari.
    Meglio che non insistano sul catalizzatore, farebbero aumentare le perplessità sul loro ritrovato, non ce n’è bisogno.
    Cordiali saluti

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