UFO nei cieli europei? Cos’era lo strano fenomeno avvistato anche in Nord Italia la sera del 18 novembre
di Sofia Lincos e di Giuseppe Stilo
Intorno alle 19.20 (ora italiana) di sabato 18 novembre, uno spettacolo davvero insolito si è presentato allo sguardo di migliaia di abitanti dell’Europa sud-occidentale, in particolare di chi si trovava in Portogallo, Francia, parte della Spagna e, non ultimo, nell’Italia centro-settentrionale, Sardegna inclusa.
Una specie di grande nube luminosa circolare è stata osservata alzarsi sull’orizzonte occidentale o sud-occidentale, per poi sparire lentamente. Il fenomeno, rimasto visibile per diversi minuti, è stato ripreso – tra gli altri – anche dalla webcam dell’Osservatorio Astronomico Monte Romano (Brisighella, Ravenna). Qui il video completo.
Nel giro di pochi minuti, i social network si sono letteralmente riempiti di segnalazioni e di un gran numero di foto e video, alcuni dei quali particolarmente nitidi, grazie anche all’eccezionale trasparenza atmosferica presente in quei momenti e dell’ora preserale di un fine settimana. Ne potete trovare alcuni esempi qui. La maestosità e la durata dell’evento ha scatenato le più accese fantasie: molti hanno inevitabilmente pensato a un Ufo, altri, anche in considerazione del quadro internazionale, a qualche evento bellico in corso, magari a lanci di missili, oppure al lancio fallito del veicolo Starship della società SpaceX di Elon Musk (che però era stato fatto esplodere poche ora prima dell’evento di cui parliamo, circa dodici minuti dopo essere decollato dalla base di Boca Chica, in Texas, e poco dopo aver raggiunto lo spazio).
Sia pure in senso generale, chi ipotizzava la presenza di un missile aveva ragione, anche se le cause della clamorosa manifestazione non erano dovute a questioni belliche, né a incidenti.
Meno di un’ora dopo la comparsa della nube luminosa dai cieli, il Ministero della Difesa francese ha infatti annunciato che i fenomeni erano stati causati da un lancio sperimentale di un missile balistico intercontinentale M51.3 dal Centro missilistico del dipartimento delle Landes, che si trova presso il paesino di Biscarrosse, lungo la costa centro-meridionale dell’Atlantico francese. Il missile, ovviamente privo di carica, era un tristadio con una portata stimata in 9000-10000 km, lanciato da sottomarini della classe “Le Triomphant”: ha seguito la traiettoria prevista ed è ricaduto nelle acque dell’Atlantico. La sua grande visibilità è stata dovuta anche all’apogeo particolarmente elevato raggiunto durante il test – ossia alla sua distanza massima dalla superficie terrestre. La nube luminosa è stata generata, come in molte altre occasioni, dalla ionizzazione dei gas emessi dagli scarichi dei motori.
Non è la prima volta che in Italia si verificano panici da Ufo dovuti a cause analoghe: i due casi più clamorosi, sempre dovuti a lanci francesi, risalgono al 23 febbraio 1971 e al 21 marzo 1989. Quest’ultimo, in particolare, mise in allarme tutta l’Italia del nord-ovest e numerose località della Francia. Ci fu chi pensò a un’astronave aliena, chi lo scambiò addirittura per un’apparizione della Madonna (era il periodo delle presunte visioni mariane di Borgio Verezzi, nel Savonese), mentre un pilota della British Island Airways in volo da Malta a Londra fu costretto a fare una brusca manovra per evitare quello che aveva scambiato per un oggetto metallico in rotta di collisione.
Il fenomeno era invece lontanissimo da lui, visto che era dovuto al lancio sperimentale di un missile balistico a raggio intermedio tipo S-3, partito dal poligono della zona del Plateau d’Albion. Informazioni dettagliate su questo episodio sono reperibili sul periodico del Centro Italiano Studi Ufologici, UFO – Rivista di Informazione Ufologica, che se ne occupò a suo tempo, in un articolo di Paolo Toselli. Si può scaricare qui, alle pp. 6-13.
Nel caso del 1971, invece, fra i testimoni ci fu il comandante Alfonso Isaia, capo della flotta aerea della FIAT e pilota personale di Gianni Agnelli. Stando alle cronache, rimase particolarmente impressionato dal fenomeno, osservato mentre era in volo sulla zona del monte Argentera, al confine tra la provincia di Cuneo e la Francia: secondo alcune fonti giornalistiche del tempo pensò addirittura che l’oggetto misterioso si fosse schiantato al suolo.
Rispetto agli episodi precedenti, però, nel caso attuale l’area in cui gli effetti sono stati visibili sembra sia stata maggiore rispetto al passato, sia per l’apogeo raggiunto dal missile sia per le condizioni meteo favorevoli.
Si ringrazia per la collaborazione Roberto Labanti. Illustrazione in evidenza: immagine del lancio rilasciata dal Ministero della Difesa francese