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L’imperatore del male. Una biografia del cancro

L’imperatore del male. Una biografia del cancro
di Siddhartha Mukherjee
Traduzione di Roberto Serrai
Beat, 2013
pp. 736

Recensione di Mia Camilla Lazzarini

L’imperatore del male, che si è aggiudicato nel 2011 il premio Pulitzer, è un saggio che si legge quasi come un romanzo, mescolando il piacere di una buona prosa e la curiosità di sapere come va a finire.

Siddharta Mukherjee, medico oncologo, ematologo e biologo, ricercatore e docente universitario racconta una storia lunga più di quattromilacinquecento anni, che parte dall’antico Egitto e attraversa l’impero persiano, la Grecia e Roma, e poi l’Europa e l’America fino ad arrivare ai giorni nostri. È un viaggio nel tempo e nella medicina, in cui si alternano storie di malattia e di guarigione, di speranze e di delusioni, di ricerche e di scoperte, raccontate in uno stile quasi romanzesco, con un linguaggio sempre comprensibile, nonostante alcuni argomenti siano davvero impegnativi. È la storia del cancro e delle persone che hanno cercato di combatterlo.

Non è una storia a lieto fine, o almeno non ancora. La scienza è sempre più vicina alla comprensione dei meccanismi biologici che sono alla base delle patologie oncologiche e se da un lato questa conoscenza permette di elaborare terapie sempre più mirate ed efficaci, come i farmaci a bersaglio molecolare, dall’altro evidenzia che le cellule tumorali hanno meccanismi di sopravvivenza straordinariamente efficaci e in costante evoluzione, e che sono capaci di reagire, di adattarsi in modo da contrastare gli attacchi, rendendo necessario elaborare continuamente nuove strategie. Nella guerra contro il cancro, conclude l’autore, forse dovremo ridefinire il concetto di vittoria: non eliminare la morte, ma prolungare la vita.

Il libro è frutto di un lavoro immane di ricerca, una vera miniera di informazioni storiche sull’oncologia, in cui ogni capitolo è supportato da intere pagine di riferimenti bibliografici. Ma soprattutto è frutto della passione di un medico che ogni giorno è al fianco dei pazienti che lottano per guarire, o almeno per sopravvivere; di un uomo che ha accompagnato uomini, donne e bambini nei loro viaggi verso la vita o verso la morte.

Non è facile parlare di cancro. Cancro è ancora una parola tabù, da pronunciare sottovoce o, meglio, da non pronunciare affatto. Una parola di fronte alla quale molti preferiscono girarsi dall’altra parte. È il “brutto male”, quello che spesso non si ha il coraggio di chiamare per nome, il Voldemort delle malattie. Ci sono persone che non leggeranno mai un libro sul cancro, non sia mai che le parole possano essere contagiose o portare sfortuna. Ma per quelli che non hanno paura di guardare in faccia la vita, L’imperatore del male è un libro da non perdere.

Un pensiero su “L’imperatore del male. Una biografia del cancro

  • Condivido pienamente l’apprezzamento e le considerazioni che riguardano il libro “L’imperatore del male”, vorrei aggiungere che “Le leggi della medicina” dello stesso autore, molto più breve, è altrettanto affascinante e convincente.
    Lorenzo Giacomuzzi Moore

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