20 Aprile 2024
Dal mondo

No, Netflix non spoilera le serie TV per tenerci a casa

La notizia del giorno che sta circolando sui social network è questa:

Ad Amburgo quelli di Netflix hanno tappezzato la città con gli spoiler delle serie TV, così se esci li leggi e ti rovini il finale, che geni del male

Insieme al testo, una serie di fotografie di cartelloni pubblicitari su cui campeggiano le immagini di alcune fra le più famose serie del momento (Narcos, Stranger Things, L’amore è cieco, Kingdom…) con tutte le rivelazioni sui finali. Cose del tipo “tal dei tali muore” o “questo e quella si sposano/non si sposano” (non scendiamo nei dettagli, ma potete vederle – non censurate – in questo video).

Ma davvero in Germania si incoraggiano le persone a rimanere a casa a colpi di spoiler? La risposta è un secco no. Le immagini fanno parte di una campagna ideata da due giovani thailandesi, Seine Kongruangkit e Matithorn Prachuabmoh Chaimoungkalo. Il primo frequenta una scuola di marketing ad Amburgo (la Miami Ad School Europe), mentre il secondo ha da poco completato gli studi. Tornati in Thailandia la scorsa settimana, i due si sono convinti che il loro governo non stava comunicando in modo abbastanza efficace la gravità dell’attuale epidemia ai cittadini, e che in particolare l’invito a rimanere a casa era spesso disatteso. Il design urbano a scopi etici è, da alcuni anni, studiato e applicato in diversi contesti, come dimostrano iniziative come quella dei cestini-sondaggio che dovrebbero convincere le persone a non buttare a terra i mozziconi di sigaretta. Così, Kongruangkit e Chaimoungkaloi hanno pensato a qualcosa di simile e giovedì 26 marzo hanno lanciato la campagna “Se il virus non vi trattiene dall’uscire, lo faranno gli spoiler“, diffondendo un video e le immagini dei cartelloni appesi per la città. Le fotografie sono diventate virali e sono state riprese da diversi siti e quotidiani locali, convinti che si trattasse di veri poster e di una vera iniziativa di Netflix.

La verità, però, è un’altra: si tratta semplicemente di elaborazioni digitali, nessun cartellone è stato davvero appeso per le vie di Amburgo – né di alcun’altra città,  se è per questo. Il fatto che le “rivelazioni” sui finali siano in inglese fa supporre che la campagna sia stata pensata, fin dal principio, per il pubblico internazionale, e che non fosse rivolta invece ai cittadini tedeschi.

Occorre poi sottolineare che Netflix non è in alcun modo coinvolta nell’iniziativa: i due pubblicitari hanno dichiarato a Forbes di aver contattato l’azienda, che ha però declinato la proposta di una collaborazione. Il che, secondo noi, è un bene: nonostante gli elogi piovuti nei commenti e negli articoli che ne hanno parlato, gli spoiler finirebbero per colpire anche persone che hanno ottime ragioni per trovarsi in strada, e non solo quelle che prendono a cuor leggero le indicazioni delle autorità.

Vogliamo davvero rovinare il finale di Stranger Things a un medico o un cassiere che sta semplicemente andando al lavoro?

Sofia Lincos

Sofia Lincos collabora col CICAP dal 2005 ed è caporedattrice di Queryonline. Fa parte del CeRaVoLC (Centro per la Raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee) e si interessa da anni di leggende metropolitane, creepypasta, bufale e storia della scienza.

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