A Perugia un convegno sulle scie chimiche
Il 23 aprile si svolgerà a Perugia un convegno intitolato “Chemtrails (scie chimiche) – Geoingegneria e manipolazione climatica“. L’evento è organizzato dalla lista elettorale “Alternativa Riformista Umbria” e si svolgerà nella Sala dei Notari del prestigioso Palazzo dei Priori, in concomitanza con un’annunciata “marcia globale contro le scie chimiche”. Quello che stupisce però sono i patrocinatori dell’iniziativa: Comune di Perugia e Perugia capitale italiana dei giovani 2016.
Un breve sguardo ai relatori toglie qualsiasi dubbio sull’orientamento del convegno: si tratta di personaggi noti dell’attivismo anti-chemtrails, convinti sostenitori dell’esistenza delle scie chimiche e della loro dannosità. E questo, in aperto contrasto con il punto di vista scientifico, secondo cui si tratta in realtà di una bufala, più volte smentita anche in sedi ufficiali (per approfondire, consigliamo le nostre FAQ sull’argomento o il blog dedicato di Paolo Attivissimo).
E’ giusto che un ente pubblico patrocini un evento che si basa, nei fatti, sulla disinformazione? Il CICAP lo ha chiesto (insieme ad altri cittadini) direttamente agli organi interessati. Sabato 12 il Comune di Perugia ha risposto, con un post sul proprio profilo Facebook ufficiale:
Da un paio di giorni alcuni cittadini ci inviano post sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Twitter in merito ad un patrocinio rilasciato dall’ente ad un evento alla Sala dei Notari. Vorremo informarvi che Il patrocinio gratuito di un Comune non avalla le teorie espresse durante gli eventi. In questo caso si tratta di un momento di discussione (a cui partecipano professionisti come biologi, ricercatori, ex militari) in cui si affronta un tema di interesse pubblico. Il patrocinio sarebbe stato concesso anche per una conferenza che presentava teorie contrarie. Se si concedesse il patrocinio solo alle iniziative di cui si condivide l’ideologia, la teoria o comunque l’indirizzo, si renderebbe il Comune un ente che non rappresenta tutte le sensibilità della comunità e che censura o decide a priori cosa sia giusto o sbagliato.
Non si tratta, però, di chiedere una censura: a spiegarcelo è Andrea Ferrero, socio effettivo e membro del direttivo CICAP:
I sostenitori dell’esistenza delle scie chimiche hanno tutti i diritti di organizzare convegni e conferenze secondo le modalità che preferiscono. Ma il patrocinio rilasciato da un ente pubblico è qualcosa in più: rappresenta un’approvazione che secondo il regolamento comunale dovrebbe essere concesso soltanto a manifestazioni volte a diffondere la cultura. Concedere il patrocinio a un convegno come questo significa invece regalare ufficialità a una teoria priva di fondamento, i cui assunti sono stati smentiti più volte da meteorologi, fisici, chimici, biologi, esperti di aeronautica.
Stando alla nota del Comune di Perugia, insomma, tutte le opinioni, anche quelle più assurde, hanno pari dignità: l’ente avrebbe concesso il patrocinio a chiunque ne avesse fatto richiesta, sia pure per un convegno sul negazionismo dell’olocausto, la cura del cancro tramite flebo di bicarbonato o l’esistenza degli gnomi. Una china molto scivolosa, come ribadisce Ferrero:
Sul piano scientifico, le teorie non sono tutte valide allo stesso modo: vanno invece giudicate di volta in volta in base alle loro prove a sostegno. Quando sponsorizzano un convegno su temi scientifici, quindi, gli enti pubblici hanno una grossa responsabilità, perché qualunque patrocinio concesso equivale nei fatti a una patente di credibilità. Per queste ragioni, a noi il sostegno di un convegno pro-scie chimiche continua a sembrare fuori luogo.
Oggi, 19 marzo, l’antenna del CICAP di Perugia Stefano Allegrucci ha incontrato il Sindaco Andrea Romizi a Palazzo dei Priori, per manifestare le sue perplessità sulla vicenda. Il Sindaco si è detto preoccupato delle proteste della comunità scientifica e si è dichiarato fondamentalmente d’accordo con la posizione del CICAP, pur ammettendo la sua difficoltà a ritirare il patrocinio frettolosamente concesso. Ha anche manifestato la sua disponibilità a promuovere e sostenere un convegno serio su questo e altri temi analoghi; a breve rilascerà un comunicato stampa per esprimere la sua posizione ufficiale in merito.
Intanto, riferisce PerugiaToday, i consiglieri di opposizione Sarah Bistocchi e Tommaso Bori hanno depositato un’interrogazione comunale
per capire “quali sono i criteri adottati e quali sono le motivazioni che hanno spinto le loro persone a concedere, con atto formale, il patrocinio ad una simile iniziativa che nel mondo scientifico è considerata una vergognosa bufala”.
E, “se oltre al patrocinio è anche stata concessa la Sala dei Notari di Palazzo dei Priori gratuitamente mentre viene normalmente fatta pagare per convegni scientifici o iniziative 550 euro più 800 euro di deposito cauzionale per un totale di 1.350 euro”.
E “se sono state minimamente verificate l’attendibilità dei relatori, il loro curriculum vitae o le pubblicazioni scientifiche, sempre che ne abbiano”.
E se “corrisponde al vero che Pietro Nicoletti, presentato come ricercatore indipendente ma di cui non si trova traccia di alcuna ricerca, è fratello di Marco Nicoletti, per la cui consulenza da 35.000 euro concessa dal Comune di Perugia è stata attivata la Commissione Controllo e Garanzia, che svolge il proprio incarico all’Assessorato alla Cultura che avrebbe concesso il patrocinio al convegno e la gratuità della Sala dei Notari”.
Vi aggiorneremo sugli ulteriori sviluppi.
Foto di Stephan Seeber da Pexels
Bisogna confutare l’idea malsana che tutte le opinioni debbano avere lo stesso valore e le stesse opportunità, a prescindere dalla loro oggettiva fondatezza.
Mai stato a Perugia.
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