“L’uomo che vendette la luna” di Cory Doctorow
Articolo di scienza e fantascienza a cura di fantascienza.com
Era da un anno che non uscivano più volumi della collana Odissea, e da due anni e mezzo che non usciva un volume di Odissea tradotto. È quindi con una certa emozione che oggi annunciamo il ritorno di questa collana con un titolo di grande livello, L’uomo che vendette la luna, ovvero The Man Who Sold the Moon di Cory Doctorow.
Non cercatelo in libreria, non lo troverete: il volume cartaceo esce in tiratura limitata, in vendita su Delos Store e su alcune librerie online (dove arriverà entro qualche giorno). La settimana prossima uscirà anche la versione ebook.
Il titolo del romanzo ai lettori più esperti ricorderà Robert Heinlein, e in effetti c’è un parallelo, anche se la storia è del tutto diversa. Come spesso accade con Doctorow è una storia di grandi idee, molto legata all’attuale scena tecnologica, ma anche di forte impatto emotivo.
Il romanzo ha vinto il premio Theodore Sturgeon.
Il libro
Nel 1950 Robert A. Heinlein scrisse un romanzo breve intitolato L’uomo che vendette la luna nel quale ipotizzava che il futuro della conquista dello spazio fosse nelle mani dell’impresa privata. Oggi, con i voli della Virgin Galactic e della SpaceX la predizione di Heinlein sta cominciando ad avverarsi, ma Cory Doctorow fa un ulteriore passo avanti: perché il futuro non è fatto solo di profitti ma anche di sogni, e il sogno della conquista della luna forse deve essere portato avanti dai sognatori, dai nerd che vivono di tecnologia, di fantascienza e di ideali.
L’autore
Cory Doctorow è nato a Toronto, in Canada, nel 1971. Ha vissuto a Londra da diversi anni e nel 2011 ha ottenuto la cittadinanza britannica; attualmente vive in California. Cresciuto in una famiglia di attivisti dell’antinucleare e di Greenpeace, è stato coordinatore per l’Europa dell’Electronic Frontier Foundation, l’organizzazione senza scopo di lucro che si batte a favore del software libero. È ed è stato collaboratore del Guardian, del New York Times, di Publishers Weekly, di Wired, ma la maggiore notorietà l’ha ottenuta come fondatore e curatore di Boing Boing, forse il più famoso blog del pianeta. Ha scritto vari romanzi, tradotti in una dozzina di lingue e rilasciati tutti, dopo la pubblicazione, con licenza Creative Commons e download gratuito. Il suo romanzo più noto, Little Brother, è una distopia per ragazzi, ed è stato candidato a tutti i maggiori premi del settore. Nel 2008 ha vinto il premio Locus col romanzo Infoguerra, pubblicato sempre in “Odissea”, e nel 2015 il premio Theodore Sturgeon con The Man Who Sold the Moon.
È sposato e ha una figlia di otto anni.
Avete dimenticato di citare X
X è il titolo italiano dell’edizione Newton di Little Brother.
I couldn?t гefrain from commenting. Very well written!
Il romanzo breve di Heinlein in realtà era basato proprio sul sogno del protagonista che, si può dire, aveva costruito un impero finanziario per seguirlo.
Salvo poi non poter andare sulla Luna perché gli azionisti della sua compagnia non vollero permetterglielo: non erano disposti ad accettare il rischio della sua morte (e del conseguente contraccolpo in borsa).
Consiglio anche il seguito del romanzo: ‘Requiem’, in cui riesce finalmente a mettere piede sul satellite.