16 Aprile 2024
Fanta-scienzarecensioni

Se l’amore è più forte della fisica

E se l’Amore fosse più forte della gravità? No dico, se l’Amore (quello vero, non un amore qualsiasi) riuscisse a vincere la forza che fa ruotare i pianeti attorno al Sole? Forse riusciremmo a volare anche solo amando profondamente una persona. Non sarebbe bellissimo? No. Penso che Newton e Einstein avrebbero qualcosa da ridire. No, non è una recensione cinematografica. Qui non valuteremo la bravura del regista, la recitazione degli attori o la validità della sceneggiatura. Cercheremo solo di capire quanto c’è di scientificamente plausibile nel film Upside Down di Juan Diego Solanas. Ripercorreremo quindi tutta la storia per capire dove i protagonisti rispettano le leggi di Madre Natura o dove non se ne curano proprio.

Naturalmente, è impossibile ripercorrere la storia senza raccontarla, per cui chi non avesse visto Upside Down e desiderasse sapere come potrebbe mai andare a finire la storia d’amore tra i protagonisti, non prosegua oltre: pericolo spoiler. Chi, invece, è così lungimirante da immaginare il destino dei protagonisti, non abbia paura e prosegua questo viaggio gravitazionale.

Due mondi che danzano assieme

La storia è ambientata in un punto imprecisato dell’universo: «un posto unico», secondo la voce narrante. In questo luogo si trova una stella, attorno a cui ruotano assieme due pianeti gemelli, ognuno con la propria forza di gravità. Fin qui niente di strano, se non per il fatto che non si capisce se i due mondi abbiano o meno la stessa orbita. Quel che più sorprende è che i due pianeti orbitano proprio accoppiati!

Ma andiamo con ordine: come prima cosa due pianeti non potrebbero avere la stessa orbita. Infatti secondo la teoria di formazione del sistema solare, essi si formano da un disco di polveri dove i detriti più grossi cominciarono ad attirare gli altri, grazie alla loro forza di gravità. Questi punti di aggregazione di materiale, continuando a ruotare assieme a tutto il disco, ripuliscono poi le proprie zone limitrofe nel corso di miliardi di anni. Se due grossi detriti si fossero trovati nella stessa zona, si sarebbero certamente aggregati assieme. Ma qui non si sta parlando solamente di pianeti con la stessa orbita, stiamo parlando di pianeti che ruotano proprio uniti. Si sarebbero scontrati l’un con l’altro fin dal principio.

Questo, almeno, se valessero le stesse leggi della gravità che conosciamo. Ma non è proprio così.

Della gravità e altre facezie

Ogni storia a carattere fantascientifico ha diritto ad avere delle eccezioni alle leggi naturali, se queste sono dichiarate e ben riconoscibili. A maggior ragione può farne uso un film a metà tra il fantastico e la fantascienza, come Upside Down. Le eccezioni in questione si chiamano “Leggi della Doppia Gravità”, vengono elencate all’inizio del film e costituiscono un patto esplicito con lo spettatore.

Le tre regole sono le seguenti:

  • 1. Tutta la materia subisce la gravità del mondo da cui proviene e non dell’altro;
  • 2. Per ingannare la gravità è possibile bilanciare il peso di un corpo con la materia del mondo opposto: la materia inversa;
  • 3. Dopo alcune ore, il corpo a contatto con la materia inversa, brucia.

Si tratta ovviamente di regole inventate, se fossero vere significherebbe che ogni oggetto terrestre subirebbe solamente la gravità della Terra. Questo vorrebbe dire, ad esempio, non avere nemmeno le maree, che sono originate dall’attrazione gravitazionale della Luna o del Sole. Un bel guaio, se le cose stessero in questo modo.

Una storia d’amore

«Ma la mia è una storia d’amore» dice la voce narrante dopo aver passato in rassegna le caratteristiche del suo sistema stellare. E una storia d’amore che si rispetti vede protagonisti due ragazzi: ovviamente di razza umana. Con tutte le possibili forme di vita che potrebbero mai formarsi nell’universo, sui due pianeti si sono formati degli uomini uguali a noi? Un bel gioco di probabilità.

Teatro di questa umanissima storia d’amore è una civiltà divisa in due: il Mondo di Sopra, ricco e prospero, e il Mondo di Sotto, povero e sfruttato. Ogni contatto tra di loro è proibito. L’unica interazione è rappresentata da una rete di oleodotti attraverso il quale il Mondo di Sopra preleva petrolio da quello di sotto e rivendendo l’energia a prezzi proibitivi (il fatto che questi due pianeti debbano ruotare perfettamente sincronizzati affinché si possa costruire un oleodotto non viene nemmeno menzionato).

Una zia non proprio esemplare

Protagonista della vicenda è Adam, un orfano che ama trascorrere i weekend da sua zia Becky, l’unica parente ancora in vita. Quando si reca dalla zia, lei cucina i suoi buonissimi pancake volanti, che lancia poi da un capo all’altro della cucina. La ricetta per preparare queste delizie viene però tenuta segreta e tramandata di madre in figlia all’interno della famiglia. Questo perché contiene un ingrediente particolare: il polline rosa, prodotto da api che si nutrono dei fiori di entrambi i mondi.

Quando la scorta in casa della zia finisce, Adam sfida la neve dell’inverno pur di raccoglierne un po’ sulle vicine Montagne Sagge.

Aspettate un momento: da quando le api raccolgono polline anche d’inverno? E da quando questo è rosa? Non credo serva essere un apicoltore per sapere che le api in inverno vanno in letargo, anche perché in questa stagione i fiori non ci sono affatto. La zia Becky, quindi, non deve proprio essere una parente amorevole, dal momento che manda il povero orfano a prendere il polline tra i ghiacci delle montagne, dove non può trovarlo. Perché il polline debba essere rosa, poi, lo sa solo Backie. Ma non mi stupirebbe che anche questa non sia solo una bugia per far perdere il giovane tra le montagne.

Un amore a rischio ictus

Adam, sebbene raggirato, trova il modo di divertirsi anche durante queste spedizioni. Vestito solo di un leggero cappotto, raggiunge la cima delle montagne per vedere la pioggia del Mondo di Sopra, che rispetto a lui cade verso l’alto. È durante uno di questi momenti che incontra Eden, una bionda bambina del Mondo di Sopra, con cui stringe un’amicizia che si trasformerà velocemente in un tenero amore adolescenziale. Non di rado Eden sconfina nel Mondo di Sotto, tirata giù (o su, a questo punto è indifferente) dal giovane che si serve solo delle sue possenti braccia e di una corda. Assieme passano lunghi e dolci momenti, restando abbracciati e bilanciando il loro peso. Avete mai provato a stare a testa in giù? Per Eden, lo stare nel Mondo di Sotto sarebbe come stare attaccata al soffitto a testa in giù, ma il sangue non le va alla testa. La cosa si ripete lungo tutta la storia, ogni volta che una persona sconfina nel mondo che non gli appartiene.

A differenza di altre parti del corpo, infatti, il cervello non possiede muscoli che possano evitare il ristagnarsi del sangue, motivo per cui possiamo restare a gambe a ciondoloni ma non possiamo farlo con la testa. Esistono terapie che prevedono il capovolgimento del paziente, ma questo avviene per un massimo di due minuti e la loro efficacia non è certa. All’aumentare del tempo si corre il rischio di avere un ictus, che stroncherebbe ogni amante in modo poco decoroso.

In ogni caso, queste gite extra planetarie finiscono quando la polizia del Mondo di Sotto scopre i due giovani. Adam tenta allora di salvare l’amata calandola nel suo mondo, ma invano. Un proiettile di pistola ferisce il giovane che si fa sfuggire la corda dalle mani ed Eden, senza più alcun appiglio, cade sbattendo la testa sulle rocce del suo mondo.

Il protagonista viene allora catturato, la zia viene portata via e la sua casa bruciata tra le grida di entrambi.

En plein. Beh, guardiamo il lato positivo della vicenda: almeno si è liberato della bugiarda zia Backie.

L’eterno tramonto

Abbiamo detto che i due mondi sono talmente vicini da rendere possibili le fughe amorose. Ma quanto distano? Se pensiamo che in cima alle Montagne Sagge è possibile incontrare le persone dell’altro mondo, e toccare la loro pioggia, si può supporre che l’altezza delle montagne dev’essere circa metà della separazione tra i due mondi. Facciamo finta che queste montagne non siano particolarmente grandi, diciamo 1000 m. Quindi i due mondi sono separati da almeno 2000 m di spazio. Sarebbe come vivere sempre sotto un “tetto” che copre la maggior parte del cielo.

Le conseguenze?

Come al mare ci ripariamo dal sole con l’ombrellone, anche nei due mondi il sole non dovrebbe quasi mai arrivare, almeno nella zona dove abita Adam. Le uniche eccezioni sarebbero il tramonto e l’alba, quando però il sole riscalda molto meno. Questo eterno tramonto causerebbe perciò una bassissima temperatura e sicuramente nè Adam nè Eden avrebbero potuto indossare una semplice e fresca camicetta.

Passano gli anni, ma dieci son lunghi…

La storia prosegue quindi dieci anni dopo, e la strada di Adam lo ha portato in un laboratorio, dove lavora su una crema di bellezza capace di distendere il viso grazie alla materia inversa.

Un giorno, guardando un programma in TV, scopre che la sua Eden è ancora viva e lavora per la Transworld, l’azienda che gestisce gli oleodotti tra i due mondi. Nella speranza di incontrarla ancora, decide quindi di chiedere lavoro lì, promettendo di realizzare per loro la crema e di vendere alla società il brevetto.

Per i lavoratori dei due mondi, gli uffici sono però separati. Poco male, Adam lavora con la materia inversa e basta rubarne un pò per bilanciare il proprio peso e poter camminare negli uffici del Mondo di Sopra. Inserisce quindi questo materiale nelle suole delle scarpe e in un gilet creato per l’occasione, senza curarsi della terza Legge della Gravità Inversa che lo espone al pericolo di bruciature.

Quando riesce ad arrivare nell’ufficio di Eden, si accorge che lei ha però perso completamente la memoria nell’incidente sulle Montagne Sagge. Tuttavia il nostro innamorato non si arrende e, nascondendo il suo vero nome, fissa un appuntamento con la ragazza in un locale del Mondo di Sopra.

Un tuffo da 2 km

Come spesso accade ai primi appuntamenti, c’è sempre qualcosa che va storto. In questo caso, Adam viene scoperto dalla polizia. Lontano dalla Transworld, che rappresenta l’unica via verso casa, tenta quindi la fuga gettandosi in mare. Qui lascia andare tutta la materia inversa, che nel frattempo gli aveva causato diverse ustioni, e viene spinto verso il proprio mondo a causa della sua forza di gravità.

La scena del film ha dell’incredibile: si vede il ragazzo che abbandona le acque del Mondo di Sopra e percorre in caduta libera il tragitto che separa i due mondi. Duemila metri, secondo quanto abbiamo detto prima. Proprio un bel salto, considerando che il record del mondo di tuffo più alto è detenuto da Oliver Favre, che nel 1984 si è tuffato da un’altezza di 53,9 metri, a Villers-le-Lac, in Francia.

Saltando dal Mondo di Sopra e immaginando che l’accelerazione di gravità sia come quella terrestre, i piedi di Adam devono aver toccato l’acqua ad una velocità di circa 200km/h. A quelle velocità, l’impatto con l’acqua sarebbe comunque mortale.

Adam è sopravissuto all’impatto?

Certo che sì, vorrete mica che lasci la sua bella a piangere da sola?

Love is in the end

Non contento dei pericoli fin’ora corsi, il giovane amante continua a raggiungere Eden nel Mondo di Sopra, anche se sotto mentite spoglie. Una notte però i ricordi dei loro primi appuntamenti riaffiorano nella mente della ragazza, che ora è ovviamente decisa a coronare il suo vecchio amore.

Adam nel frattempo è riuscito a perfezionare l’idea alla base della crema, riscendo a miscelare una soluzione liquida del Mondo di Sotto con una del Mondo di Sopra. Il risultato è una bolla rosata che galleggia a mezz’aria, proprio come si comporta l’acqua in assenza di gravità.

L’incontro successivo tra i due è breve ma intenso. Appena arrivati, gli amanti si riconoscono e si scambiano baci appassionati. La gioia però non dura perché la polizia irrompe nel locale, costringendo Adam a una rocambolesca fuga a bordo di una funivia ottocentesca.

Senza alcuna possibilità di risalire dall’amata, il nostro protagonista si reca sulla cima delle Montagne Sagge in cerca di pace interiore (ovviamente vestito solo con una camicia). E, guarda caso, lassù incontra proprio Eden.

A questo punto, senza perdere tempo, sale nel Mondo di Sopra, si getta tra le braccia di lei e dimostra tutta la sua passione consumando il loro amore a 1000m di quota.

Sfortuna 1 — Fisica 0

La sfortuna non abbandona però la coppia. Dopo gli attimi di sentimento, viene subito individuata dalla polizia ormai sempre più scaltra. Accerchiati dai fucili dei poliziotti, i due fanno l’unica cosa saggia che possono fare: decidono di cadere nel Mondo di Sotto, sfruttando la differenza di peso per evitare di sfracellarsi al suolo.

Durante la caduta finiscono sullo scheletro di un dirigibile arenato sulle montagne. Appesi allo scheletro ci sono alcuni macigni ben disposti (segno evidente che sul mezzo c’era una compagnia di acrobati) sui quali i due saltano per avvicinarsi al Mondo di Sotto. I cecchini della polizia sono però in agguato e uno di loro colpisce la corda di uno di questi massi, costringendo la coppia ad aggrapparsi disperatamente.

La mala sorte però ritorna anche in questa occasione, alterando persino le leggi della fisica. Aggrappati al masso, infatti, i due amanti si ritrovano a subire solamente la gravità del Mondo di Sotto. È un vero peccato che qui le leggi della fisica (seppur inventate) non valgano. In caso contrario i due avrebbero potuto restare uniti e saltellare pian piano fino a terra.

E invece no: Adam cade vertiginosamente nel Mondo di Sotto ed Eden viene catturata dalla polizia.

Insomma: se la fortuna è cieca, la iella ci vede benissimo.

Un finale prevedibile

Le ultime scene del film vedono protagonista un Adam straziato dall’impossibilità di rivedere la sua bella e rassegnato a condurre una vita nel proprio mondo. Ma la mala sorte è un puro accidente per un regista, che riesce a riunire i giovani ancora una volta.

Ora è lei ad andare da lui, perché ha scoperto di essere incinta dopo l’unica notte d’amore consumata. Questo le dà infatti la capacità di camminare a testa in giù nel Mondo di Sotto e sembra che grazie a ciò potrà continuare a farlo per sempre.

Dopo i meritati baci e abbracci, la voce narrante riprende a parlare dicendo che, nonostante i due innamorati ancora non lo sapessero, questo amore avrebbe cambiato il mondo. Con questo atto di ribellione, infatti, avevano riunito i popoli nella fratellanza e senza più sfruttamento.

Avevano realizzato l’Utopia. Ora avrebbero potuto vivere felici e contenti.

Che originalità.

Il domandone finale

Come ultima cosa, vediamo se questa storia resisterà alla fredda scure della realtà.

I nostri due star crossed lover (per dirla alla Shakespeare) avrebbero potuto coronare il loro amore anche nel mondo reale?

Nella realtà i nostri giovani non sarebbero neanche nati.

Abbiamo già detto infatti che un sistema stellare con due pianeti sincronizzati non avrebbe potuto formarsi. E senza coppia di pianeti, non ci sarebbe nessuna umanità e quindi nessun innamorato in grado di sconvolgere l’ordine sociale.

Dopo tutto quello che ho fatto mi dite che non sarei neanche nato? Anche senza considerare la formazione dei pianeti, ci sarebbe comunque stato poco da fare. Ancora prima dell’incidente di Eden, nelle varie scorribande nel Mondo di Sotto, lei avrebbe cominciato infatti a sentirsi male per l’afflusso di sangue alla testa, causato dalla prolungata posizione a testa in giù. A lungo andare ciò le avrebbe potuto causare un ictus, le cui conseguenze potevano essere la paralisi o la morte.

Sarebbe stato decisamente un finale originale. Ma anche decisamente poco romantico.

Alessio Francesco Brunetti

Foto di Trevin Rudy da Unsplash

4 pensieri riguardo “Se l’amore è più forte della fisica

  • ma inoltre, come mai la crema e il drink, fatti anche con materia del Mondo di Sotto, possono stare a contatto con corpi del Mondo di Sopra senza bruciare?

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  • Insomma, è un film impossibile almeno quanto quello della formazione di un Governo in Italia in base ai risultati delle ultime Elezioni.

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  • In realta’ le probabilita’ che una specie identica a quella umana si evolva indipendentemente in un altro pianeta, per non parlare di due, sono talmente basse da rendere le altre considerazioni espresse in questo articolo irrilevanti. Questo film non appartiene al genere fantascientifico ma e’ pura ‘Fantasy’.

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  • @ Anton Paier
    Veramente nel fantasy, quando viene creata la mitologia (di cui fan parte le “regole” del mondo), i bravi autori le sanno rispettare, e magari sanno creare storie argute proprio giocando su quelle regole (vedi Discworld sopra tutti).
    Qui di arguzia non ce n’è nemmeno l’ombra. Mi ricorda vagamente In Time.

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