15 Ottobre 2024
Storia e scetticismo: gli anniversari

Storia e Scetticismo: gli Anniversari dal 15 al 22 maggio

L’ultimo appuntamento settimanale di Storia e Scetticismo (con un giorno in più!) si apre il 20 maggio 325 con l’inizio dei lavori del primo concilio di Nicea, convocato dall’imperatore Costantino per consolidare la fede cristiana; durerà poco più di due mesi, e sancirà, fra le decisioni di rilievo, la negazione della dottrina ariana, la nascita virginale di Gesù, la sua morte e la successiva resurrezione (contestata nella visione gnostica). Ma l’Arianesimo non è l’unica minaccia eretica nella storia della Chiesa: il 15 maggio 1252, papa Innocenzo IV emette la bolla “ab extirpanda” (un tenerissimo “da estirpare”) per autorizzare l’utilizzo della tortura (e definirne le limitazioni d’uso) nel corso degli interrogatori di eretici; i talvolta turbolenti catari saranno fra i primi a farne le spese, già vittime della crociata albigese voluta da papa Innocenzo III. Un importante cambio di rotta della dirigenza cattolica avviene il 15 maggio 1891, quando Leone XIII promulga l’enciclica “Rerum Novarum” (“delle novità”); pur difendendo la proprietà privata, presenta la necessità dei ceti più poveri di un maggiore supporto da parte dello Stato, rispetto alle fasce più abbienti della popolazione. Per quanto già sviluppata precedentemente, ha inizio una nuova era della dottrina sociale della Chiesa cattolica. Pochi decenni più tardi, nel primo dopoguerra, l’impero Ottomano esce sconfitto e diviene terra di conquista per i giochi politici delle potenze europee; sarà Mustafa Kemal Atatürk, futuro eroe nazionale, a dare inizio – il 19 maggio 1919 – al movimento di indipendenza (combattuto aspramente anche e soprattutto contro gli eserciti occidentali) che porterà al tramonto definitivo ottomano e alla costituzione di una nazione indipendente, la Turchia. Durante la successiva Guerra Mondiale, il 20 maggio 1940, i primi prigionieri varcano i cancelli della struttura che rappresenta più vivamente l’orrore nazista, il campo di concentramento di Auschwitz, parte del complesso che arriverà a sterminare più di un milione di persone.

Marylin Monroe durante l’esecuzione della canzone dedicata al presidente Kennedy. La foto proviene da un articolo tratto da un quotidiano californiano e pubblicato dopo la morte di lei (credit: Eureka Humboldt Standard, 9/8/1962, pag. 3)

Circostanze ben più mondane cadono il 19 maggio 1962: per festeggiare l’ormai prossimo compleanno di John F. Kennedy, presidente degli Stati Uniti, Marilyn Monroe sale sul palco del Madison Square Garden, di fronte a 15.000 persone, per intonare “Happy Birthday”; sarà un’effimera gioia: lei sarà trovata morta nel letto della sua camera meno di tre mesi più tardi, e lui assassinato l’anno successivo. Con l’arrivo degli anni ’80 giungiamo in Italia: nel corso delle indagini sul presunto rapimento di Michele Sindona, due giudici istruttori scoprono una lista di quasi mille iscritti ad una loggia massonica, chiamata “P2”; sarà resa pubblica il 21 maggio 1981 dall’allora Presidente del Consiglio Arnaldo Forlani. L’elenco include fra gli altri, membri del governo in carica, i dirigenti dei servizi segreti, generali dell’Esercito, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, imprenditori e personaggi dello spettacolo. La Loggia P2 sarà collegata l’anno successivo a un “piano di rinascita democratica” atto a sovvertire la società attraverso il controllo dei mezzi di informazione e del potere. Il 15 maggio 1988, infine, l’invasione sovietica in Afghanistan si conclude con la rassegnazione della sconfitta: più di 115.000 soldati iniziano la ritirata dal paese occupato da otto anni. Come ben sappiamo, tuttavia, non sarà la conclusione delle sfortune di un paese “maledetto”, ancora oggi dilaniato dai signori della guerra e dalla minaccia terroristica.

STORIE INCREDIBILI

Il frammento più rilevante del misterioso meccanismo scoperto nel mare antistante l’isola di Cerigotto, in Grecia (credit: photo by Marsyas, CC BY 2.5)

LA MACCHINA MISTERIOSA. Nell’aprile del 1900, alcuni pescatori di spugne individuano i resti sommersi di un’antica nave, arenata a 45 metri sul fondo delle acque antistanti l’isola greca di Cerigotto. Il relitto contiene numerosi reperti, fra cui statue, vasellame, gioielli, monete e della paccottiglia arrugginita. Tutto il materiale viene trasferito al Museo Nazionale di Archeologia di Atene, dove inizia un lungo lavoro di catalogazione e studio. Due anni più tardi, il 17 maggio 1902, l’archeologo Valerios Stais individua, fra la paccottiglia, un agglomerato dalle dimensioni di un libro; dopo un’attenta analisi, scopre che alcune delle forme fuse nelle incrostazioni sono in realtà ingranaggi. Nelle sue mani, trova un complesso meccanismo, reso irriconoscibile dagli effetti del tempo e dell’acqua di mare. Stais suppone si tratti di un orologio astronomico, ma viene contestato da altri studiosi, convinti che sia costruito con tecnologie troppo complesse per l’epoca ellenica. Ci vorranno decenni di restauri (che porteranno a dividere l’oggetto in più frammenti) e studi per scoprire che l’apparato è composto da oltre 30 ingranaggi, e parte della sua superficie è coperta di testi incisi, oggi quasi interamente tradotti. Quella che sarà chiamata la “macchina di Anticitera” (dal nome greco dell’isola del ritrovamento), è proprio l’oggetto previsto da Stais: un eccezionale strumento in grado di rilevare eventi astronomici, eclissi e, più “mondanamente“, le date dei giochi olimpici. Non così precisamente, però: a causa di errori di progettazione (dovuti alle conoscenze limitate dell’epoca rispetto al movimento degli astri) e alla produzione manuale degli ingranaggi, la macchina di Anticitera presentava numerose imperfezioni. Non solo: a sconfessare i sostenitori degli OOOPArt (“Out of place artifacts“, ovvero artefatti alieni al contesto storico in cui sono stati scoperti), il mondo ellenico aveva una competenza molto evoluta nella costruzione di meccanismi complessi quali calendari astronomici, automi e… porte automatiche!

Un cartellone pubblicitario a Denver (Colorado) indica chiaramente la fine del mondo prevista per il 21 maggio 2011. Notare il “La Bibbia lo garantisce” (credit: O’Dea/WikiCommons, CC BY-SA 3.0)

A CHE ORA È LA FINE DEL MONDO? Tutti si ricordano vivamente l’anno presunto della fine del mondo secondo interpretazioni (pseudoscientifiche) del calendario degli antichi Maya: il 2012. Ma quanti conoscono la previsione per cui il mondo sarebbe dovuto finire il 21 maggio 2011? Harold Camping è un evangelista americano, conduttore radiofonico della stazione “Family Radio“, di chiaro indirizzo religioso cristiano. Anni prima, ha provato a suggerire che il Giorno del Giudizio sarebbe avvenuto nel settembre del 1994, ma la premonizione si è rivelata errata. Ha buona dimestichezza con i numeri – è un ingegnere civile laureato all’università di Berkeley nel 1942 – e si getta quindi in uno studio matematico -cabalistico della Bibbia. Con una serie di calcoli, riesce a trovare un’ulteriore conferma della sua nuova teoria: il mondo finirà appunto il 21 maggio del 2011. Prendendo spunto da suoi lavori pregressi (nel 1970 ha calcolato l’anno del Diluvio Universale, avvenuto, secondo lui, nel 4.990 a.C.), e considerato che “davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo” (Seconda lettera di Pietro, 3:8) e “perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; sterminerò dalla terra ogni essere che ho fatto” (Genesi 7:4), la risposta è ovvia: 7 giorni sono come mille anni, per cui a settemila anni dal Diluvio si abbatterà nuovamente la furia di Dio. Prova a sbilanciarsi anche sull’ora: intorno alle 6 del pomeriggio, in ciascun fuso orario, a partire dal Pacifico (e ti pareva, per gli americani si comincia sempre da loro!). Camping scrive alcuni libri sull’argomento, ma soprattutto è coinvolgente con i suoi ascoltatori: raccoglierà un vasto sostegno economico di milioni di dollari (inutili, si potrebbe dire, con l’apocalisse alle porte) e preparerà i fedeli al Giorno del Giudizio. Che, il 21 maggio 2011, non si scatena. Un paio di giorni di incertezza dopo l’insuccesso, e il predicatore rilancia: “si tratta di una data spirituale, per la preparazione alla venuta di Cristo il 21 ottobre di quest’anno“. Fallita anche questa, Camping si rassegna: prevedere la fine del mondo è opera blasfema. Ormai molto anziano, morirà due anni dopo l’insuccesso. Ricco.

Un’immagine al microscopio elettronico del retrovirus HIV-1 (in verde) sopra un linfocita in coltura. I colori sono stati applicati successivamente (credit: Cynthia Goldsmith, CDC/C)

LA MALATTIA DEL SECOLO. È il 1981, e negli stati uniti, in alcuni pazienti, appartenenti a categorie specifiche – tossicodipendenti di sostanze iniettabili, uomini omosessuali – viene individuata una forte immunodeficienza, sufficiente da permettere la diffusione di alcune patologie altrimenti rarissime. In particolare, vengono riscontrate una polmonite causata da un fungo, il Pneumocystis jirovecii, e una neoplasia maligna della pelle, il sarcoma di Kaposi. La malattia sconosciuta viene infaustamente chiamata “GRID” (“gay-related immuno-deficiency“, immunodeficienza associata a omosessualità) dalla stampa internazionale; il Center for Desease Control (l’organo americano per il controllo delle diffusione di malattie), dopo una iniziale incertezza e dopo aver riscontrato che categorie differenti da omosessuali e tossicodipendenti (ad esempio, emofiliaci e cittadini haitiani) vengono colpiti dalla malattia, conia un termine finalmente più appropriato, ovvero “sindrome da immunodeficienza acquisita“, noto oggi come AIDS. Per quanto al tempo la causa della patologia sia ignota (e non se conosce la cura, o il metodo di trasmissione) c’è chi, come il medico francese Willy Rozenbaum, sospetta si tratti di un “retrovirus“; questi contatta quindi il compatriota Luc Montagner, un ricercatore del Pasteur Institute di Parigi, per individuare il possibile patogeno. Insieme individuano il virus, che sarà chiamato HIV, ovvero “virus dell’immunodeficienza umana” (“human immunodeficiency virus“), nei linfonodi di un paziente con i sintomi della patologia. Gli studi di Montagner vengono pubblicati per la prima volta su Science il 20 maggio 1983, mentre un’équipe indipendente – guidata da Robert Gallo al National Cancer Institute di Bethesda (USA) – arrivando a conclusioni simili, dimostrerà di lì a poco la correlazione tra HIV e AIDS. Nonostante i solidissimi studi pubblicati, esiste oggi sia chi nega che l’AIDS sia causato dall’HIV, che l’HIV stesso sia innocuo e /o che la causa dei decessi è dovuta alle terapie (sic – il fatto che l’aspettativa di vita dei malati di AIDS sia incrementata notevolmente con i trattamenti non è evidentemente rilevante). La malattia è composta da due ceppi principali (HIV-1, il più letale, e HIV-2) ed è quasi certamente proveniente da una mutazione di una malattia simile in due popolazioni di scimmie, giunta poi all’uomo per zoonosi, probabilmente per via della macellazione a scopo alimentare di queste specie. Oltre alla teoria che vuole l’HIV un prodotto della bioingegneria militare statunitense, una teoria alternativa vuole che il passaggio scimmia-uomo sia stato causato dall’iniezione in umano di vaccini antipolio prodotti col fegato delle scimmie. La teoria è stata ampiamente confutata da numerosi studi indipendenti, ma ha ancora un limitato successo ancora oggi. Nel mondo, ogni anno muore circa un milione di persone a causa dell’AIDS, vivono oggi circa 37 milioni di persone sieropositive, di cui circa la metà ha accesso a terapie retrovirali. Il numero di infetti aumenta annualmente di circa 2 milioni di persone; la malattia si sta diffondendo molto rapidamente in particolare nell’Europa dell’est e nell’Asia centrale.

STORIA E TECNOLOGIA

Nikola Tesla si fa immortalare in una doppia esposizione che lo fa credere vicino alla sua amata elettricità. L’immagine come Tesla stesso dichiarerà, è un falso a scopo pubblicitario (credit: Wellcome, CC BY 4.0)

MISURE, ELETTRICITÀ E RADIAZIONE DI FONDO. Il 20 maggio 1875, rappresentanti di 17 nazioni siglano a Parigi un accordo – la “Convention du Mètre” – per definire un sistema “standard” per la misura di lunghezze e masse; successivo di tre quarti di secolo all’introduzione del metro e del chilogrammo da parte di Charles Maurice de Talleyrand-Périgord, permette la diffusione di un metodo comune di misurazione, passaggio chiave per facilitare il progresso tecnico e scientifico degli anni successivi. Tredici anni più tardi, il 16 maggio 1888, Nikola Tesla presenta la sua tecnologia per la produzione e trasmissione a lunghe distanze di corrente elettrica alternata, il motore asincrono polifase; grazie al supporto di George Westinghouse – che investirà sulla sua commercializzazione – il sistema si evolverà nello standard utilizzato ancora oggi. Il 20 maggio 1964, il fisico Arno Penzias e l’astronomo Robert Woodrow Wilson dei Bell Laboratories, in New Jersey, utilizzando un radiometro Dicke, si accorgono di una radiazione imprevista e inspiegabile; sarà presto riconosciuta come la radiazione cosmica di fondo. Questa presenta delle anisotropie (“irregolarità”) nella temperatura, incostantemente variabile a seconda delle aree dell’universo. Il modello del Big Bang è al momento l’unico che offre una spiegazione concreta a queste irregolarità, dovute a infinitesimali oscillazioni quantistiche di temperatura nell’universo (che, espandendosi, accentua queste differenze, rendendole riscontrabili).

Un’immagine simulata della sonda IKAROS in viaggio nello spazio – è il caso di dire “a vele spiegate” (credit: Andrzej Mirecki, CC BY SA 3.0)

ARMI ED ESPLORAZIONE SPAZIALE. Il 15 maggio 1987 un lancio spaziale avvenuto dalla base sovietica di Baikonur fallisce miseramente, quando il carico di un vettore Energia si sgancia dal razzo e, per un errore tecnico, rientra in atmosfera, disintegrandosi. Passato per un satellite scientifico, il materiale distrutto contiene in realtà il prototipo di una piattaforma orbitale per la distruzione di satelliti nemici; dotata di un laser ad anidride carbonica da 1 megawatt, sarebbe dovuta essere la risposta militare alla provocazione della “Star Wars” annunciata dal presidente statunitense Ronald Reagan, ma il progetto si arenerà fortunatamente con il crollo del blocco sovietico. Il 18 maggio 2005, il telescopio spaziale Space Hubble acquisisce ulteriori immagini a conferma dell’esistenza di Nix e Hydra, seconda e terza luna conosciuta del piccolo Plutone, al tempo nono pianeta del nostro sistema solare. Nell’arco di un solo anno, Plutone sarà declassato a pianetino; nel successivo decennio, saranno scoperti anche i satelliti Kerberos e Styx. Il 21 maggio 2010, il Japan Aerospace Esploration Agency, l’ente spaziale del Sol Levante, lancia la sonda IKAROS, per sperimentare il primo prototipo funzionante di vela solare. IKAROS, spiegando in quasi un mese la sua vela quadrata di 14 metri di lato, raggiungerà Venere in ottobre e, completando le missioni previste, dimostrerà l’utilizzabilità pratica delle vele solari.

Si conclude così, completando il ciclo annuale, una lunga serie di articoli dedicati alle ricorrenze più rilevanti in ambito scientifico e scettico. Ringrazio tutti i lettori, che sono stati fonte di motivazione a un lavoro serrato e impegnativo, ma certamente appagante. Grazie a tutti voi!

In copertina, l’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz, sovrastato dalla famigerata insegna “Arbeit Macht Frei”, “il lavoro rende liberi” (credit: Logaritmo). Tutte le foto mostrate nell’articolo sono di Pubblico Dominio, salvo quando diversamente indicato nella didascalia.

3 pensieri riguardo “Storia e Scetticismo: gli Anniversari dal 15 al 22 maggio

  • Grazie a Te, è stato un bel viaggio istruttivo. Ma perché non continuarlo, magari non proprio tutte le settimane, ma ogni mese citando eventi che, in futuro, saranno ancora degni di memoria?

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  • Eventi nuovi, ovviamente, che oggi sono solo attualità, ma, in futuro, potrebbero diventar storia.

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  • Ciao Aldo, ci pensiamo; intanto non posso che ringraziarti, sei stato senza dubbio uno dei lettori più assidui e attivi e hai certamente influenzato la scelta di alcune ricorrenze. Grazie mille!

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