9 Ottobre 2024
Dal mondo

Che paura quell’ortaggio!

In questi giorni hanno avuto parecchia diffusione sui media italiani e internazionali le foto  inquietanti di frutta e ortaggi provenienti da Fukushima, raccolte da una fotogallery coreana. Ecco ad esempio la descrizione dell’Huffington Post:

Verdure mutanti. Due anni dopo il disastro alla centrale nucleare di Fukushima, gli effetti delle radiazioni sembrano farsi sentire sulla natura. Nelle foto pubblicate su un sito web coreano fiori, frutta e verdura sono vittime di strane mutazioni: deformità, sdoppiamenti, grumi.

Attualmente la galleria fotografica originale non contiene più le immagini, ma chi se le fosse perse può ancora vederle sui siti dei molti quotidiani che hanno ripreso la notizia (tanto per fare un esempio: Corriere della Sera, Huffington Post, Giornalettismo).

Il problema è che, a ben guardare, molte delle “anomalie” vegetali non sembrano poi così anomale.

pomodoro germogliatoCominciamo, ad esempio, dal “pomodoro capelluto” (come è stato fantasiosamente definito in alcuni articoli). Si tratta di una condizione che può avvenire normalmente quando si dimentica un pomodoro da qualche parte: se l’ortaggio non ammuffisce e le condizioni ambientali sono quelle giuste, può accadere che i semi maturi escano dallo stato di dormienza e germoglino all’interno del frutto, con un risultato molto simile a quello della fotografia. Per chi volesse approfondire, qui è possibile leggere una descrizione più accurata del processo (che coinvolge l’acido abscissico, un fitormone presente naturalmente nella pianta).

Altre foto, poi, ritraggono alcuni fiori (margherite, verbaschi, denti di leone) apparentemente fusi insieme: si tratta di fasciazione, un fenomeno di cui vi avevamo già parlato in occasione del limone di Terzigno. La fasciazione può avvenire per colpa di infezioni virali, fitoplasmi, lesioni traumatiche provocate da animali, e si verifica anche in zone assolutamente incontaminate: difficile dire se la causa sia effettivamente la centrale di Fukushima.

dentileoneE il primo pomodoro, quello che secondo l’Huffington Post sarebbe pieno di “bolle apparentemente simili a tumori”? L’aspetto è bizzarro, ma potrebbe trattarsi semplicemente di un reisetomate (anche chiamato “pomodoro da viaggio”): una varietà piuttosto rara di pomodoro, ma che non ha nulla a che fare con la radioattività. Senza poter studiare l’ortaggio incriminato ovviamente questa rimane solo un’ipotesi, ma l’aspetto è abbastanza simile (per fare un confronto, qui e qui ci sono alcune immagini di questa varietà).

E che dire poi delle altre fotografie? Chi fra di voi ha mai avuto un orto probabilmente non ne sarà rimasto sorpreso: la terra produce spesso frutti di forme bizzarre, che raramente arrivano nei supermercati. A chi scrive è capitato personalmente di raccogliere carote a due punte, pomodori siamesi, fragole di dimensioni e forme curiose. In rete esiste addirittura un sito che ne raccoglie le fotografie: si tratta del MoFa (Museum of Food Anomalies), un progetto artistico di Michael Hanttula.

Cosa si può dire, quindi, delle fotografie diffuse in questi giorni? Anomalie casuali, o mutanti frutto della radioattività?

pescheRona Moon, su RocketNews24, è riuscita a scovare l’origine di alcune di queste fotografie.

Il pomodoro “grumoso”? Viene da Saitama, a quasi 300 km dal disastro. Le cinque melanzane siamesi? Da Kanagawa, a oltre 300 km da Fukushima. Le pesche a due piani? Da Hiroshima, a 1000 km di distanza. Mentre l'”ortaggio anomalo” arriva da Hakuba, 400 km di distanza da Fukushima.

Anche il super-cavolo gigante proviene da luoghi piuttosto lontani dal disastro (è stato raccolto a Oita, a 1200 km dal reattore), mentre, stando alla didascalia, la rana che fa capolino nella galleria fotografica a causa del suo insolto color azzurro sembra provenire da Kochi (1000 km dal reattore), come ha giustamente fatto notare una lettrice del Corriere.

Insomma, questi strani ortaggi non vengono dalla zona di esclusione, ma da luoghi del Giappone considerati sicuri, e in cui i livelli di radioattività non superano la norma.

Attualmente la galleria fotografica coreana è stata cancellata dal suo autore, mentre il sito MSNNow, che era stato il primo a riproporne le immagini, ha pubblicato una smentita:

CORREZIONE: Un post su un sito giapponese riporta che queste immagini non sono collegate con il disastro di Fukushima. Ci scusiamo per aver diffuso un’informazione scorretta.

Possiamo quindi catalogare il caso come “mezza bufala”: le fotografie sono presumibilmente autentiche, ma non si riferiscono alla zona contaminata.

Anche se gli ortaggi anomali fossero stati raccolti direttamente nei campi intorno alla centrale, comunque, non significherebbe automaticamente che le mutazioni siano causate da radiazioni: per capire se queste siano colpevoli occorre valutare l’incidenza di malformazioni rispetto alla norma, e il loro andamento in funzione della distanza dal reattore.

Insomma, occorre fare come in questo studio pubblicato nel 2012 su Nature: i ricercatori hanno raccolto 144 campioni di un particolare tipo di farfalla, la Zizeeria maha, e hanno verificato la presenza di mutazioni in circa il 12.4% di esse, correlandole alla distanza dal reattore.

Su questo articolo, va detto, sono stati avanzati alcuni dubbi: una lettera di Timothy Jorgensen della Georgetown University, disponibile in  fondo all’articolo, suggerisce che la diminuzione della grandezza delle ali nelle farfalle sia legata alla diversa latitudine dei luoghi in cui sono stati raccolti i campioni, piuttosto che ai livelli di contaminazione; però è questa la strada da seguire, se davvero vogliamo capire se e quanto profondamente sia stato intaccato l’ecosistema. Ulteriori ricerche potranno chiarire i punti oscuri e appurare se la causa delle mutazioni sia veramente la radioattività.

Le immagini di “ortaggi mutanti” diffuse in questi giorni, invece, avranno pure un maggiore impatto emotivo, ma non dimostrano nulla.

Sofia Lincos

Sofia Lincos collabora col CICAP dal 2005 ed è caporedattrice di Queryonline. Fa parte del CeRaVoLC (Centro per la Raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee) e si interessa da anni di leggende metropolitane, creepypasta, bufale e storia della scienza.

22 pensieri riguardo “Che paura quell’ortaggio!

  • E’ per questo che ho aderito al CICAP, siete voi la vera informazione, obiettiva e intelligente. Avanti così!

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  • Se non ci fosse Sofia Lincos …. un po’ come la nutella 😉

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  • “potrebbe”… “sarebbe”…….. il condizionale non è che smentisca granché (ed è anche giusto…) l’area di Hiroshima poi… e che sarà mai… la gente ci vive…  a poco a poco tutto diventa normale (in nome della perversione della democrazia di mercato)… il dirigente della Tepko è morto di cancro ma non per le radiazioni… ma forse per il fumo delle sigarette…. ecc… tutto è normale… cosa volete che sia un’oceano contaminato (anche lì ci saranno i mercantilisti che negheranno tutto prontamente…) come magari smentiranno anche la Tepco stessa sulle migliaia di “lavoratori” “a rischio di tumore”…. ci sarà sempre una Wanna Marchi del nucleare…. pronta a smentire tutto così come vi sarà sempre o uno Zichicca o un Veronesi… di turno pronto a negare tutto in nome della scienza (più che “scienza” la perversione del $anto Mercati).

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  • Vero, ma non ci si può aggrappare al “basta che sia”.
    Un pomodoro strano non può essere sempre la conseguenza diretta delle porcate umane.
    A dimostrazione la famosa frade del bambino che vede un pollo: guarda mamma, un pollo con le piume! 
    Se non è come lo compro al supermercato, allora è anomalo?
    Anche a Chernobil ci sono state mutazioni, dimostrate, ma niente mostri allucinanti.

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  • Pingback: Ortaggi mostruosi | Fisici per il mondo

  • OFF TOPIC
    Grazie per la presenza di un elemento del CICAP alla demo della Defkalion ieri a Milano, veramente molto utili. Il vostro contributo alla verifica di eventuali trucchi e inganni è stato preziosissimo, come faremo senza di voi? 🙁

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    • Francods, non ho tempo di scrivere un commento sulla mia partecipazione, perché sono presa dal lavoro, ma pensare che si possa partecipare a una dimostrazione di quel tipo (a casa loro, impostata da loro, gestita da loro, ecc) per andare a verificare che non ci fossero trucchi è quantomeno ingenuo. L’unico modo per mettersi al riparo dai trucchi – e l’ho detto – è quello di impostare l’esperimento da zero, in maniera indipendente e trasparente. Poteva andarci pure James Randi lunedì, ma non avrebbe potuto dire niente di più di quel che ho detto io. Il senso della nostra partecipazione era un altro, cioè chiedere per l’ennesima volta i test indipendenti. Grazie. BM

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  • @RNA
    Non mi pare che nell’articolo si dica che a Fukushima non è successo niente. Anzi.
    Se segui il link all’articolo di Nature, vedrai che di scienziati che cercano di capire quanto profondo sia stato l’imapatto dell’incidente ce ne sono. E per lo più cercano di farlo onestamente, senza necessariamente essere schiavi di qualche “santo mercato”.
    Al contrario prendere delle fotografie a caso, alcune scattate anche a 1200 km dal reattore, e poi dire che vengono tutte da Fukushima secondo me non aiuta.

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  • Giusto ieri:
    USA. Indian Point. ARRESTATO SUPERVISORE DELLA ENTERGY CO. CHE HA LAVORATO PER LA CENTRALE NUCLEARE A NORD DI NEW YORK PER 29 ANNI. AVEVA FALSIFICATO I DATI SULLA SICUREZZA DELL’IMPIANTO E MENTITO AGLI ISPETTORI FEDERALI. (perché… lo avrà fatto??? Chissà come mai….)

    Lo sporcaccione aveva occultato i dati colabrodo della centrale “in nome del lavoro” e per meglio servire gli interessi del Padrone… Dopo 29 anni l’azienda lo ha scaricato. FARE I SERVI del Padrone NON PAGA, sempre e comunque. Possa marcire in galera e la sua famiglia andare in Rovina con tutta la sua sporca progenie. A nuclear accident anywhere is a nuclear accident everywhere. Altro che…. “dista 300 km”…… …. … … .

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  • Bisogna capire se è stato un capro espiatorio o se lo ha fatto per fare carriera.
    In questo negli USA non sono diversi che da noi. Tu sott’intendi che quella centrale era un colabrodo ed ha avvelenato N.Y. e dintorni per 29 anni. Prima di affermare una cosa del genere occorrono le prove. Sicurezza vuol dire tutto e niente. Sicurezza perché ha taroccato i dati delle emissioni nell’ambiente? Perché non ha rilevato carenze tecniche? Perché gli addetti non indossavano il casco o i guanti antinfortunistici?
    So bene che ogni anno vi sono piccoli incidenti che procurano fughe di materiale radioattivo, ma la radioattività negli ultimi tempi è stata demonizzata, come se in natura non esistesse, come se l’avesse creata l’uomo. L’ambiente ed il corpo umano metabolizza piccole dosi di radioattività senza danni. Noi stessi siamo fatti di C 14, non scordarlo, ed E’ RADIOATTIVO. Non c’è differenza tra la nostra radioattività e quella naturale. Poi, un conto le piccole fughe, un conto è Chernobil. Ma di Chernobil quante ne conti? Ok, ci sono stati esperimenti atomici in atmosfera a suo tempo. Eppure tutte le statistiche tumorali puntano il dito sul nostro stile di vita più che sulle radiazioni. Dov’è questa ecatombe nucleare?
    Personalmente non sono favorevole al nucleare, in Italia, perché non fido del “sistema Italia”. Tecnicamente oggi siamo molto avanti rispetto alle centrali cernobiliane, abbiamo più sicurezza. Ovviamente ogni sistema ha la sua criticità. Anche una vecchia centrale ad oli combustibili non ha meno criticità di una nucleare. Diverse, ma esistono e non sono da meno.
    La perfezione esiste solo nelle menti degli imbecilli. Tutto può guastarsi o essere sabotato. Anche quando al mattino vado al lavoro, potrebbe rompersi lo sterzo della mia automobile e ciao, ma che faccio, non guido? Valuto le probabilità, sono scarse e parto. Se poi succede, la sfiga ci vede benissimo. Si è puntato troppo il dito sul nucleare, tanto che un tempo si voleva vietare le vernici fosforescenti per gli orologi perché radioattive (meno della radiazione di fondo naturale… ma sono radioattive!).
    Con la paranoia e la rabbia non si và da nessuna parte. Piedi ben piantati per terra, dati ufficiali e verificabili su cui ragionare. Prendere decisioni di pancia son bravi tutti.
    Tornado ai pomodori, nell’orto di mio suocero spesso ci sono pomodori bitorzoluti. Lui ha più di 70 anni e dice che è normale. Li vedeva anche da bambino, in era pre Hiroshima.
     

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  • @RNA, sul fatto di Indian Point
      Il fatto che l’ingegnere abbia taroccato i rapporti di sicurezza, o quel che ha fatto, e’ grave, ovviamente… ma NY City e’ ancora li’, con un tasso di leucemie infantili inferiore a quello italiano…
      Anni fa il direttore del Brookhaven Natioanl Lab, BNL, uno dei laboratori del Dipartimento dell’eEnergia USA, situato su Long Island, un’ora a nord-est di Manhattan, ha perso il suo posto perche’ non il laboratorio del quale era a capo “si e’ permesso” di scaricare nell’ambiente del trizio, un isotopo dell’idrogeno che e’ radioattivo. Il trizio e’ anche utilizzato in industria… se hai un orologio con le lancette fosforescenti con tutta probabilita’ c’e’ del trizio dentro… idem per tutti i pannelli “di sicurezza”, che indicano la posizione delle uscite di sicurezza e che devono essere visti anche al buio… la loro fosforescenza e’ assicurata da una piccola quantita’ di trizio… ebben, il direttore di BNL ha perso il suo posto perche’ il reattore (dismesso) che si trova sul sito avrebbe scaricato nell’ambiente circostante una quantita’ di trizio inferiore a quella contenuta in UN pannello di sicurezza.
      Questo esempio serve a dimostrare che le emissioni dalle centrali, o gli “incidenti” dichiarati e non, non dicono nulla, di per se… bisogna vedere la quantita’ di materiale emesso e il tipo.
      Gli scarichi di FUkushima nell’oceano, tutti quelli emessi fin’ora, fase liquida o gassosa che e’ ricaduta sull’oceano, equivalgono a 1/130mila volte la  radioattivita’ naturale dell’oceano dovuta al potassio 40… quando tu, o i tuoi figli (se ne hai) vi bagnate nell’acqua di mare ogni litro di acqua attorno a voi emette 12 Bq, 12 decadimenti al secondo… sono anche quelli dovuti al potassio-40 naturlae, che emette raggi gamma da 1,4 MeV, capaci di passare attraverso parecchi cm di piombo, tanto per fare un esempio.. 
      Ricorda: le fobie irrazionali, come questa tua nei confronti del nucleare, fanno molti piu’ danni della radioattivita’ stessa.

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  • In effetti selezionare le notizie, verificare le fonti, esaminare le prove, e’ cosa buona e giusta. Questa fonte e anche il link contenuto, a mio modesto parere, sono attendibili. L’ allarmismo su Fukushima e su cio’ che e’ stato nascosto ritengo siano giustificati, ma foto di strani ortaggi non sottoposte ad analisi legale, possono provenire anche dall’ Italia. La mia esperienza personale e’ che una pila stilo sotterrata da qualcuno nell’ orto di un mio vicino provoco’ alterazioni evidenti sulla piantina di pomodoro piantata sopra. Questo preoccupo’ il mio vicino che scavo’ e mi fece vedere sia i tre pomodori cresciuti sopra che la pila arrugginita. Ma se avessimo voluto portare prove, avremmo dovuto produrre non solo foto, ma testimonianze dettagliate con luoghi e date e, soprattutto, esami chimici e bromatologici.
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-05-21/kimoon-annuncia-studio-implicazioni-110034.shtml?uuid=AaKGDIZD

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  • L’ allarmismo su Fukushima e su cio’ che e’ stato nascosto ritengo siano giustificati
     
    Intendevi non giustificati, spero. L’allarmismo non è mai giustificabile: impedisce solamente il ragionamento razionale e non giova a nessuno.

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  • gli estremisti dell’anti nucleare penseranno che siamo dei condizionati, sostenitori del nucleare sporco.
    Vorrei aggiungere, a titolo personale, che oggi potremmo produrre dei propulsori per missili ad energia da fissione nucleare. ai tempi, quando era ancora permesso, tali propulsori sono stati testati con successo, rivelandosi più performanti di quelli chimici ancora oggi in uso. con questi propulsori oggi avremmo un astronautica più performante.
    C’è solo un problema: i gas di scarico sono fortemente radioattivi. Il presidente Kennedy, quando dovete avviare lal costruzione del Saturn v doveva scegliere se dotarlo di propulsori convenzionali o atomici, non per il volo spaziale, ma solo per in volo atmosferico. L’opzione che scelse la conoscete tutti.
    Con un propulsore atomico la prima fase del lancio di un satellite, il volo atmosferico, la più costosa sotto tutti i punti di vista, si supera facilmente, ma in cambio inquina a gogo! Le leggi internazionali vietano tale uso del nucleare, ma ci sono molte persone che fanno spallucce e la userebbero volentieri. Io non sono tra quelli.  
    Giusto per chiarire la mia posizione.

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  • @ BM

    Allora potevate evitare di dare la vostra disponibilità fin dall’inizio, evitando di fare scrivere il nome del CICAP nel protocollo diffuso giorni prima, come ad esempio ha fatto Attivissimo.
    Nessuno vi chiedeva una certificazione antitruffa, ma un minino di sane e oneste verifiche sarebbero state gradite, eccome.
    Per fortuna c’era Mats Lewan, l’unico che ha avuto il coraggio di metterci la faccia.

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    • Francods, protocollo? Abbiamo partecipato a una trasmissione radiofonica non a un esperimento. La differenza mi sembra evidente. BM

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  • @ Beatrice Mautino
    allora perché nel protocollo del test/demo, diffuso qualche giorno prima, e reperibile qui:
    http://iccf18.research.missouri.edu/files/day2/Protocol_and_test_results.pdf
    a pagina 4 c’è scritto che tra gli osservatori/testers indipendenti presenti alla demo ci sarebbe stato un membro del CICAP?
    Si sono sbagliati loro oppure la cosa era riferita alla sola demo del lunedì (completamente senza valore), c’è stata una incomprensione o cos’altro?

    Delle persone citate:
    – un fisico del CERN (Paolo Vitulo)
    – un giornalista di Focus (raymond Zreick)
    – un giornalista di NyTechnik (Mats Lewan)
    – un membro del CICAP (da definirsi)
    si è presentato solo il giornalista di NyTechnik (che evidentemente non ha avuto alcuna incomprensione riguardo alla sua presenza, allo scopo della sua presenza e al giorno della sua presenza), gli altri, come lui, non credo che siano stati citati da Defkalion senza consenso o senza che fosse stato spiegato loro il motivo per cui erano stati invitati.

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    • Francods, noi siamo stati invitati alla trasmissione del lunedì. E a quella abbiamo partecipato. Punto. (Btw, senza valore lo era pure il “test” del martedì, visto che non si trattava di un test indipennte. Se avessimo partecipato a quello capirei le critiche, ma così non le capisco tanto)

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  • @ Beatrice Mautino
    Va da sé che se il test fosse stato indipendente la vostra presenza sarebbe stata completamente inutile, questo era palese.

    Ne deduco che Defkalion ha enunciato in maniera erronea (o per sbaglio o volutamente) la presenza degli osservatori. Buono a sapersi.

    P.S. Magari fatelo sapere anche al “vostro” Camillo Franchini che è ancora in attesa di un suo resoconto sulla demo 😉
    http://fusionefredda.wordpress.com/2013/07/20/widom/#comment-24682

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  • francods:
    “P.S. Magari fatelo sapere anche al “vostro” Camillo Franchini che è ancora in attesa di un suo resoconto sulla demo ”
     
    Va di moda ultimamente aggiungere faccine sorridenti dopo aver datto qualcosa di spregevole. Da Nonciclopedia:
    «Aspetto con ansia la tua morte ^^»”
    «Sei così stronza che ti userei per concimare l’orto ^_*»
    «Mi auguro che tu possa fare i 100 metri stile libero in una vasca di acido : p»

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