18 Aprile 2024
Dal mondo

Coincidenze spaziali

Si susseguono notizie di oggetti non ben identificati che rientrano dallo spazio e vengono avvistati mentre transitano in atmosfera oppure, nel peggiore dei casi, mentre terminano la loro traiettoria contro qualche edificio.

A partire dalla notizia relativa al satellite meteorologico statunitense, per passare alla tanica rinvenuta in Namibia, i giornalisti hanno trovato terreno fertile nelle cronache che vedono come protagonisti lanci fallimentari o de-orbiting di satelliti a fine vita operativa. Ci siamo occupati dei primi due casi qui su Query Online, mentre in questi giorni si è fatto un gran parlare di due episodi che alcuni hanno confuso nonostante si tratti di eventi ben distinti tra loro.
Vediamo di che cosa si tratta.

Il 24 dicembre 2011 alcune testate giornalistiche riportano la caduta di alcuni “frammenti di satellite” nel paese di Vogaitsevo, nella regione siberiana di Novosibiriskin. I frammenti – una decina – sono il risultato di un lancio fallito che ha visto come protagonista il satellite russo di telecomunicazioni civili e militari Meridian-5, lanciato dal cosmodromo di Plessetsk alle 12:08GMT del 23 dicembre 2011. Il fallimento del lancio è stato causato da un guasto al terzo stadio (Fregat-2) del lanciatore russo Soyuz2-1b: la telemetria è andata persa 425 secondi dopo il decollo. Dunque il fallimento della missione si può datare alle ore 12:15GMT circa. Secondo il manuale del lanciatore, ciò corrisponde a circa 200km di altitudine, con una traiettoria percorsa a terra di circa 1000km con inclinazione di 63° circa. Significa che il lanciatore è stato visibile al più nei cieli del Nord Europa, ma non vi è transitato sopra. Inoltre, il rientro balistico di oggetti privi di superfici di controllo si realizza nell’ordine delle centinaia di secondi. La tempistica, dunque, colloca l’evento di rientro nei minuti successivi alle 12:15GMT.

Negli stessi giorni, un altro episodio è balzato agli onori della cronaca: un avvistamento avvenuto nei Paesi del Centro Europa (in particolare in Belgio, Olanda, Francia, Germania e Svizzera, ma anche Nord Italia) di un oggetto fortemente luminoso che ha percorso il cielo. Le immagini a disposizione in un primo momento potevano far pensare, in modo credibile, ad un bolide. Tuttavia, osservando i video amatoriali dell’oggetto si nota come la velocità non sia compatibile con quella del rientro di un bolide, molto più rapido.

Alcune testate giornalistiche hanno invece mescolato i due eventi attribuendo l’avvistamento tedesco al lancio fallito del Meridian-5. Tuttavia, la tempistica non coincide. Infatti l’oggetto è stato osservato verso le 16.25GMT del 24 dicembre 2011, più di un giorno dopo il fallimento del lancio russo.

Si è trattato, anche in questo caso, del terzo stadio di un lanciatore Soyuz, nella fattispecie – però – di un Soyuz FG con a bordo la capsula Soyuz TMA-03M adibita al trasporto umano verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Il lancio è stato effettuato con successo e ha condotto a bordo della ISS tre astronauti (Kononenko, Kuipers e Pettit, rispettivamente russo, olandese e statunitense). Effettuata da Baikonur, in Kazakhstan, il 21 dicembre 2011 alle ore 13:16GMT, l’ascesa del vettore russo non è visibile dal Centro Europa, a differenza – per questa missione – del rientro del terzo stadio del lanciatore. Quest’ultimo ha infatti effettuato con successo l’ultima fase del lancio e ha eseguito la missione fino in fondo rientrando come previsto sopra i cieli d’Europa (47°N 7°E, inclinazione 51.6°) dopo aver compiuto 52 orbite.

In sintesi, dunque, si è trattato di due eventi distinti, entrambi di origine artificiale, il primo dei quali previsto mentre il secondo è da imputarsi ad un lancio fallito che non ha avuto gravi conseguenze, pur avendo proiettato frammenti su un’area poco abitata. Un elemento importante, trascurato da molte persone che hanno dato una spiegazione sommaria ed affrettata di quanto hanno visto o riportato, è il controllo della effettiva coincidenza spaziale e temporale degli eventi.
Da notare che la frequenza dei lanci non è così bassa come si potrebbe immaginare – 84 nel solo 2011, di cui 31 dalla “vicina” Russia – e dunque non è raro che eventi legati a missioni di questo genere avvengano in momenti vicini o concomitanti.

Il prossimo evento atteso in quanto a rientri è relativo alla sonda russa Phobos-Grunt, rientro prematuro, epilogo poco felice della missione che avrebbe condotto la sonda su Marte e del quale abbiamo già parlato qui su Query Online. Missione fallita, ma non per questo abbandonata a se stessa, la cui evoluzione si può seguire passo passo.

Foto di NASA su Unsplash

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