8 Ottobre 2024
L'angolo dei misteri (svelati)

Un presunto caso di xenoglossia

di Andrea Berti

Tempo fa il Gruppo Indagini del CICAP ha ricevuto una richiesta da parte di una signora; per questione di privacy ci riferiremo a lei semplicemente con L.

La donna ci racconta di essere affetta da sonnambulismo fin da quando era bambina. Col passare degli anni (attualmente ha appena passato la quarantina), il fenomeno sembra essere peggiorato sempre di più. A dimostrazione di ciò, ci invia una serie di filmati ripresi con una telecamera a infrarossi con sensore di movimento che lei e suo marito hanno piazzato in camera da letto negli ultimi tre mesi. Grazie a questi filmati, la coppia viene a conoscenza di alcuni fenomeni inaspettati. La donna ha manifestazioni di sonnambulismo a dir poco intensi e stravaganti: si agita nel letto alzando le braccia come se volesse indicare qualcosa; altre volte muove le mani come in una sorta di danza oppure si alza, gira per la stanza e si arrampica addirittura sui mobili (L. ci fornisce una foto che la ritrae in piedi su una cassettiera posta accanto al letto). Ma c’è una cosa che è ancora più curiosa, ed è questo che l’ha spinta a rivolgersi al CICAP: durante le manifestazioni notturne la donna sembra parlare una lingua sconosciuta. Potrebbe trattarsi di un genuino fenomeno di xenoglossia? Per chi non sapesse di cosa si sta parlando, consiglio la lettura del nostro breve articolo che trovate nel collegamento precedente.

In alcuni filmati, sempre utilizzando questi suoni incomprensibili, L. canta anche una sorta di melodia! La donna ha sempre gli occhi aperti, sembrerebbe essere sveglia e cosciente, ma ci tiene a sottolineare il fatto di non ricordare assolutamente nulla al mattino. Si è resa conto di tutto ciò solo grazie alle registrazioni effettuate durante la notte. Inutile dire che non ha la benché minima idea di quello che stia dicendo o cantando. Le parole e i suoni sembrano ricordare, così a sentimento, un linguaggio di qualche paese africano. Ovviamente, per la privacy della coppia, eviteremo di condividere i video notturni; ci limitiamo a riportare 3 esempi audio di quella strana parlata, eccoli: audio 1; audio 2; audio 3.

Per essere precisi, nell’audio 3 si sente anche una specie di lamento in sottofondo; si tratta in realtà del marito di L., probabilmente anche lui in preda in quel momento a qualche brutto sogno.

Abbiamo fatto ascoltare questi file a molte persone di varie nazionalità, ma – a oggi – nessuno ha riconosciuto in quel linguaggio un qualche significato di senso compiuto. Certo, la nostra – per forza di cose – non è stata una ricerca a 360 gradi; non è stato, cioè, possibile paragonare le tracce audio in nostro possesso con tutti gli idiomi conosciuti. Il mettere a disposizione tali file, potrebbe forse fornire qualche possibilità in più, nella speranza che il passaparola tra i nostri lettori possa permettere a qualcuno di fornirci eventuali conferme sul fatto che ciò che dice la nostra amica L. corrisponda davvero al tal dialetto locale usato, ad esempio, in uno sperduto villaggio del centro Africa. Sarebbe davvero una scoperta sorprendente, perché a quel punto ci si dovrebbe porre questo interrogativo: come fa la nostra L. a conoscere e utilizzare inconsapevolmente tale linguaggio?

Per concludere, L. ci riferisce di essersi recata, in passato, presso un centro dedicato ai disturbi del sonno, ma che, visto l’acuirsi degli episodi di sonnambulismo documentati nei video – prenderà seriamente in considerazione la possibilità di sottoporsi a nuovi esami.

Ringraziamo molto la nostra amica per averci raccontato questa vicenda e aver condiviso con noi del materiale così personale.

Sarà nostra cura aggiornare l’articolo nel caso in cui vi fossero delle novità sulla vicenda.

Andrea Berti

Coordinatore del Gruppo Indagini CICAP

8 pensieri riguardo “Un presunto caso di xenoglossia

  • Molto interessante. Spero che qualcuno possa riconoscere la lingua, se esiste davvero.

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  • con quali lingue sono state confrontati i brani?

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  • Cara L., penso che Ti sia entrato dentro uno “Spirito” che non trova collocazione e pace. Possibili cause: una seduta spiritica, anche fatta per giuoco, o il contatto con qualche Medium o qualche Mago, o anche con qualche Negromante che non sa di esserlo. (Una persona che vede dei morti. Molti di loro sono spaventati e non lo dicono in giro. Men che meno pensano di usare simili poteri, per loro assai fastidiosi). Medium e Maghi, invece, possono farlo apposta. Anche a loro, comunque, come a molti tiratori di armi da fuoco, capita che parta ogni tanto un colpo a caso che colpisce a caso. Per verificare che non sia uno Spirito Maligno, da esorcizzare, prova ad assistere ad una Messa per intero, se non sei Cattolica e non lo hai già fatto. Se hai la fortuna di trovarla, assisti ad una Messa da Requiem per un defunto, recente o nella ricorrenza della morte. Questo tipo di Messa può liberarti dallo Spirito senza esorcismi. Se riuscirai ad assistere ad una Messa intera senza disturbi o sensi di soffocamento che Ti costringano ad uscire, non è uno Spirito Maligno e potrai conviverci senza pericoli seri. Chiedigli cosa vuole e invitalo ad andare in Pace verso Dio. Digli che gli vuoi bene e capisci le sue sofferenze. Ovviamente, fai anche le cure previste dalla Medicina “Scientifica”, se trovi il Medico che Ti dà fiducia e non Ti piacciono i miei consigli. Auguri.

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    • Aldo, se vogliamo andare verso le spiegazioni non ortodosse potremmo anche includere la reincarnazione, no?

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  • @Paolo: è una cosa che esiste sicuramente. Ma con il caso di L. non c’entra: uno “Spirito nelle Tenebre” si incarna usando un corpo vivo e lì, per lui, è una vacanza rispetto all’ Inferno. Come ho detto a Marianna, ci sono serial killers che sono sicuramente demoni incarnati. Se fosse comunque un dèmone, lo spirito di L. la disturberebbe di più.

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  • Scusate, ma non è stata presa in considerazione la possibilità che sia tutta una messa in scena? La lingua straniera parlata la L. sembra quando qualcuno vuole imitare una lingua straniera sconosciuta. Sono suoni che si ripetono come in una sorta di ritornello. A volte ricorda un bebè ai primi abbozzi di parlato.

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  • Sono l’autore del pezzo e vorrei precisare due cose:
    1) la donna non pretende né di saper parlare una lingua sconosciuta né di mostrarci un genuino fenomeno paranormale; ha contattato il CICAP solo per condividere la strana situazione e chiedere il nostro parere.
    2) è vero che solo un esame specifico potrebbe stabilire lo stato di veglia o sonno durante il presunto fenomeno di xenoglossia, ma siamo in possesso di decine di video che mostrano lei mentre parla in quel modo ed è piuttosto evidente che non stia fingendo di dormire. La donna non ha certo intenzione di ingannare nessuno.

    Auspichiamo che L. possa sottoporsi presto a nuove analisi specialistiche sui disturbi del sonno e che si possa, in qualche modo, attenuare tale problematica.
    Andrea Berti – Gruppo Indagini CICAP

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    • Anche io penso la signora non stia recitando, non fosse altro che capita anche ad una mia amica quando ha periodi di forte stress e da sonnambula fa cose strane.

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