16 Aprile 2024
Approfondimenti

Cari no-vax, i vaccini anti-COVID sono sicuri ed efficaci

Ci risiamo. Ancora una volta la chimica farmaceutica Loretta Bolgan, nota no-vax e consulente dell’associazione free-vax Corvelva, solita buttare discredito sui vaccini senza prove e che già si era distinta nel 2019 in una conferenza stampa alla Camera presentando uno studio (fasullo) che avrebbe trovato le prove che i vaccini sono altamente contaminati e pericolosi (per le critiche a quell’iniziativa: 1, 2), ci racconta una sua verità, quella che ci verrebbe celata da malvagi non meglio identificati.

Dopo alcune esternazioni sui rischi legati ai vaccini a virus attenuati e sui vaccini ingegnerizzati (vaccini a mRNA e con virus vettore), presenti sulla pagina web dell’Ordine Nazionale dei Biologi da ottobre 2018 (3), e tornate alla ribalta in questo periodo in cui sono cominciate le prime vaccinazioni con i nuovi vaccini anti COVID-19, che abbiamo già commentato (4), eccola tornare con un’intervista sulla rivista Affariitaliani.it del 15 dicembre (5), ripresa dal quotidiano sovranista L’unico il 17 dicembre. Stavolta la Bolgan ci mette in guardia dai rischi celati dietro il vaccino anti COVID-19, cioè reazioni autoimmuni, malattie del sistema nervoso e la possibilità che si verifichino alterazioni epigenetiche, capaci di modificare l’espressione dei nostri geni. Infine, ventila l’ipotesi che possa essere attaccato il sistema riproduttivo, con conseguente infertilità.

Sperimentazioni troppo incomplete e troppo veloci?

Nell’intervista la Bolgan ha dichiarato di essere “assolutamente contro l’autorizzazione del vaccino. Non è stato rispettato alcun principio di precauzione. La popolazione farà da cavia” e che “nei fatti, nonostante le rassicurazioni dei produttori, è stata fatta una sperimentazione molto parziale e non esistono dati certi”.

Ora, questo è assolutamente falso: Anche se il tempo impiegato è stato molto inferiore a quanto avviene normalmente, gli studi condotti sono stati sufficienti a dimostrare che il vaccino è efficace e sicuro e non è stata saltata alcuna delle regolari fasi di verifica.

I tempi sono stati abbreviati grazie alle conoscenze ottenute da precedenti ricerche condotte sui vaccini RNA, ed in particolare sul virus della SARS. Ma non solo: per favorire lo sviluppo rapido dei vaccini anti-COVID sono state messe in campo considerevoli risorse, sia in termini umani che economici. Grazie agli ingenti finanziamenti da parte di privati e di alcuni Stati è stato possibile acquistare le strumentazioni più all’avanguardia e reclutare i migliori scienziati e ricercatori.

Inoltre, poiché la circolazione del virus è elevata e quindi è facile infettarsi, la disponibilità continua di persone esposte all’infezione ha permesso di avere rapidamente risultati sull’efficacia dei vaccini e non è stato necessario aspettare tanto tempo, come avviene invece di norma.

Gli studi sono durati pochi mesi rispetto ai tempi abituali, ma hanno visto la partecipazione di un numero assai elevato di volontari, superiore anche di dieci volte agli standard degli studi analoghi per lo sviluppo dei vaccini. Ciò ha permesso di notare eventuali effetti collaterali che si verificano raramente, e che si riescono ad osservare solo dopo la vaccinazione di migliaia di persone.

Inoltre i tempi sono stati abbreviati anche perché le Agenzie regolatorie (FDA per gli USA, EMA per l’Europa) hanno valutato i risultati ottenuti man mano che venivano prodotti, e non al termine degli studi come solitamente si usa.

Rischi di reazioni avverse?

La conseguenza della “sperimentazione solo parziale” (che abbiamo visto non essere tale) sarebbe “in particolare, il rischio gravissimo di reazione avversa fatale” perché “il nostro sistema immunitario reagisce potenziando la malattia per cui ci stiamo vaccinando. Ovvero, scatenando la malattia da cui dovremmo proteggerci”. Secondo la Bolgan questo sarebbe stato già osservato nella sperimentazione dei vaccini contro la SARS, che sarebbero stati bloccati perché gli animali morivano di complicazione polmonare fatale una volta reinfettati.

Anche queste affermazioni non hanno alcun fondamento. La possibilità di una reazione avversa fatale è una pura illazione, poiché non si è mai registrato un caso del genere in seguito ad una vaccinazione, nonostante le centinaia di milioni di persone vaccinate con i diversi vaccini utilizzati finora. Gli studi sul vaccino per la SARS sono stati interrotti solo perché il virus ha smesso di circolare, ma i risultati ottenuti sono stati utili nello sviluppo del vaccino attuale.

Anche il vaccino costituito da un vettore adenovirale con all’interno la porzione di DNA che codifica per la proteina Spike, sarebbe molto pericoloso. “Il vaccino di Oxford – spiega la Bolgan – prevede la produzione di un vettore in cui viene inserito un frammento della spike, ovvero la sequenza genetica che dovrebbe portare alla produzione di anticorpi e che è stata sintetizzata chimicamente a partire dalle sequenze fornite dai cinesi. Ma il virus si è modificato profondamente nel passaggio da uomo a uomo. Inoltre, essendo un virus a RNA, ha la proprietà di formare delle popolazioni di mutanti minori. Sono “quasi specie” che si formano dentro la persona quando si infetta ed entrano in competizione fra loro. In sostanza, possono produrre una resistenza verso il vaccino ma, ancor peggio, una selezione di mutanti più pericolosi e contagiosi. La persona rischia di infettarsi con virus più pericolosi”.

Leggendo queste affermazioni, chi si intende di virologia rimane esterrefatto. In primo luogo, le diverse varianti osservate finora presentano piccolissime differenze l’una dall’altra e nessuna ha dato come conseguenza una malattia più grave, anche se alcune hanno mostrato una maggiore contagiosità. Inoltre non c’è alcuna prova che una qualsiasi delle mutazioni finora osservate possa compromettere l’efficacia della vaccinazione, dal momento che sia i vaccini a mRNA che quelli a vettore virale stimolano la formazione di una risposta immunitaria contro molte parti della proteina Spike, e quindi anche se ci fosse stata una mutazione in una di esse è improbabile che possa essere sufficiente a rendere il vaccino inefficace. Non ci sono assolutamente indicazioni che il vaccino possa far insorgere varianti come quelle paventate, non è mai successo con nessun vaccino. I vaccini non sono antibiotici, per cui si verifica la resistenza microbica.

Un’altra accusa è che “Il materiale genetico ingegnerizzato, quando iniettato, può scatenare reazioni avverse di immunopatologia violenta, ovvero creare quella tempesta di citochine per cui il COVID-19 si è rivelato letale”.

Anche questa è un’illazione senza prove a supporto. Il vaccino non contiene virus intero, ma solo di un frammento di RNA, che viene tradotto nella proteina Spike. In questo modo si sviluppa l’immunità senza i rischi che si correrebbero nel caso di un’infezione con il coronavirus vero e proprio. Gli effetti avversi che in alcuni casi può causare il vaccino non sono comparabili con i sintomi causati dal COVID-19, in particolare nei casi gravi. Le reazioni avverse più frequenti dopo il vaccino Pfizer-BioNTech sono state lievi e si sono risolte entro pochi giorni. Tra queste ci sono dolore e gonfiore nel punto dove si è effettuata la puntura, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi e febbre.  In casi molto rari, alcune persone hanno avuto reazione allergica, che ha reso necessaria un’assistenza medica per qualche ora dopo la vaccinazione (6). Le reazioni allergiche si verificano da sempre con i vaccini e interessano una quantità estremamente limitata di persone e si risolvono rapidamente.

Cambiamenti nei geni dei vaccinati?

La Bolgan aggiunge anche: “Oppure potrebbero verificarsi alterazioni epigenetiche, che significa una modifica dell’espressione dei geni. Non mutazioni della sequenza, ma cambiamenti nel modo in cui i geni vengono espressi”.

Come già detto (7), l’mRNA del vaccino non si integra nel DNA cellulare, perciò non può provocare nessuna alterazione né di sequenza, né dell’espressione dei geni. L’RNA è molto fragile e si degrada rapidamente una volta che è stato tradotto nella proteina Spike.

Vaccino poco efficace?

Arriviamo poi alla contestazione dell’efficacia del vaccino: “Ci stanno dicendo che è efficace al 95%, ma contesto questo dato: si tratta della capacità di formare anticorpi vaccinali, ma nessuno garantisce che sia protettivo. Fino a prova contraria la persona può comunque infettarsi ed essere contagiosa. Sostengono che la persona venga protetta dalla malattia, ma non lo sappiamo perché hanno scelto modelli animali che non hanno sviluppato la complicazione”.

In realtà l’efficacia del vaccino è stata provata dapprima in modelli animali e poi su decine di migliaia di persone, cosa che ha permesso di dimostrare che protegge dalla malattia. I test clinici hanno per ora consentito di rilevare che il vaccino di Pfizer-BioNTech è altamente efficace nell’evitare che si sviluppi la COVID-19, ma non hanno ancora permesso di stabilire con certezza se i vaccinati si possano infettare (in modo asintomatico) ed eventualmente contagiare altre persone (6). Questo si capirà con il tempo, man mano che si andrà avanti con le vaccinazioni.

In ogni caso, anche se i vaccinati fossero contagiosi, non ciò non significa che vaccinarsi sia inutile, perché comunque permetterà di evitare che milioni di persone si ammalino di COVID-19, riducendo il carico di lavoro dei sistemi sanitari ed evitando le restrizioni che abbiamo sperimentato finora in tanti campi. Inoltre non dobbiamo dimenticare le migliaia di persone morte a causa della COVID.

Reazioni autoimmuni a causa delle vaccinazioni?

La Bolgan continua poi dicendo che: “I vaccini messi in commercio ci dicono solo se una persona è in grado di produrre anticorpi vaccinali, sul resto abbiamo la totale incertezza. Dovremmo fare un monitoraggio a lungo termine, ma negli studi clinici è stato previsto un monitoraggio attivo molto corto, da 7 a 15 giorni”.  Questo virus forma anticorpi autoimmuni e questo è documentato in letteratura. Significa che oltre ad anticorpi contro il virus si formano anticorpi contro le proteine umane. Quando si ha una reazione del sistema immunitario alle proteine umane, si ha una reazione autoimmune. Gran parte delle proteine oggetto dell’attacco autoimmune sono del sistema nervoso centrale. Ciò significa l’insorgere di SLA, sclerosi, e altre patologie gravissime. Ma questo non possiamo saperlo, se non facciamo una farmacovigilanza attiva nel tempo.

Premesso che non ci sono assolutamente prove riguardo alla possibilità che i vaccini anti COVID-19 provochino reazioni autoimmuni, un monitoraggio a lungo termine è la prassi per tutti i vaccini, infatti la sorveglianza non finisce con l’autorizzazione all’immissione in commercio, ma è seguita dalla cosiddetta Fase 4. Una volta che i vaccini sono stati resi disponibili per i pazienti, la loro sicurezza, al pari di quella di tutti gli altri farmaci, continua ad essere oggetto di sorveglianza da parte delle Agenzie del farmaco dei diversi Stati (l’AIFA in Italia), che raccolgono le segnalazioni di tutte le reazioni avverse osservate dopo la somministrazione, per mettere in evidenza anche quelle reazioni indesiderate così rare da essere individuate solo dopo che milioni di persone sono state vaccinate.

Infertilità?!

Se non bastassero le accuse mosse finora, ecco la stoccata finale: “Inoltre non sono affatto note le azioni a danno dell’apparato riproduttivo. Come per l’infertilità”.

Di nuovo vengono lanciate accuse senza fornire le prove di ciò che si sostiene. Questa diceria si è originata perché alcuni studi hanno suggerito che il virus Sars-CoV-2 possa provocare infertilità maschile. Tuttavia in seguito alla vaccinazione con i vaccini finora autorizzati sia in USA che in Europa, viene sintetizzata solo ed esclusivamente la proteina Spike, non l’intero virus, e questo elimina ogni rischio. In effetti gli studi effettuati dalla Pfizer, come riportato chiaramente nel foglietto illustrativo del vaccino, hanno permesso di escludere tale eventualità (8 – paragrafi 4.6 e 5.3).

E la durata dell’immunità?

La Bolgan ha da ridire anche sulla durata dell’immunità: “Sembra che la durata sia bassissima, ovvero di qualche mese. Ad esempio, il vaccino con vettore adenovirale (AstraZeneca, nda) forma anticorpi contro il vettore stesso, non si possono fare richiami. L’adenovirus viene riconosciuto dal sistema immunitario e non possiamo usare lo stesso vettore. Non possiamo fare richiami. Gli anticorpi protettivi, ammesso che si formino, restano limitati nel tempo, massimo due o tre mesi.

Di nuovo abbiamo solo supposizioni passate per verità. Non sappiamo ancora esattamente come si comporterà il vaccino a vettore adenovirale, se ci sarà effettivamente una risposta immunitaria contro il vettore e quanto durerà l’immunità, anche se sicuramente molto più di due o tre mesi. La ditta AstraZeneca sta ancora continuando la sperimentazione; nessuno ha la palla di cristallo per poter già affermare con sicurezza cosa succederà.

Un altro problema è che quando comincia a replicarsi per produrre la proteina, l’adenovirus “sputa” fuori il pezzettino di sequenza dell’antigene che gli hanno messo dentro. Quindi si replica l’adenovirus ma non la sequenza, ci sono perciò problemi di inefficacia dovuti alla modalità di costruzione del vaccino”.

Anche in questo caso, il meccanismo descritto dalla Bolgan è completamente errato. Ciò che succede in realtà è esattamente l’opposto. L’adenovirus vettore è stato modificato in modo che sia incapace di replicarsi, mentre il “pezzettino di sequenza” del virus Sars-CoV-2 viene tradotto nella proteina Spike contro cui si sviluppa la risposta immunitaria protettiva.

In conclusione, ancora una volta la propaganda antivaccinista sparge pericolosa disinformazione sui vaccini, mescolando informazioni veritiere, ma rigirate a proprio uso e consumo, con affermazioni completamente inventate. Mettere in dubbio l’utilità e la sicurezza dei vaccini, specialmente in questo periodo di pandemia, è un comportamento scellerato che mette a rischio la salute di tutti ed in particolare delle fasce più deboli della popolazione.

Riferimenti

  1. https://www.open.online/2019/01/24/i-risultati-delle-analisi-sulla-pericolosita-dei-vaccini-dei-no-vax-sono-tutti-sbagliati/
  2. https://cattiviscienziati.com/2019/01/24/analisi-dei-dati-genomici-prodotti-da-corvelva-sul-vaccino-priorix-tetra
  3. https://www.onb.it/2018/10/25/la-ricombinazione-genica-dei-virus-rischi-per-i-vaccini-attenuati-e-ingegnerizzati/?fbclid=IwAR3e_Ez-PGtVNo0RxIRrHSKW_kCjofg27aZRmCmsh2e88lahTj37ahqQCa
  4. https://www.pro-test.it/blog/2021/01/01/nuovi-vaccini-e-vecchi-spauracchi/
  5. https://www.affaritaliani.it/coronavirus/vaccino-COVID-si-rischia-una-reazione-avversa-fatale-711866.html
  6. Polack FP, Thomas SJ, Kitchin N, Absalon J, et al. Safety and Efficacy of the BNT162b2 mRNA COVID-19 Vaccine. N Engl J Med. 2020; 383 (27): 2603-2615. (https://www.nejm.org/doi/pdf/10.1056/NEJMoa2034577?articleTools=true)
  7. https://www.facebook.com/cicap.org/photos/a.125553984194/10158042177299195
  8. https://www.gov.uk/government/publications/regulatory-approval-of-pfizer-biontech-vaccine-for-covid-19/information-for-healthcare-professionals-on-pfizerbiontech-covid-19-vaccine 4.6 Gli studi sugli animali non indicano effetti nocivi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio/fetale, parto o sviluppo postnatale…§5.3 La tossicità riproduttiva e sullo sviluppo è stata studiata nei ratti […] Non ci sono stati effetti correlati al vaccino sulla fertilità femminile, sulla gravidanza o sullo sviluppo embrio-fetale o della prole.)

Immagine in evidenza: la spilla con hashtag della meritoria campagna vaccinale lanciata dalla FIMMG (Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale), presentata e distribuita in occasione del suo 76° Congresso nazionale, tenutosi  a Villasimius (Cagliari). 

47 pensieri riguardo “Cari no-vax, i vaccini anti-COVID sono sicuri ed efficaci

  • Senza polemica, ma quale sarebbe l’obbiettivo dei no-vax ai vaccini anti-COVID ?
    Fin quando il vaccinarsi è su base volontaria ben venga l’immunità di gregge.

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    • I no-Vax sono per principio contro i vaccini e vogliono convincere gli altri che è meglio non vaccinarsi, pena chissà quali gravi conseguenze.
      Pensare di ottenere l’immunità di gregge contro il SARS-CoV-2 senza vaccini, lasciando circolare il virus, non è una scelta valida, basta vedere come è andata in Svezia.

      Rispondi
      • Infatti in Svezia, senza nessun obbligo di mascherine o altre restrizioni, hanno avuto un numero di morti (rapportato per abitante), decisamente più basso di quanto avuto qui.

        Rispondi
        • Anche in Brasile hanno fatto più o meno la stessa cosa, ma chissà perchè non lo si porta mai come esempio. E comunque la loro densità abitativa è di gran lunga inferiore alla nostra riuscendo a fare più di dieci volte i morti dei paesi limitrofi.

          https://covid19.who.int/region/euro/country/se

          E in effetti lo hanno pure riconosciuto, di aver preso una direzione sbagliata:

          “La situazione si sta muovendo nella direzione sbagliata rapidamente. Altri sono infetti. Stanno morendo più persone. È una situazione grave.”

          Non l’ha detto uno qualunque

          https://www.facebook.com/stefanlofven/posts/4991858504188337

          Certo, sono scelte. Scelte che hanno fatto sulla pelle della gente. E vedendo come sono andate le cose nei paesi più vicini a loro per mentalità e geografia, niente toglie dalla testa che avrebbero potuto avere un decimo dei decessi. E con il loro modello applicato qui, con la nostra densità abitativa (tutta la Svezia fa meno degli abitanti della sola Lombardia) e la consueta strafottenza dell’italiano verso le regole, anche le più semplici, avremmo fosse comuni ovunque.

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        • Davide: e’ vero che la Svezia ha, anche oggi, un numero di decessi per abitante inferiore all’Italia. Ad oggi (4 febbraio 2022) secondo http://www.worldometers.info (che non e’ 100% preciso ma comunque e’ considerato legittimo ed offre per lo meno una valutazione approssimata della situazione) la Svezia avrebbe 1575 morti per milione di abitanti, contro i 2449 dell’Italia. L’Italia sarebbe al 25o posto nel mondo e la Svezia al 57o. La media mondiale sarebbe 734,9 decessi per milione di abitanti. Bisogna comunque considerare:
          A) L’Italia e’ stata la prima nazione europea ad essere stata affetta dall’epidemia, ed era completamente impreparata per tale emergenza.
          B) Il numero di decessi per abitante dipende anche dalle strutture mediche ed ospedaliere dei paesi in questione. Nei primi mesi il sistema sanitario italiano, probabilmente gia’ meno efficiente di quello Svedese, e’ stato inondato dal grande numero di contagiati, per il quale non era affatto preparato. Penso che il numero di casi per milione di abitanti sia un criterio piu’ indicativo. In tal caso, ad oggi la Svezia avrebbe risultati peggiori dell’Italia, con 221.552 casi per M di abitanti contro i 188.139 dell’Italia. Come ho detto, Worldometer contiene errori ma non credo a tal punto da invertire la (triste) classifica.

          Riguardo ai vaccini, bisogna distinguere dalla prudenza nel valutare uno specifico vaccino dalle posizioni semi-religiose dei no-vax e le loro conspiracy theories. Per esempio, nella prima meta’ del 2021 il vaccino Astra-Zeneca era stato sospeso in diversi paesi, perche’ era emersa una certa evidenza di TTS, potenzialmente fatale. Secondo studi successivi sembrerebbe che in realta’ il rischio sia molto basso. All’epoca, quando mi avevano offerto tale vaccino ho preferito aspettare, ed ho poi fatto due vaccinazioni col Pfizer (maggio-giugno 2021). Incidentalmente, dopo la seconda vaccinazione ho avuto sintomi molto forti che sono durati per ben tre settimane, a tal punto che ho sospettato un’infezione di Covid. Il test Covid e’ pero’ risultato negativo. Non posso ovviamente provare che i sintomi, specialmente strani per me che quasi non ricordo l’ultima volta che ho fatto un’unfluenza ‘normale’, siano stati causati dal vaccino ma ritengo che sia la spiegazione piu’ probabile. All’inizio di gennaio 2022 ho finalmente preso il Covid (non so quale variante) ma i sintomi sono stati leggeri, e probabilmente il vaccino mi ha protetto da conseguenze piu’ gravi.

          In ogni caso, alla luce delle informazioni che avevo nei primi mesi del 2021, e anche considerando la mia eta’ (all’epoca 56 anni) e le mie condizioni di salute, non ritengo che la mia decisione di rifiutare il vaccino AZ ed aspettare qualche mese per un altro prodotto sia stata irrazionale, anche se non necessariamente corretta.

          Mi scuso per la lunghezza del commento e le sgrammaticature.

          Rispondi
    • Una domanda, ma come fate voi del cicap a sapere che questi vaccini sono sicuri a lungo termine se non lo sa nemmeno chi li ha prodotti tant’è che ti fanno firmare una completa liberatoria da ogni responsabilità? Mi pare che da una parte e dall’altra si fanno affermazioni politiche più che scientifiche per far prevalere una o l’altra versione. Dovreste invece dire che le conseguenze a lungo termine di questi vaccini sono assolutamente ignote e che allo stato attuale è solo possibile fare delle ipotesi su quello che potrebbe o non potrebbe succedere

      Rispondi
      • L’affermazione “il nostro sogno è quello di poter vendere farmaci alle persone sane”, purtroppo non è propaganda no-vax, ma bensì di un certo Henry Gadsen che la rilasciò nel 1977.
        Se indubbiamente c’è molto (forse fin troppo) radicalismo da parte dei no-vax, dall’altra le case farmaceutiche fanno ben poco per scrollarsi di dosso la fama di ‘brutte sporche e cattive’.

        Rispondi
        • Il male È dappertutto… ci sono cose sorprendenti che si trovano tra i preti, i carabinieri e poliziotti, i magistrati, amici insospettabili,, persone rispettabili apparentemente integerrime ecc… e il male ci sarà senz’altro anche nelle case farmaceutiche.

          MA c’è un ma, grosso come una casa!

          È INNEGABILE che la medicina ci ha portato a raddoppiare le nostre aspettative di vita e anche la sua qualità in età avanzata. E se ci siamo permessi il lusso di scordarci cosa voleva dire contrarre certe malattie è stato grazie ad una cosa: i vaccini! Sono più di 200 anni che i cattivoni delle case farmaceutiche (che guadagnerebbe ENORMEMENTE di più senza i vaccini) producono vaccini che salvano la vita a centinaia di milioni di bambini e persone.

          Essersi dimenticati cos’era la poliomielite, il vaiolo e i quasi 300 bambini che morivano ogni anno per le malattie infettive nell’Italia prevaccinale, è un lusso che non ci si può permettere di rinverdire!

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      • Siate obiettivi parliamo di dati seri non i vostri numeri a caso. Parliamo di riviste scientifiche serie BMJ. Siete solo mistificatori che siete Stati smentiti dallo stesso governo oggi con il blocco vaccini a under 60. Quindi smettetela e vergognatevi di dare dei no vax a chi ha gli occhi aperti e non chiuso come voi.

        Rispondi
      • Concordo, infatti ad oggi 03/05 le considerazioni sopra (quello erano, non fatti non essendoci dati) sono state smentite. Il vaccino AstraZeneca e il J&J più degli altri provocano in alcuni casi (pochi) una reazione autoimmune che porta alla morte, è un fatto. Non capisco questo difendere a tutti i costi una tesi senza avere i dati per farlo in mano. Sembra lo stesso fondamentalismo no-vax contro cui vi scagliate.

        Rispondi
      • Verissimo!!!!
        I vaccini proteici sono più sicuri, e molti operatori sanitari aspettano quelli.
        Wanda

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    • Ho letto l’articolo. Purtroppo non viene mai presa in considerazione la fetta più importante della popolazione, quella che dubita del singolo vaccino (quindi no-vax, che significa un’altra cosa, non facciamo di tutta l’erba un fascio perchè è strumentale) si è ben documentata (sul sito di EMA sono registrate le reazioni avverse gravi ai vaccini somministrati in Europa e nonostante ci sia una sorveglianza farmacologica passiva, e quindi molte meno segnalazioni di una sorveglianza attiva, i numeri incutono timore). Certamente vi saranno anche segnalazioni in cui la correlazione non esiste, anche se realmente qualcuno si desse da fare a cercarla, (ma non sembra essere questo il mantra prevalente), ma i tanti morti per ischemie e infarti tra giovanissimi (anche un compagno scuola di mio figlio di 18 anni, sanissimo) non possono che essere ricondotti alla vaccinazione effettuata poco prima. Per cui le fonti oggettive per dubitare di un vaccino, perlomeno la sua sommistrazione in fascia 0-60 (oltre è certamente conveniente fare il vaccino).

      Rispondi
  • “Solo supposizioni”…appunto. Da una parte, dall’altra e, con tutto rispetto, anche dalla Vostra. Questo perché la maggior parte di noi, esclusi quelli che sanno tutto, è stanca e disorienta e pensa: “Se esistesse un vaccino anti-depressione, anti-abbandono scolastico, anti-crack finanziario, anti-infamia (quest’ultimo obbligatorio per alcune categorie)…lo farei all’istante, coprisse anche solo un mese”.

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    • Il problema dell’antivaccismo è legato al non rendersi conto che la mancanza di competenze che si ha dovrebbe limitare la presunzione, non aumentarla. Spesso ci si convince di poter vedere un video YouTube e poter discutere di vaccini con un immunologo che ha lavorato tutta la vita sui vaccini. E, di contro, si tende per bias di conferma) a dare maggior valore al singolo scienziato, magari discutibile, che dice qualcosa che ci piace rispetto al gruppo folto di scienziati che dice il contrario. Bisogna imparare a.giudicare le fonti di informazione, e a ricordarsi dei propri limiti.

      Una nota: i vaccini possono proteggere da agenti patogeni che possono essere riconosciuti (o resi riconoscibili) dal sistema immunitario. Certo non possono curare patologie come la depressione o l’incapacità finanziaria…. 🙂

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      • A prescindere dal fatto che, quando sento parlare di no-vax, provo una pena infinita per la razza umana, il mio intervento intendeva ricordare coloro che a vario titolo soffrono e soffriranno a causa della situazione attuale, non per la loro “incapacità” personale o finanziaria, come afferma nella Sua “nota” narcisisticamente accondiscendente.

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  • Mettiamo che io, avendo la fobia degli aghi, mi pongo come obbiettivo di non volermi vaccinare. Sapendo che, se si raggiunge una certa percentuale di individui vaccinati arriverebbe l’immunità di gregge ed il virus si estinguerebbe, per raggiungerlo mi converrebbe consigliare a tutti di vaccinarsi.

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  • Caro Rodolfo, se non Ti chiedo troppo, mi piacerebbe che facessi una distinzione tra chi considera tutti i vaccini merce diabolica e chi ha dei dubbi solo sui 3-4 vaccini finora utilizzati in massa per le vaccinazioni anti Covid-19. Così come mi piacerebbe, ma questa opinione ha meno studi scientifici alle spalle, che facessi una distinzione tra chi ha manifeste incapacità finanziarie, pur essendo ricco, chi è nato povero, magari in un Paese povero e afflitto da decenni di guerre più o meno civili, e chi è afflitto da patologie di tipo psichiatrico. Ad esempio, ma potrei sbagliare, non mi risulta che non esser capaci finanziariamente o esser poveri, siano patologie psichiatriche. Certo, lo possono diventare, qualunque frustrazione prolungata nel tempo può tradursi in mancanza di autostima.

    Rispondi
    • In realtà non faranno mai questa distinzione perchè da una parte e dall’altra l’obiettivo è di fare tutta l’erba un fascio, è una strategia. le case farmaceutiche sono tutte brutte e cattive da una parte e dall’altra il cicap vuole che si pensi che uno che ha dei dubbi su questi vaccini venga equiparato con chi crede ai marziani e alla terra piatta. Fanno politica non scienza.

      Rispondi
    • In realtà non faranno mai questa distinzione perchè da una parte e dall’altra l’obiettivo è di fare tutta l’erba un fascio, è una strategia. le case farmaceutiche sono tutte brutte e cattive da una parte e dall’altra il cicap vuole che si pensi che uno che ha dei dubbi su questi vaccini venga equiparato con chi crede ai marziani e alla terra piatta.

      Rispondi
  • Scusate, io non sono un no-vax, anzi tutto il contrario! Ritengo i vaccini una delle cose migliori inventate per la medicina, assieme all’anestesia…
    Pero’ non ho assolutamente intenzione di farmi vaccinare con un qualcosa di assolutamente sperimentale come questi vaccini.
    Voi stessi ammettete che non e’ nota la lunghezza della protezione, ne se si sia contagiosi o meno.
    Anche le interazioni con altri farmaci sono state testate relativamente poco e, ovviamente, non ci sono studi sul lungo periodo.
    In quest’ottica, l’affermazione che si sta usando la popolazione mondiale come cavia e’ assolutamente corretta.
    E, se permettete, io non ci sto…

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    • Scelta più che legittima…. finché ti verrà data possibilità di scelta.

      Rispondi
    • Il vaccino non è sperimentale. È già stato abbondantemente sperimentato, anche più di un normale farmaco. 44000 volontari in doppio cieco per il vaccino pfizer basato su una tecnologia studiata da trent’anni (non da sei mesi). E se non avesse fatto tutti i test non avrebbe avuto il placet delle organizzazioni internazionali. Sulla faccenda “cavia” poi ricordo come siano ormai più di due secoli che utilizziamo la pratica vaccinale. Infine, questa tipologia di vaccino NON prevede la presenza del virus, nè indebolito, nè morto. Si sono ormai vaccinate quasi 30 milioni di persone (compresa mia madre di 88 anni che sta benissimo), ad ascoltare le sirene allarmistiche del tragico mondo novax, dovremmo già essere a qualche milione di morti e svariate centinaia di migliaia di persone con paralisi. No, mi sembra proprio che non stia in piedi.

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      • Sulla pratica vaccinale non discuto, ci mancherebbe!
        Il fatto e’ che si conoscono vaccini “simili”, ma ovviamente non “quel vaccino”. E purtroppo e’ risaputo che anche una minima variazione degli “ingredienti” di un medicinale puo’ avere effetti molto diversi da quelli attesi.
        In questo senso il vaccino non e’ stato testato nel lungo tempo. 6 mesi NON sono un tempo lungo, punto!
        Inoltre rimane il fatto che nessuno puo’ assicurare che questo vaccino offra una protezione, quantomeno non superiore ai pochi mesi durante il quale e’ stato sperimentato e neppure se un vaccinato sara’ contagioso (perche’ ha preso il virus senza sviluppare la malattia).
        Certo! E’ stato dato il via libera, ma resta il fatto che e’ stato dato in base a pressioni enormi e senza avere risposte certe (quindi non semplici supposizioni) a domande fondamentali.
        E questo, se permetti, e’ un fatto, non un’opinione.

        Ripeto: io non sono un no-vax, ma questo vaccino e’ stato approvato troppo in fretta

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        • Anche ammesso che sia vero quello che sostieni, quale sarebbe la soluzione che auspichi per uscire da questa situazione di diffusione di un virus che causa 500/800 morti al giorno solo in Italia?

          Attendere che l’80% della popolazione venga infettata può costare 2/3 milioni di morti certi (oltre che a un danno irrisolvibile per l’economia), quindi non mi sembra una scelta saggia. Offrirsi come cavie per fare il vaccino, con una ipotesi non provata di qualche effetto negativo a lungo termine, mi pare in ogni caso la scelta giusta da fare.

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      • Dai, ma non ti rendi conto delle pressioni enormi che sono state fatte per ottenere il placet??

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  • Partiamo da un paio di considerazioni (fatti!) che parecchi medici, anche in Italia, han gia’ fatto da mesi…
    1) Il virus e’ invisibile, quantomeno senza un microscopio elettronico e se ne frega dei confini, quindi non lo blocchi senza una barriera che gli impedisca fisicamente di uscire
    2) Il virus, a quanto pare, si trasmette per via aerea tramite il cosiddetto Aerosol che emettiamo respirando e, ancora di piu’, parlando, tossendo o starnutendo
    3) Questo Aerosol non lo blocchi tanto facilmente. Una mascherina, per il semplice fatto di dover necessariamente consentire a chi la indossa di respirare, lascia passare l’aria in entrambe le direzioni. Il massimo che puo’ fare e’ non farla uscire da “davanti”, ma sopra, sotto e di lato l’aria entra ed esce, altrimenti chi la porta schiatta. Chiunque porti gli occhiali avra’ notato che si appannano, segno inequivocabile che l’aerosol esce (e’ il principio, noto a qualsiasi meteorologo, che forma le nuvole: aria calda e umida che si scontra con una superficie/aria fredda e condensa). Non per niente chi lavora in laboratori dove si trattano virus usa protezioni ben maggiori di una mascherina. E i medici, che portano non solo la mascherina ma anche altre protezioni (che pero’ non sono una tuta da astronauta che probabilmente li proteggerebbe) si ammalano
    4) Ne’ le mascherine, ne’ il Lockdown (quanto odio questa parola), ne’ tutte le altre misure (tra l’altro decisamente dittatoriali e, leggi alla mano, pure contro la maggior parte delle costituzioni dei paesi civili) sono servite a qualcosa. Altrimenti del virus si parlerebbe al passato
    5) Il problema NON sono gli ammalati. Quelli li trovi (e li isoli) abbastanza facilmente. Curarli e’ ovviamente un’altra cosa, ma trovarli e’ facile. Il problema sono gli asintomatici che, nella stragrande maggioranza dei casi, rimane sconosciuta, visto che chi non ha sintomi viene raramente testato. Pero’ resta CONTAGIOSO e, vedi punto 4, le misure attuali non gli impediscono di contagiare altre persone che possono o meno rimanere asintomatiche o, se hanno sfortuna, sviluppare sintomi piu’ o meno gravi.

    A questo punto: come lo si blocca? Beh, il punto 5 e’ ovviamente quello che da’ la risposta…
    La soluzione, quindi, e’ TEST A TAPPETO. E con “test a tappeto” intendo dire “testare tutta la popolazione mondiale, isolare (e curare) i positivi e lasciare bene o male in pace gli altri”.
    Costa? Certo! Ma sicuramente meno di quanto e’ costata fino ad ora la situazione.

    Ripeto: parecchi medici l’avevano gia’ detto da tempo, non e’ che sia una cosa sconosciuta (alla fine e’ logica e, sopratutto, matematica e fisica).
    Sul perche’ i politici non vogliano farlo (perche’ son pressoche’ certo che questi punti siano arrivati anche sulla loro scrivania) si puo’ discutere.
    Vorrei evitare di tirare in ballo complotti vari e mi limito a definirli stupidi (per evitare termini peggiori).

    Sicuramente un vaccino per il quale non e’ chiaro il grado di protezione e se chi e’ vaccinato possa essere contagiato, anche senza sviluppare sintomi e se sia o meno contagioso, difficilmente risolvera’ la situazione. Potrebbe addirittura peggiorarla se i vaccinati possono diventare contagiosi, in quanto _SICURAMENTE_ non verra’ vaccinata completamente la popolazione mondiale.

    Spero di aver chiarito il mio punto di vista.

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  • Se è così sicuro perchè la ditta produttrice nel foglio illustrativo esclude, tra l’altro: le persone sotto ai 16 anni, le donne in possibile gravidanza, l’uso abbinato ad altri farmaci?
    Grazie

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    • Semplicemente perché i test sono stati effettuati su individui con età maggiore di 16 anni e su donne non incinte. Quindi si evita di usarlo in queste categorie non perché faccia male, ma semplicemente perché non abbiamo alcun dato. Quindi non possiamo dire né che sia utile né che sia dannoso né nient’altro.

      Rispondi
      • E’ appunto questo che intendevo dicendo che il vaccino non e’ stato testato a fondo.
        Perche’ mancano i test su diverse categorie di persone, perche’ non sono state testate a fondo le interazioni con altri farmaci e perche’, ovviamente, mancano completamente gli studi sugli effetti nel lungo tempo.

        Rispondi
        • Intanto non aveva molto senso testarlo su under 16, vista la percentuale di casi e men che meno le donne incinte, dove non sai bene come può interagire con un feto. Ma se non appartieni a una di queste categorie i test sono ultrafatti. Con questo ragionamento posso pensare “ma lo hanno testato su persone con malattie autoimmuni”? E via dicendo per ogni caso possibile. Non se ne verrebbe mai fuori. Le fasi sperimentali sono state superate tutte e sono state rigidissime, tanto da ottenere tutti i via libera necessari. Nessuno si fa domande se un aereo nuovo è stato testato in ogni condizione di tempo, eppure ci si sale ugualmente perché ci si fida deglj organismi internazionali che ne certificano la qualità. Non si capisce perché in questo caso si deve tirare fuori anche il gomito che fa contatto col piede (mitico eelst) per trovare un qualsiasi motivo per denigrarlo.

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          • Per prima cosa: ovviamente ha senso testarlo in tutti i casi possibili, o almeno nel piu’ gran numero possibile. Accade per tutti i medicinali, perche’ non deve accadere per questo?
            Poi: chi ti dice che la percentuale di contagiati sotto i 16 anni sia piccola? Per quanto ne sappiamo potrebbero essere tantissimi, ma tutti o quasi asintomatici (ma contagiosi)… E’ questo il punto: il problema sono gli asintomatici.

            Per finire, anche se non c’entra niente con il vaccino (ma essendo istruttore di volo, lo devo dire): ovvio che un aereo viene testato in tutte le condizioni meteo, quantomeno quelle nelle quali e’ generalmente possibile volare. Inoltre (e questo NON e’ il caso dei medicinali in genere e di questo vaccino nello specifico), prima di salire a bordo e prima di OGNI volo, il pilota e’ obbligato a controllare tutto l’aereo, quantomeno quello che si puo’ controllare senza smontare.
            La prossima volta, informati prima di fare paragoni completamente senza senso… 😉

        • I vaccini hanno rispettato tutte le fasi sperimentali pre-cliniche e cliniche, comuni ad ogni farmaco. Nessun farmaco viene testato in primis su adolescenti o bambini, in gravidanza o allattamento, nei soggetti con altre patologie (semplicemente perchè NON E’ ETICO!) o in corso di altre terapie farmacologiche che potrebbero falsare i risultati. Questi dati sono estrapolati da evidenze precedenti ma soprattutto raccolti nel tempo durante la fase post-marketing, ossia di uso corrente nella popolazione mediante la registrazione dei dati e la segnalazione degli effetti collaterali.
          Quindi del tutto fuori luogo contestare il fatto che i vaccini non siano sicuri perché non stati testati in qualsiasi condizione immaginabile o continuare ad affermare che sia sperimentale e i vaccinati siano cavie!
          Certo con l’aumentare dei dati si ricavano nuove evidenze e si arriverà alla vaccinazione delle donne gravide o alla limitazione in particolari condizioni, forse al ritiro di alcuni vaccini per collateralità come è avvenuto per farmaci utilizzati per decine di anni anche nei bambini, non perché bigpharma chiudesse gli occhi, ma perché 30 anni prima non si conoscevano tali effetti – per inciso attualmente si escludono solo per allergia nota ai componenti o al limite per reazioni gravi a precedenti vaccinazioni, e si sono vaccinate migliaia di persone affette da varie patologie e in concomitanza di svariati farmaci e ormai sono stati autorizzati per giovani fino ai 12 anni -.

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  • E cosa cambierebbe se ci fossero contagiati under 16? Visto che la malattia ha incidenze ben diverse di letalità a seconda dell’età… basta vedere qualsiasi tabella statistica relativa. Per questo il vaccino viene prima dato alle fasce più deboli, gli anziani. In Italia gli under 18 sono più o meno il 16%, vuole dire che l’84% (ripeto: colpito in modo ben diverso) è una fetta piuttosto consistente per dei test, non pensi?

    Infine tu scrivi “un aereo viene testato in tutte le condizioni meteo, quantomeno quelle nelle quali e’ generalmente possibile volare.” Quindi non in tutte. E “quantomeno quello che si puo’ controllare senza smontare” quindi non lo controlla tutto. E lo stesso vale per un ponte o una pentola a pressione. Gli aerei cadono, i ponti crollano e le pentole a pressione scoppiano ugualmente anche oggi. E ci possono essere reazioni avverse per un vaccino, ampiamente testato e certificato.

    https://www.nejm.org/doi/10.1056/NEJMoa2034577

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    • Cambia che un contagiato contagia a sua volta…
      Anche se non sviluppa la malattia.

      Rispondi
      • Per questo è importante vaccinarsi. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca eh.

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        • E poi parlano delle capacita’ (il)logiche dei novax…
          Stiamo parlando di un vaccino ancora oggetto di prove, che non e’ raccomandato a certe categorie di persone, per il quale non esistono studi sulle interazioni con altri farmaci.
          Ora mi dici che e’ importante vaccinare tutti quando gia’ e’ noto che parecchi non verranno vaccinati per motivi precauzionali.

          Quindi no: non e’ importante vaccinarsi! E’ importante fare test a tappeto e isolare e curare i contagiati, asintomatici o meno. Punto

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  • Voglio solo ringraziare l’autrice e CICAP per questo articolo, chiaro ed efficace e privo di qualsiasi supponenza. Vi prego di continuare nell’opera di chiarimento e divulgazione nella speranza che le tante idee oscurantiste e, talora, francamente reazionarie, che circolano nel “popolo” possano a poco a poco essere mostrate per quello che sono: falsità.
    Grazie ancora ed un calorosissimo augurio.

    Rispondi
  • Anche le vostre sono supposizioni.
    La dottoressa non dice che se ti fai il vaccino avrai sicuramente malattie autoimmuni, dice che c’è la possibilità, pur remota, che si sviluppino.
    E fino ad ora non c’è prova del contrario.
    Voi dei CICAP siete così ottusi e dogmatici come quelli contro cui vi schierate.

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  • Voi dite che quello che ha dichiarato la dott.ssa Bolgan è errato e privo di fondamenta giusto? E affermate che i vaccini sono sicuri,che sono stati sperimentati a sufficienza,che non avranno effetti collaterali ecc ecc.
    Se asserite che la bolgan dice delle cose senza fondamenta voi dovreate portare ai lettori gli studi che invece affermano ciò che dite voi.
    Ci sono delle prove di documenti su cio cje la bolgan dice,e i documenti su cio che dite voi????
    Come fate a dire che i vaccini non hanno reazioni avverse ne ora ne in futuro quando le case farmaceutiche stesse non sono in grado di affermare quanto dite e hanno il libretto illustrativo praticamente vuoto?????
    Le morti e le.reazioni avverse gravi che ci sono state??sono tutti casi del destino??
    E perche la.gente vaccinata poi risulta positiva e con sintomi???
    Dai vi state arrampicando sugli specchi,voi e chi vi dice di scrivere questi articoli ridicoli e volgari.
    Occupatevi di gossip che è meglio.

    Rispondi
  • La dottoressa Bolgan e straordinariamente competente, quindi non ce ne per nessuno

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  • Caro editore di questo articolo pietoso…chi conosce minimamente la verita dei fatti scientifici ha riso molto leggendo questo tuo articolo. Puoi fare breccia solo al gregge…ma per chi conosce….no!

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  • Premetto che non sono schierato, sono un prossimo vaccinando come tanti e chiedo: perché, per fare davvero un servizio di chiarezza e di ricerca scientifica della verità, non invitate la Bolgan in un dibattito pubblico e anche con vostri esperti non analizzate, con diritto di replica di tutti, i vari punti messi sul tappeto. Questo sarebbe davvero un utile indirizzo alle scelte personali e politiche. Dal contraddittorio potrebbe nascere qualcosa di costruttivo. Magari semplicemente delle conferme o ancor meglio l’esigenza di affrontare alcuni studi per sciogliere alcuni dubbi. Vi credo (ingenuo?) tutti (tesi ed antitesi) mossi dall’amore per la ricerca della verità e mi chiedo perché non si riesca ad assistere ad una sintesi, ma solo a prese di posizione di parte. Tra scienziati non mi attendo un essere e soprattutto un rimanere asserragliati su opinioni faziosamente da perseguire ad ogni costo, ma l’amore per la scoperta della verità e la sua divulgazione. Galileianamente e credendo ancora nella buona fede di tutti. Un sentito grazie se questo avverrà e comunque per lo sforzo già intrapreso di voler rassicurare qualche decina di milioni di persone.

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  • I fatti sono fatti e non possono venire discussi. Per quanto si possa aver investito sui virus si tratta di farmaci ancora in fase di sperimentazione, approvati unicamente per una valutazione costi/benefici di cui tuttvia nessuno conosce esattamente gli effetti sul medio lungo periodo e le prudenze mostrate dalla d.ssa Bolgan fanno riferimento a pubblicazioni scientifiche, non sono teorie inventate da lei.
    Allo stesso modo andrebbero valutati i termini che ciascuno usa per esprimersi, perche no-vax è chi è contro ogni forma di vaccinazione, non che ha dubbi su un vaccino sperimentale….
    Sono comunque d’accordo che il vaccino, sebbene sperimentale, possa costituire un beneficio che supera i rischi per alcune categorie e fasce di età, mentre sono veramente perplesso del suo uso nelle fasce di età in cui l’infezione può essere curata con farmaci che hanno dimostrato benissimo la loro utilità nell’ultimo anno, ove usati. Di certo non è possibile sperare di curare a casa la gente con tachipirina e vigile attesa…come insiste ottusamente a fare il ministro Speranza…
    a

    Rispondi
  • I dubbi sono enormi sull’effettiva validità del vaccino (terapia genica) e l’uso in “emergenza” è del tutto forzato e sproporzionato: ciò risulta dai numeri, tutta una manipolazione sui m orti e sui contagiati (asintomatici compresi) e sui tamponi farlocchi.

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