25 Aprile 2024
Dal mondo

Il cruciverba profetico del New York Times

Volete conoscere il nome del vincitore delle prossime elezioni statunitensi? La soluzione è nel cruciverba che trovate nel box qui in fondo (ma per comodità, potete scaricarlo anche qui). Al 28 orizzontale c’è la soluzione alla vostra domanda. 

La profezia, in realtà, non è proprio una profezia. O meglio, è qualcosa che ha molto a che fare con le predizioni di veggenti e ciarlatani. Se non volete rovinarvi il gioco vi consigliamo di risolvere il cruciverba prima di leggere i prossimi paragrafi. In caso contrario, qui c’è la spiegazione…

L’Election Day Puzzle del 1996 

Il 5 novembre 1996 era giorno di elezioni negli USA: gli americani erano chiamati a scegliere il loro 53esimo presidente tra il repubblicano Bob Dole e il democratico Bill Clinton. Quest’ultimo sarebbe risultato poi il vincitore, con il 49% di preferenze; ma quel martedì i giochi non erano ancora chiusi. Quello stesso giorno, a urne ancora aperte, il New York Times pubblicò quello che sarebbe passato alla storia dell’enigmistica come “il cruciverba profetico”.

La vicenda è stata raccontata da Stefano Bartezzaghi in L’orizzonte verticale: invenzione e storia del cruciverba (Einaudi, 2007) ed è stata rilanciata il 28 ottobre da Mariano Tomatis nel suo Mesmer in pillole (una serie youtube che vi consigliamo caldamente di seguire). 

L’autore delle parole crociate di quel 5 novembre era Jeremiah Farrell, professore di matematica alla Butler University, creatore di rompicapo e giochi enigmistici. I numeri 39 e 43 orizzontali del cruciverba erano definiti così: “La notizia più importante del giornale di domani”. La soluzione conteneva in effetti il nome del vincitore alla Casa Bianca. Come poteva il New York Times conoscere in anticipo i risultati elettorali? 

Semplice, non li conosceva. Il 39-43 orizzontale aveva una doppia soluzione, “Bob Dole elected” o “Clinton elected”. Anche gli incroci verticali erano costruiti in modo da avere due soluzioni. Qualche esempio: la 39 verticale era definita “Nero animale di Halloween”, e poteva dunque essere BAT (pipistrello) o CAT (gatto). La 41 verticale, “Fornisce sostegno”, poteva risultare in IRA (Individual Retirement Account, un fondo previdenziale americano) o BRA (reggiseno). E così via… Tocco di classe: tra le altre parole del cruciverba comparivano anche i termini “Prognostication” e “Mister President”.

Le reazioni

Non tutti capirono e apprezzarono lo scherzo. All’epoca ad occuparsi della pagina enigmistica del New York Times era Will Shortz, una figura che per gli appassionati è quasi leggenda. Shortz racconta di aver ricevuto decine di telefonate di protesta:

Il mio telefono alla redazione del Times cominciò a suonare prima delle nove del mattino, e non la smise per tutto il giorno. Quasi nessuno sembrava essersi accorto che erano possibili entrambe le soluzioni. I solutori che trovarono Clinton pensavano che io fossi arrivato al massimo della presunzione, e che avevo inserito illegittimamente opinioni politiche personali nel cruciverba. I solutori che avevano trovato Bob Dole pensarono che avessi fatto un errore grosso come una casa. 

La notizia della “profezia” finì in tutti i telegiornali e la sua eco non si spense fino al giorno dopo, quando sul quotidiano uscirono entrambe le soluzioni e un breve chiarimento sul meccanismo del gioco. 

Occorre, comunque, fare un piccolo inciso: nel mondo anglosassone le parole crociate hanno trovato una loro strada particolare, quella dei cryptic clues e delle definizioni basate in parte su giochi di parole. Come spiega Stefano Bartezzaghi in L’orizzonte verticale, la differenza è più o meno questa: se trovate “città nell’ex-Cecoslovacchia”, quattro lettere, in un cruciverba italiano pensate a Brno, se ne state facendo uno inglese o americano scrivete Oslo. In questo contesto, le parole crociate del New York Times sono da sempre considerate fra quelle più difficili, una sfida il cui completamento rappresenta un vanto, e che raccoglie appassionati tra i vip della cultura e del mondo politico. È, insomma, una delle pagine più lette, più apprezzate e considerate di tutto il New York Times, non un semplice riempitivo. La risonanza dell’episodio fu dovuta anche a questo. 

Il gatto di Schrödinger nella scatola dei cruciverba

Jeremiah Farrell aveva già tentato l’exploit nel 1980, quando a contendersi il risultato della corsa elettorale erano Ronald Reagan e Jimmy Carter: in questo caso, il gioco era reso possibile dal fatto che i due cognomi avevano lo stesso numero di lettere. Ad occuparsi della pagina enigmistica del New York Times era allora Eugene Maleska, che però rifiutò la pubblicazione del gioco. Farrell lo sottopose allora al bimestrale Games, ma non arrivò in tempo per la pubblicazione nel numero di novembre-dicembre. L’editor di questa rivista, tuttavia, era proprio Will Shortz, che nel 1993 sarebbe poi passato al New York Times. Nel 1996 Farrell decise di riprovarci, e questa volta il suo gioco passò. 

Non era, comunque, la prima volta che il giornale statunitense pubblicava parole crociate con doppia soluzione. Il 5 maggio, ad esempio, era già uscito Choices, Choices, di David J. Kahn, un cruciverba con dieci lettere ambigue. Ma quella volta il gioco era esplicito: le caselle si presentavano divise a metà da una diagonale, e non ci si doveva ingegnare troppo per capirne il funzionamento. 

Un sito americano di enigmistica, xwordinfo, ha raccolto diversi esempi di cruciverba simili. Li ha chiamati Schrödinger puzzles –  il riferimento dovrebbe essere ovvio. Tre esempi notevoli: quello di Kacey Walker e David Quarfoot (2014), in cui tre parole – definite come anagrammi – hanno in realtà diverse soluzioni, la profezia di Patrick Merrell sul ciclista Lance Armstrong al Tour de France 2003 (sarà campione quattro volte – FOUR – o cinque – FIVE?) e il cruciverba di Ben Tausing (2006) ispirato al concetto di gender fluidity (con quattro caselle che oscillano indifferentemente tra M e F). 

Qualcosa del genere è stato fatto nel 2016 dal Guardian, che ha pubblicato un cruciverba la cui soluzione forniva in anticipo il risultato del referendum sulla Brexit (che poteva essere: Britain to leave European Union, o Britan stays in European Union).

Gosh alla Casa Bianca

In Italia, il gioco è stato replicato nel 2000 da Stefano Bartezzaghi su Repubblica, ancora una volta in occasione delle elezioni statunitensi. I contendenti quella volta erano George Bush e Al Gore. La soluzione era quindi Bush/Gore alla Casa Bianca. In quell’occasione, comunque, non giovò la brevità dei cognomi: alcuni lettori trovarono infatti, una soluzione ibrida, GOSH alla Casa Bianca (per chi non lo sapesse, in inglese Gosh è una sorta di imprecazione, qualcosa come Accipicchia!)

L’enigmista Ennio Peres l’ha invece riproposto in occasione delle imminenti elezioni. Potete trovare il suo schema sul sito di Mariano Tomatis, che l’ha gentilmente messo a disposizione. Lo stesso meccanismo è presente nello schema che vi abbiamo proposto nel box qui sotto: un piccolo trucco che, a ben guardare, entra in gioco anche nelle profezie di “veggenti” ben più titolati di noi.

I giochi di enigmistica si basano su un patto non scritto tra autore e solutore: quest’ultimo sa che la soluzione esiste, e che quest’ultima deve essere unica. L’ambiguità, in questi casi, non è contemplata, ed è per questo che molti hanno trovato un’unica alternativa, quando hanno risolto il cruciverba del New York Times. Che invece rompe silenziosamente questa regola, fornendo definizioni che possono adattarsi ad entrambi gli esiti possibili. 

Lo stesso accade con le profezie di maghi e veggenti, che hanno tanto più successo quando le profezie sono ambigue, adattabili, pronte a rivelarsi esatte pur in situazioni diverse (qualcuno ha detto Nostradamus?). Piero Angela, nel suo Viaggio nel mondo del paranormale, fa l’esempio della frase siete quattro in famiglia?, che può suonare esatta in situazioni anche molto diverse tra loro. Sarà poi il nostro cervello ad adattarla alle circostanze, magari stupendosi per la previsione azzeccata. 

Così come azzeccatissima è la nostra profezia. E voi, che soluzione avete trovato?

 

BOX: Il cruciverba profetico delle elezioni USA 2020 

Orizzontali

1. Un numero perfetto – 3. Un gioco ne “Il settimo sigillo” – 9. L’antico Do – 10. Ti spia dal PC – 11. Un mostro… da film – 12. Segue L per Augusto – 14. Unità di misura per l’energia (sigla) – 16. Un’area nel cervello – 18. La nota più attiva – 19. Malvagia – 21. Era chiamato Desiderio nel 1951 – 22. Un satellite di Giove – 23. Compose le Variazioni Goldberg24. Lo cerca Parsifal – 26. Altro nome della vasopressina – 28. Vincitore delle elezioni 2020 in USA30. Il regista di “Gran Torino” – 33. La prima… bottiglia – 34. Ha sede in Vaticano – 36. Coda di opossum – 37. Le dipingono i pittori – 38. L’Efron attore – 39. C’è quello delle piccole cose in un romanzo del 1997 – 40. Iniziali del giudice Falcone – 41. Il pilota Lauda – 42. Cambiano il falco in gallo – 43. Una pietra dura – 45. Un punteggio per scacchisti – 47. Un nome di Ovidio – 48. C’è quello spettrale e quello della corda – 49. L’occhio del beef

Verticali

1. Un soprannome di Genova – 2. Una creazione di Carlo Rambaldi – 3. Lo è il Dodgeball4. Un personaggio da fantascienza – 5. La Winehouse del Club dei 27 (iniz.) – 6. Dispensa inchiostro – 7. Ti soccorre in caso di incidente – 8. Lui, l’inglese – 10. Il leader dei Duran Duran (iniz.) – 13. Fondò la Repubblica Popolare Cinese – 15. Una celebre strada di Napoli – 17. Si butta nel fuoco per alimentarlo – 18. Può avere estensione .mov – 20. Il capitano del Pequod – 25. La fa chi ha i numeri – 27. Lancia incantesimi – 29. Piccolo comune storico italiano – 31. Il terzo figlio di Adamo ed Eva – 32. Lo Stephen matematico che ha sviluppato Mathematica33. Limita le spese – 35. Una città della California – 41. Casa automobilistica cinese – 44. L’agenzia per la sicurezza statunitense (sigla) – 46. Un tipo di farina

Si ringraziano gli appassionati di enigmistica del CICAP Piemonte (Elisa, Giuseppe, Raffaele e Simonetta) per il test sulle parole crociate

Sofia Lincos

Sofia Lincos collabora col CICAP dal 2005 ed è caporedattrice di Queryonline. Fa parte del CeRaVoLC (Centro per la Raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee) e si interessa da anni di leggende metropolitane, creepypasta, bufale e storia della scienza.

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