18 Aprile 2024
Approfondimenti

Tu la conosci Zanza?

Articolo di Chiara Dassi

Le zanzare sono fide compagne dell’uomo dalla notte dei tempi, forse anche più fedeli del cane nel loro starci addosso, sempre e comunque. Non fanno distinzione: gli piacciamo tutti, certo chi più chi meno… ma non si fermano davanti a nulla quando è il momento di pungere per garantire la sopravvivenza dei loro piccoli, si può quasi dire siano madri premurose.

Nel tentativo di tenerle lontane l’umanità le ha provate tutte, alcune soluzioni sono valide, altre meno. Per prima cosa sfatiamo i falsi miti che le riguardano.

 

Rame, rimedio naturale per la lotta antilarvale  ma anche no! Per essere efficace se ne dovrebbero utilizzare 20 g per ogni litro d’acqua, una quantità notevole se consideriamo che il rame è un metallo pesante, inquina l’ambiente e si ossida molto rapidamente rendendo velocemente inefficace il suo effetto. Meglio pensare ad altre soluzioni!

Repellenti all’olio essenziale di citronella  meglio altre molecole! Sembrerebbe essere un’arma naturale contro le zanzare, ma funziona davvero? In realtà gli studi sull’olio essenziale di citronella rivelano che evapora molto velocemente e ha una copertura minima nel tempo: non più di 60 minuti alla sua maggior concentrazione 30%. Attenzione però: l’olio risulta irritante in concentrazione superiori al 20%.

Le zanzare preferiscono il sangue dolce  dolce o salato, vi pungono lo stesso! Alcune persone vengono punte più di altre, perché? La convinzione diffusa è che dipenda dalla dolcezza del sangue. In realtà i fattori che ci rendono attraenti per le zanzare sono moltissimi, tra questi: la quantità di anidride carbonica emessa durante la respirazione, il gruppo sanguigno (le zanzare tigre preferiscono il gruppo 0), la temperatura corporea, la presenza di acido lattico in riferimento all’attività fisica, e l’attività della popolazione batterica che abita la nostra pelle.

Lo zzzzz che le allontana  fanno “orecchie da mercante”! I repellenti ad ultrasuoni funzionano? Per le zanzare, mai. Sono stati studiati per simulare il ronzio dei maschi durante la fase che precede l’accoppiamento con lo scopo di allontanare femmine già feconde e in cerca di sangue. Purtroppo non hanno mai dimostrato un’effettiva capacità di garantire un adeguato livello di protezione ambientale.

Fulminiamole tutte! Ci piacerebbe eh… La luce rappresenta un’ottima fonte attrattiva nei confronti di buona parte degli insetti, ma non ha effetto sulle zanzare. Le lampade elettro-insetticide fulminano una grande quantità di falene e chironomidi, ma hanno poca efficacia nei confronti delle zanzare, che danno priorità ad altri stimoli.

 

È così importante eliminarle? Assolutamente sì!!
Le zanzare non sono solo un fastidio, sono gli animali più pericolosi al mondo. 

Si può affermare che l’estate 2018 verrà ricordata come “l’estate del West Nile Virus”. L’aggiornamento circa gli esiti infausti di questa malattia cresce continuamente e inesorabilmente.

Il contagio non avviene da uomo a uomo, come ad esempio l’influenza, ma tramite la puntura di zanzare contaminate dal virus. Citando la fonte più autorevole ISTISAN:

“La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.”

I numeri ci dicono che la febbre West Nile nella maggior parte dei casi non ha esito infausto, ma ricordiamoci che in Italia è endemica in alcune zone, che le zanzare si spostano e che la diffusione viene effettuata senza soluzione di continuità, quindi potenzialmente siamo tutti esposti al rischio di contagio.

 

La febbre West Nile è l’unica malattia veicolata dalle zanzare?

Ovviamente NO, ci sono anche la Dengue, la Zika, la Chikungunya e la Malaria tutte malattie per le quali il contagio non avviene per contatto diretto tra persona e persona, è la zanzara che trasmette l’infezione attraverso la sua puntura.

La malattia ancor oggi più importante è la MALARIA, trasmessa dal gen. Anopheles, a tutt’oggi causa milioni di decessi ogni anno e sta ricomparendo episodicamente anche in Italia.

La CHIKUNGUNYA, malattia febbrile acuta, viene trasmessa dalla zanzara tigre (Aedes albopictus) e dalla Aedes aegypti (altra calamità mondiale responsabile della febbre gialla, da notare che questa specie è tornata a frequentare l’areale Mediterraneo).

Le stesse zanzare del genere Aedes che trasmettono che Chikungunya veicolano anche la DENGUE che in Europa rappresenta un pericolo in incremento, visto l’aumentare degli spostamenti di persone a livello mondiale.

Sempre le Aedes sono responsabili della diffusione del virus ZIKA. Nel 2017 sono stati segnalati casi di virus Zika nel Regno Unito, Spagna e quattro casi in Italia. L’aspetto più allarmante è che tale virus è in grado di provocare la microcefalia infantile.

È importante segnalare che la Pan American Health Organization (PAHO) informa che questo virus potrebbe colonizzare tutti gli areali ove sono presenti zanzare del genere Aedes e che il Ministero della Salute italiano ha predisposto dal 2016 il “Piano nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare (Aedes spp.) con particolare riferimento a virus Chikungunya, Dengue e virus Zika”.

 

RISCHIO MALATTIA EVENTO SCATENANTE
ALTO WEST NILE I vettori sono presenti in tutto il territorio italiano.

La malattia è endemica in Nord Italia e nelle isole.

MODERATO DENGUE I vettori sono presenti nelle aree urbane di buona parte del territorio italiano.

La presenza di focolai epidemici dipende dalla presenza di persone infette provenienti da zone endemiche.

CHIKUNGUNYA
ZIKA
BASSO MALARIA I vettori sono presenti nelle zone rurali del centro sud.

L’emergenza di focolai epidemici dipende dalla presenza di persone infette provenienti da zone endemiche.

 

Allora, quando ci si deve preoccupare? I sintomi per cui è meglio andare dal medico per un’analisi più approfondita possono essere ricondotti a due tipologie principali: febbre alta con temperature ≥ 38,5° C ed eritemi cutanei associati a dolori articolari, dolori muscolari, congiuntivite.

 

Cose si può fare per proteggersi? Per prima cosa si possono installare zanzariere: mettendo una barriera fisica tra noi e le zanzare si possono proteggere gli ambienti interni in modo duraturo ed ecologico. Si può vestire correttamente: l’abbigliamento costituisce una valida protezione. Infatti indossare indumenti a manica e gamba lunga aiuta ridurre la superficie cutanea esposta alle punture di zanzara. Si potrebbe obiettare che quando fa molto caldo non si utilizzano abiti così coprenti, allora per le parti esposte ci vengono in aiuto i repellenti cutanei: alcuni prodotti vantano una comprovata efficacia, tra questi ci sono quelli contenenti i seguenti principi attivi: dietiltoluamide (deet), icaridina (kbr 3023), etil-butil-acetil-amino-propionato (ir3535) e paramatandiolo (pmd o citrodiol).

Questi sistemi, che mettono uno sbarramento fisico o chimico tra noi e le zanzare, dovrebbero essere completati con degli interventi sui luoghi tipici di sviluppo larvale. Per prima cosa bisogna eliminare i focolai di sviluppo larvale: una buona azione preventiva è costituita dalla bonifica sistematica e continuativa di tutti i ristagni d’acqua che si possono creare in ambiente domestico. Poi se il focolaio larvale è costituito da un ristagno d’acqua non eliminabile è necessario intervenire con prodotti larvicidi con prodotti specifici che impediscono alle larve di trasformarsi in adulto.

 

Quando chiedere aiuto ad un Professionista? Succede che, nonostante tutte le precauzioni prese, le zanzare continuino ad essere davvero troppe ed è necessario contenerne il numero. Qui entra in gioco il Professionista che può intervenire operando un controllo mirato attraverso un trattamento adulticida. Il Disinfestatore è un tecnico formato che conosce la biologia e il comportamento degli organismi nocivi e può aiutarci a individuare la migliore strategia di prevenzione da attuare per la lotta integrata agli infestanti nella nostra proprietà, utilizzando consapevolmente i prodotti insetticidi, avendo anche cura di rispettare la salute dell’ambiente.

6 pensieri riguardo “Tu la conosci Zanza?

  • Ottimo articolo! 🙂 Avrei un paio di domande.

    Prima domanda. Qualche anno fa avevo sentito che stavano studiando un apparecchio laser per esterni, che “sparava” in aria (all’aperto) con lo scopo di bruciare le ali delle zanzare che si trovavano entro il suo raggio d’azione. Sapete se ci sono stati sviluppi?

    Seconda domanda. Queste maledette zanzare, come superano l’inverno? io abito in nord italia, dove l’inverno è generalmente freddo… e le zanzare come sopravvivono? Cioè le zanzare riescono a sopravvivere qui in loco oppure ogni anno tornano qui dai paesi più caldi?

    Grazie mille.

    Rispondi
  • Grazie mille Aldo! 🙂

    ps: avevo provato a cercare la risposta senza successo sulla pagina italiana di wikipedia (dove si citano gli ultrasuoni tra i metodi repellenti… sigh)

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  • Da non confondere con i flebotomi che attraversano anche le zanzariere…

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