18 Aprile 2024
Storia e scetticismo: gli anniversari

Storia e scetticismo: gli anniversari della settimana dal 20 al 26 giugno 2016

Nella settimana che ricorda, il 22 giugno 1633, l’abiura di Galileo Galilei della teoria eliocentrica, raccontiamo qualche altra ricorrenza, in particolare in merito a complotti e grandi débâcle:

LA PERLA DELLA SETTIMANA

Il 24 giugno del 1947, un pilota amatoriale, Kenneth Arnold, appena atterrato con un piccolo monoplano sull’aviosuperficie di Yakima (Washington), denuncia l’avvistamento di nove oggetti volanti in formazione nei pressi del Monte Rainier, un vulcano dormiente di quasi 4.400 metri di altitudine.

Kenneth Arnold, l'uomo che involontariamente diede il nome ai "dischi volanti"
Kenneth Arnold, uno dei primi testimoni di presunti dischi volanti

È complicato capire cosa all’epoca abbia descritto Arnold: pare che gli oggetti, che sembravano riflettere la luce del sole, avessero un moto molto veloce e irregolare; successive fonti di stampa li presenteranno come “flying saucers” (“piattini volanti“). Anche se dopo qualche anno Arnold dirà di non aver mai utilizzato quella definizione, il mito dei “dischi volanti” prende vita.

COMPLOTTI

Il simbolo principe della più grande potenza mondiale, lo stemma degli Stati Uniti d’America, viene approvato dal Congresso il 20 giugno 1782; sul diritto appare la celebre aquila sovrastata dalle 13 stelle (una per ciascuna delle colonie che si ribellarono all’impero britannico), mentre il rovescio, che dal 1935 è visibile anche sulla banconota da un dollaro, rappresenta una piramide incompleta (a 13 gradoni), sovrastata dalla locuzione latina “Annuit cœptis” – “(Dio) favorisce le nostre azioni” – e sottolineata dal cartiglio con la citazione virgiliana “Novus ordo seclorum” (“Un Nuovo Ordine dei Secoli”), che alcuni traducono erroneamente come “Nuovo Ordine Mondiale”, il presunto sistema massonico che controlla i governi del pianeta.

il retro di una banconota da un dollaro, su cui sono ben visibili i due lati dello stemma statunitense
il retro di una banconota da un dollaro, su cui sono ben visibili i due lati dello stemma statunitense

Sempre negli Stati Uniti, ma quasi due secoli più tardi, avvengono tre fatti chiave durante la presidenza di John Fitzgerald Kennedy, su cui si focalizzano molti complotti moderni. Il 23 giugno del 1961, con la firma del Trattato Antartico avvenuta nel dicembre del ’59, entra in vigore il vincolo all’utilizzo pacifico dell’Antartide, che per i complottisti della terra piatta non potrebbe esistere nella forma a noi nota.

Il 20 giugno del 1963, dopo il panico creato dalla Crisi dei Missili Cubani (una delle uniche due volte che la sicurezza militare statunitense raggiungerà il livello di DEFCON 2, il secondo più grave possibile), viene siglato a Ginevra l’accordo per l’installazione di una “linea rossa”, un collegamento telefonico diretto con l’Unione Sovietica.

Sei giorni dopo (il 26 giugno 1963), a Berlino, il presidente USA pronuncia la frase che si conclude con le parole  “Ich bin ein Berliner”, sottolineando la direzione politica statunitense nel supportare i cittadini dell’enclave federale tedesca. Restando fra tedeschi e americani, bisogna ricordare che, il 20 giugno del 1945, Werhner Von Braun (al secolo Wernher Magnus Maximilian Freiherr von Braun), il celebre progettista del razzo tedesco V2, (arresosi alle forze alleate il giorno precedente) si vede prima interrogato e poi reclutato dall’esercito americano; è l’inizio di un treno di eventi che porterà l’uomo sulla luna.

SCIENZA E TECNOLOGIA

Bill Clinton e Tony Blair annunciano al mondo, il 26 giugno 2000, la prima bozza della mappatura dell’intero genoma umano; può sembrare un lavoretto da niente, ma – quando sarà completato tre anni più tardi – si tratterà della mappatura di 3,2 miliardi di coppie di basi di DNA, contenenti circa tre decine di migliaia di geni.

una confezione multipacchetto di gomme da masticare Wrigley's Juicy Fruit
Una confezione multipacchetto di gomme da masticare Wrigley’s Juicy Fruit

Numeri irrisori, se paragonati a quelli dei codici a barre presenti sul pianeta: il 26 giugno del 1974 viene utilizzato per la prima volta l’Universal Product Code, lo standard di utilizzo dei codici a barre per la distribuzione di prodotti commerciali. Per la precisione, alle 8:01 del mattino a Troy, nell’Ohio, Clyde Dawson porge alla cassiera Sharon Buchanan una confezione multipacchetto di gomme da masticare Wrigley’s Juicy Fruit, per una spesa di 67 centesimi di dollaro. Può sembrare un momento insignificante della storia, ma che in realtà cambierà la vita di tutti, almeno quanto lo ha fatto prima (e lo farà) il telefono, installato commercialmente per la prima volta a Hamilton, in Canada, il 20 giugno 1877, dal suo inventore, Alexander Graham Bell (senza dimenticare l’ALTRO inventore del telefono, Antonio Meucci). Chiudendo con i successi del commercio, non si può che citare il volo riuscito del pilota civile Mike Melvill al comando dello SpaceShipOne il 21 giugno 2004, la prima navetta privata a conquistare la quota spaziale.

LE DÉBÂCLE

Il 20 giugno del 1982, si arrende agli inglesi la base militare di Corbeta Uruguay, nelle isole Sandwich meridionali. Si conclude così la Guerra delle Falkland (o delle Malvinas, per gli argentini), un gruppo di isole grandi più o meno come la Campania ma popolate da un paio di migliaia di anime, di cui 3 – al di là di circa 900 militari caduti tra i due fronti – periranno nel corso della guerra. Il Generale Leopoldo Galtieri, al comando della giunta militare argentina, era in cerca di una facile vittoria, e aveva scelto come bersaglio – con molto poca lungimiranza –  il piccolo arcipelago britannico; l’evento sarà talmente catastrofico per gli argentini, da scatenare un’ondata di patriottismo e accrescere la considerazione popolare del primo ministro inglese Margaret Thatcher. Gli inglesi, comunque, sono noti per le vittorie mirabolanti in mare; mettendo da parte la vittoria di Trafalgar, basti raccontare quella del 24 giugno 1340: re Edoardo III d’Inghilterra, al diretto comando della flotta inglese, affonda la quasi totalità della flotta francese presso la rada di Sluis, nelle fiandre.

il tenente colonnello George Armstrong Custer
il tenente colonnello George Armstrong Custer

Nella battaglia che prende il nome dalla rada, 190 navi francesi colano a picco, secondo le cronache del tempo, su un totale di circa 200. L’intento del regnante francese Filippo VI era la conquista della terra d’Albione, e la battaglia navale farà sì che quella che sarà nota in seguito come Guerra dei Cent’anni (peraltro poi vinta dai francesi!) sia combattuta per lo più sul continente. Dall’altra parte dell’Atlantico (e sulla solida terraferma), il 25 giugno 1876 è l’anniversario della sconfitta di Little Bighorn, la battaglia in cui il tenente colonnello George Armstrong Custer perse la vita insieme alla quasi totalità dei suoi effettivi (parte di 5 squadroni del 7mo reggimento di cavalleria statunitense), per mano di nativi Sioux, Cheyenne e Arapaho. Gli indiani, sempre più schiacciati nei confini delle riserve, avranno la peggio nel lungo periodo, dimostrando però a Little Bighorn – come in altre battaglie meno celebri – di avere una capacità militare in grado di tenere testa all’esercito regolare americano.

Immagine di apertura di Garik Barseghyan, da Pixabay

 

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