19 Aprile 2024
Il trillo del diavolo

Il trillo del diavolo: “Moonlight shadow”

In questa rubrica di Query Online raccontiamo, un brano alla volta, la musica intrisa di scienza e misteri: è il turno di Mike Oldfield.

Frutto del poliedrico genio di Mike Oldfield, “Crises” è uno dei più raffinati album pop della storia della musica: oltre alla batteria di un giovane Simon Phillips, l’album si avvale di collaborazioni di altissimo livello, come quella di Jon Anderson degli Yes per “In high places” e Roger Chapman per “Shadow on the wall”.

Ma il gioiello del disco è sicuramente “Moonlight shadow”, che nel 1983, anno di uscita del singolo, scala tutte le classifiche europee piazzandosi al primo posto in Italia, Austria, Svizzera e Norvegia.

Al successo del brano hanno contribuito sicuramente la bellissima voce di Maggie Reilly e il sound orecchiabile, che alterna il martellante “Carried away by a moonlight shadow” (portato via da un’ombra di luce lunare) a un testo di non sempre facile interpretazione.

Ecco, il testo: forse anche a causa del video ufficiale, in cui si vede Oldfield cadere a terra colpito da un proiettile, in molti hanno colto un riferimento all’omicidio di John Lennon, avvenuto soltanto tre anni prima. E sicuramente alcuni elementi (gli alberi che cantano “una canzone di lutto e disperazione”, il profilo della pistola che spara, l’uomo in fuga) sembrano puntare in quella direzione.

In un’intervista rilasciata nel 1995 a Gareth Randall, Mike Oldfield smentisce questa storia (anche se, essendo a New York nel momento in cui avvenne l’omicidio, ammette che qualcosa potrebbe essere “filtrato” nel suo inconscio). Racconta invece di essersi ispirato al film del 1953 “Il mago Houdini“, e in particolare le sedute spiritiche tramite cui chi aveva perso una persona amata cercava disperatamente di tornare a parlarle, anche solo per un istante.

Per quanto abbastanza romanzato, lo storico film con Tony Curtis coglie in pieno questo aspetto della vita di Harry Houdini. Il celebre prestigiatore, infatti, passò parte della sua vita a cercare chi potesse veramente mettersi in contatto con la madre morta, a cui era molto legato, rimanendo deluso ogni qual volta si accorgeva che i medium interpellati stavano in realtà mettendo in atto trucchi di illusionismo.

Celebre è rimasto anche il “patto” con la moglie Bess, secondo cui il primo dei due a morire avrebbe cercato di mettersi in contatto con l’altro: un codice segreto avrebbe dovuto rivelare che non si trattava di un trucco, ma che era veramente in corso una comunicazione paranormale. Dopo la morte del prestigiatore nel 1926, Bess mise in palio 10.000 dollari per chi l’avesse messa in contatto con lo spirito del marito, invano: il codice (che includeva le parole “Rosabelle, believe”) fece la sua apparizione in una seduta spiritica solo dopo che Bess, in un momento di fragilità, l’ebbe rivelata al medium Arthur Ford.

Dieci anni dopo la morte di Houdini, Bess spense la candela che teneva costantemente accesa accanto alla foto del marito e decise di rinunciare a ulteriori tentativi: era passato troppo tempo, e il tanto sperato contatto con l’aldilà non era avvenuto. Forse perché, come per il protagonista di “Moonlight shadow”, il celebre escapologo era  ormai “far away on the other side” – troppo lontano, dall’altra parte.

TESTO ORIGINALE TRADUZIONE
The last that ever she saw him
– carried away by a moonlight shadow –
he passed on worried and warning
– carried away by a moonlight shadow.
Lost in a river last saturday night,
far away on the other side,
he was caught in the middle of a desperate fight
and she couldn’t find how to push through.
L’ultima volta che lo vide
– portato via da un’ombra del chiar di luna-
sembrava inquieto e allarmato
– portato via da un’ombra del chiar di luna.
Perso in un fiume quel sabato sera,
troppo lontano dall’altro lato,
fu preso in mezzo a una lotta disperata
e lei non riuscì a trovare un varco.
The trees that whisper in the evening
– carried away by a moonlight shadow –
sing a song of sorrow and grieving
– carried away by a moonlight shadow.
All she saw was a silhouette of a gun
far away on the other side;
he was shot six times by a man on the run,
and she couldn’t find how to push through
Gli alberi che mormorano nella sera
– portato via da un’ombra del chiar di luna –
cantano una canzone di lutto e disperazione
portato via da un’ombra del chiar di luna.
Tutto ciò che vide fu il profilo di una pistola
troppo lontano sull’altro lato;
gli fu sparato sei volte da un uomo in fuga,
e lei non riuscì a trovare un varco.
I stay, I pray, I see you in heaven far away
I stay, I pray, I see you in heaven one day
Io rimango, prego, ci vedremo in cielo lontano da qui.
Io rimango, prego, ci vedremo in cielo un giorno.
Four AM in the morning
– carried away by a moonlight shadow –
I watched your vision forming
– carried away by a moonlight shadow.
Stars was glowing in a silvery night
far away on the other side.
Will you come to talk to me this night?
But she couldn’t find how to push through.
Alle quattro di notte
– portato via da un’ombra del chiar di luna –
ho visto la tua visione formarsi
– portato via da un’ombra del chiar di luna.
Le stelle scintillavano in una notte d’argento
molto lontano sull’altro lato.
Verrai a parlarmi questa notte?
Ma lei non riuscì a trovare un varco.
I stay, I pray, I see you in heaven far away
I stay, I pray, I see you in heaven one day
Io rimango, prego, ci vedremo in cielo lontano da qui.
Io rimango, prego, ci vedremo in cielo un giorno.
Far away on the other side…
Caught in the middle of a hundred and five.
Molto lontano, dall’altra parte…
Perso in mezzo a altri cento e cinque.
The night was heavy and the air was alive,
but she couldn’t find how to push through.
La notte era pesante e l’aria era viva,
ma lei non riuscì a trovare un varco.
Carried away by a moonlight shadow…
Carried away by a moonlight shadow…
Far away on the other side…
Far away on the other side…
Portato via da un’ombra del chiar di luna…
Portato via da un’ombra del chiar di luna…
Molto lontano, dall’altra parte…
Molto lontano, dall’altra parte…

Foto di Jack Taylor da Unsplash

Sofia Lincos

Sofia Lincos collabora col CICAP dal 2005 ed è caporedattrice di Queryonline. Fa parte del CeRaVoLC (Centro per la Raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee) e si interessa da anni di leggende metropolitane, creepypasta, bufale e storia della scienza.

Un pensiero su “Il trillo del diavolo: “Moonlight shadow”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *