19 Aprile 2024
recensioni

Lo scettico Eduardo

Eduardo, l’occulto e la magia
Fara Di Maio
Quaderni del CICAP, 2014
150 pp.
€ 9,90

Nulla può sfuggire alle arcane potenze che operano nell’ombra. Le forze dell’occulto sono tra noi… proprio perché, a dispetto dell’apparenza, sono tutt’altro che paranormali. I fantasmi sono parte integrante della nostra vita, è vero, ma proprio perché gli unici spettri esistenti sono nella nostra testa, nelle scappatoie che quotidianamente cerchiamo per annaspare tra le difficoltà che si presentano o nei piccoli alibi che ci consentono di sgravarci delle responsabilità quando sbagliamo. È questa una delle tante lezioni che Eduardo ci impartisce attraverso il suo teatro, una volta in più maestro di vita e, come scopriamo grazie a questo bel lavoro di Fara Di Maio, anche di senso critico.

L’autrice – che collabora con il CICAP dal 2001 ed è responsabile per Query delle lettere e delle traduzioni – sceglie di illustrarci questo aspetto non certo scontato del pensiero del grande Eduardo De Filippo, che sembra, a ben considerare, un Leitmotiv ricorrente nella sua arte, da quella degli inizi fino alle ultime commedie. Fara Di Maio si sofferma, in particolar modo, su alcuni testi che rappresentano altrettanti modi di vedere l’ignoto. In Sik Sik l’artefice magico come nella Grande magia c’è il mago da palcoscenico che rivela tutta la sua limitatezza e umanità, dimostrandosi dipendente dai suoi strumenti della meraviglia e dalla collaborazione, più o meno consapevole, del pubblico, elementi senza i quali rimane uomo comune come tutti, nonostante i convinti proclami anti-scettici.  In Quei figuri… la magia è soprattutto trucco, truffa ai danni dell’ingenuo che non ha abbastanza senso critico per autodifendersi. In Non ti pago si celebra l’epopea del gioco del lotto e il suo complesso legame socio-culturale con la città di Napoli, anche come punto di contatto tra il mondo dei vivi e quello dei defunti; in questo caso, l’atteggiamento scettico di Eduardo è messo in evidenza dal clima di paradosso che permea l’intera commedia. In Questi fantasmi! scopriamo come spesso dare la colpa a un’oscura presenza sia un utile escamotage per non fare i conti con situazioni dalle quali ci sentiamo umiliati. Nelle Voci di dentro si fa riferimento a sogni ingannevoli che sembrano reali e a una cartomante con doti divinatorie molto dubbie, che sono, in realtà, un mezzo per sbarcare il lunario. Infine nel Contratto troviamo la figura di un presunto taumaturgo, in grado addirittura di ridare la vita ai morti, anche se in un senso meno paranormale di quello che sembrerebbe.

Nel complesso l’autrice ci restituisce un Eduardo inedito, ma che si riconferma raffinatissimo filosofo.

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