18 Aprile 2024
Il terzo occhio

Incontri pseudoscientifici e credito formativo

Una brutta storia di disinformazione che fa purtroppo sentire i suoi riflessi negativi sull’istruzione dei nostri ragazzi. Un episodio che mette in guardia sui pericoli, spesso sottovalutati, connessi con la diffusione mediatica di informazioni pseudoscientifiche in concomitanza con eventi particolarmente eclatanti.

Il 19 aprile, a Frascati, nella Sala degli Specchi di Palazzo Marconi, si terrà un incontro patrocinato dall’associazione ambientalista per la decrescita “Alternativ@Mente” e da “Italia Nostra”, che, come è noto, si occupa di tutela del patrimonio ambientale e culturale italiano. Argomento della conferenza in questione è la presunta possibilità di prevedere i terremoti e i relatori saranno Giampaolo Giuliani, noto per i suoi studi pseudoscientifici sulle previsioni sismiche, e Leonardo Nicolì, che dirige la fondazione che sostiene l’operato di Giuliani.

La lettura del comunicato con il quale si annuncia l’incontro non può non lasciare sconcertato chi crede nell’importanza della corretta informazione scientifica e, soprattutto, ritiene che questa sia particolarmente importante quando ci si rivolge a ragazzi in età scolare. Leggiamone alcuni stralci:

«L’Italia – afferma Enrico Del Vescovo, curatore dell’evento – è un paese ad elevato rischio sismico ed i terremoti avvenuti nel corso della sua storia, come quello dell’Aquila,  hanno lasciato un segno profondo  nelle popolazioni colpite. La scienza ufficiale afferma che non è possibile fare previsioni sui fenomeni sismici. Il ricercatore Giampaolo Giuliani sembra invece che abbia previsto il terremoto dell’Aquila e, successivamente, ha subito numerose critiche ed una denuncia per procurato allarme da cui però è stato scagionato. In seguito la sua Fondazione ha messo a punto il progetto “Tellus” finalizzato alla prevenzione e previsione dei fenomeni sismici, progetto che sarà presentato durante l’incontro. Per gli studenti di scuola media superiore che abbiano partecipato ad almeno tre incontri previsti nella rassegna Frascati-Ambiente, sarà rilasciato un attestato di partecipazione per il credito formativo scolastico.»

Poche righe, ma nondimeno dense di gravi inesattezze, nonché caratterizzate dal tipico stile comunicativo di chi fa informazione pseudoscientifica. Il richiamo all’evento drammatico del terremoto dell’Aquila e agli altri fenomeni sismici con esiti disastrosi, che hanno causato sofferenza alle popolazioni coinvolte, è l’aggancio emotivo che fa da traino a una serie di argomentazioni che di corretto e scientifico hanno ben poco. Subito dopo si inserisce la contrapposizione tra la cosiddetta “scienza ufficiale”, che nega, allo stato attuale, la possibilità di prevedere i fenomeni sismici, e gli studi di Giuliani, il quale, a detta degli organizzatori, avrebbe dimostrato di poter effettuare tali previsioni, con la conseguenza di essere perseguitato per la propria attività “filantropica”. Quest’ultima si sarebbe, inoltre, arricchita di un progetto, che verrà illustrato nell’incontro, che permetterebbe non solo di prevedere, ma addirittura di prevenire i terremoti. In poche parole, Giuliani, così come ogni sostenitore della pseudoscienza che si rispetti, è presentato come un martire dell’establishment scientifico, avversato, chissà poi perché, da poteri più forti di lui, e che continua, nonostante tutto, a svolgere, tra mille difficoltà, la sua missione a difesa dell’incolumità di tutti. Eppure – non dovrebbe essere necessario ricordarlo – non esiste una scienza “ufficiale” e una scienza “alternativa”. Ogni ipotesi che resiste a una verifica sperimentale in peer-review entra a pieno titolo nella scienza, che è solo una. Quando invece la verifica sperimentale ha esito negativo, l’ipotesi è falsificata e non vi è ragione per sostenerla. Se poi si continua a sostenerla senza portare prove ma con spiegazioni vaghe, appelli emotivi, richiami all’ostracismo della scienza ufficiale e ai presunti complotti dei poteri economici, si finisce per ricadere nella pseudoscienza.

I metodi adoperati da Giuliani per prevedere gli eventi sismici (tra i quali quello della misurazione delle emissioni di radon, peraltro non elaborato da lui) si sono dimostrati, alla prova sperimentale, assolutamente inefficaci. In relazione alle affermazioni presenti nel comunicato, è opportuno sottolineare come non si sia mai avuta la prova di alcuna previsione di un evento sismico elaborata da Giuliani, tantomeno con riferimento al terremoto aquilano. L’unico esito dell’attività del “sismologo perseguitato” è stato, infatti, il suggerimento di sgomberare Sulmona, sulla quale, a suo dire, si sarebbe dovuto abbattere un terremoto dagli esiti disastrosi.

Alla luce di questi rilievi, appare sconcertante che si possa riconoscere alle ricerche di Giuliani un qualche valore nel dibattito scientifico sui terremoti e soprattutto che si esortino gli studenti a partecipare a un incontro che ne illustra i metodi, con la promessa di un attestato valido per ottenere punti di credito formativo.

In realtà, si tratta di un’ottima strategia di marketing per garantire visibilità al ciclo di conferenze patrocinate da “Frascati-Ambiente”. È infatti noto che l’introduzione, con la riforma degli esami di stato, di un computo strettamente matematico per l’assegnazione del voto finale, ha indotto gli studenti a intraprendere una vera e propria caccia al credito formativo, che integra il punteggio derivante dalla media dei voti, chiamato credito scolastico.

Presentare un’attività come foriera di eventuale credito formativo è un modo per vestirla di credibilità e per spingere gli studenti a parteciparvi in massa, attratti dalla promessa del punteggio. In realtà non è affatto detto che le scuole riconoscano validità all’attestato di frequenza rilasciato dagli organizzatori degli incontri: di norma gli istituti scolastici stabiliscono rigidi criteri per il riconoscimento dei punti di credito formativo, che vengono assegnati solo per attività di sicuro valore culturale e in linea con il percorso di studi seguito dall’allievo. Non è, però, possibile escludere a priori che qualche scuola possa, per superficialità o eccesso di disponibilità verso gli studenti, ritenere valido anche un attestato di tal fatta. In ogni caso, anche solo l’aver ventilato la possibilità di maggiorazioni sul voto degli esami di stato basta di per sé a dare risonanza a un’iniziativa che meriterebbe, invece, un imbarazzato silenzio.

Ecco perché non possiamo non aderire all’appello di Dibattito Scienza rivolto alle istituzioni scolastiche perché non riconoscano punti di credito a chi partecipa ad iniziative pseudoscientifiche, sottolineando l’importanza della corretta informazione.

Per aderire alla petizione, inviare una mail a [email protected] oppure lasciare i propri dati nei commenti a questo articolo.

Aggiornamento (21/07/2013): Ci ha contattati Enrico Del Vescovo, organizzatore dell’evento, per spiegarci la sua posizione sull’argomento. Trovate il suo intervento e la successiva replica della redazione a questa pagina.

Foto di Pawel Czerwinski su Unsplash

33 pensieri riguardo “Incontri pseudoscientifici e credito formativo

  • Pingback: Contro i crediti per la conferenza di Giuliani. Tutti i partecipanti | Background noise

  • Pingback: Il texano ubriaco – Aggiornamento | Infinite forme bellissime e meravigliose

  • @Aldo Grano
    Mo’ Giuliani è diventato astrofisico? Quell’Ambrosio non lo conosce tanto bene Giuliani se lo chiama dottore (non è laureato). Giuliani non ha seguito scientifico, l’idea di usare il radon come precursore non è mica venuta a lui, ma ad altri scienziati nei decenni scorsi. Proprio in Giappone hanno da tempo capito che il radon non è affidabile: http://www.primadanoi.it/news/regione/519911/Previsione-sisma–anche-dal-Giappone-no-al-radon—non-basta-.html

    Rispondi
  • Caro Pier, basta stabilire cosa si intende per Astrofisico. Per me uno che ha lavorato per 14 anni come ricercatore presso lo IAS lo è, magari più di un Laureato in Fisica che insegna senza svolgere ricerca in un osservatorio Astronomico. Del resto Anna Rita Longo è laureata in Lettere (correggimi se sbaglio, Anna Rita). Quanto al non aver seguito scientifico, e questa volta non può che essere in Sismologia, se non me lo documenti con un disclaimer contro di lui firmato dal 51% dei Sismologi Italiani, intendendo per Sismologi quelli che, non necessariamente laureati, lavorano nella Ricerca presso gli Istituti di Geofisica, non posso che considerarla una Tua opinione personale.

    Rispondi
  • Mi sono anche letto il Tuo link, Pier. Mi permetto sommessamente di dirTi che uno che si considera esperto scientifico non può affermare che “in Giappone hanno da tempo capito che il Radon non è affidabile” in base ad una intervista a Irikura, non firmata e non pubblicata su una rivista scientifica. Intervista nella quale, comunque, da vero Scienziato quale è, Irikura non si sbilancia affatto. AbituaTi a linkare solo lavori pubblicati su riviste scientifiche.

    Rispondi
  • infatti Aldo Grasso non è il CICAP a dover decidere cos’è una pseudoscienza, nè un quotidiano, ma il meccanismo di peer-review da parte della comunità scientifica. E devo ancora vedere un articolo pubblicato su una pubblicazione scientifica da parte di Giuliani, che finora sull’argomento ha pubblicato solo un poster ad un Congresso. Nota che sulla previsione dei terremoti ci si lavora da decenni e vengono pubblicati decine di articoli, basati su lavori reali. 
    Iniziativa vergognosa che lede i principi più ovvi della correttezza scientifica. Non è un dibattito, ma un sermone ed è vergognoso che come tale valga come credito scolastico. 

    Dichiaro di aderire alla petizione del CICAP per chiedere l’annullamento dei crediti. 

    Rispondi
  • infatti Aldo Grano non è il CICAP a dover decidere cos’è una pseudoscienza, nè un quotidiano, ma il meccanismo di peer-review da parte della comunità scientifica. E devo ancora vedere un articolo pubblicato su una pubblicazione scientifica da parte di Giuliani, che finora sull’argomento ha pubblicato solo un poster ad un Congresso. Nota che sulla previsione dei terremoti ci si lavora da decenni e vengono pubblicati decine di articoli, basati su lavori reali. 
    Iniziativa vergognosa che lede i principi più ovvi della correttezza scientifica. Non è un dibattito, ma un sermone ed è vergognoso che come tale valga come credito scolastico. 

    Dichiaro di aderire alla petizione del CICAP per chiedere l’annullamento dei crediti. 

    Rispondi
  • Dichiaro di aderire alla petizione del CICAP per chiedere l’annullamento dei crediti. 
     

    Rispondi
  • Ok per la petizione!Stay cool!

    Rispondi
  • Segnalo questo video 

     in aggiunta all’articolo di queryonline, da guardare per chi non l’avesse visto, fa capire ulteriormente la serietà e la coerenza di Giuliani.
    Aldo Grano ha scritto:
    “Forse dovreste farVi una ragione che non siete Voi del CICAP a stabilire cosa sia una Pseudo-Scienza.” 
    Vero. Ma allora perché tu vuoi stabilire con un articoletto di repubblica cosa sia scientifico e cosa non lo sia? La coerenza dove sta? Sai quello che scrivi, oppure a te è permesso essere incoerente? 

     
    “Mi sono anche letto il Tuo link, Pier. Mi permetto sommessamente di dirTi che uno che si considera esperto scientifico non può affermare che “in Giappone hanno da tempo capito che il Radon non è affidabile” in base ad una intervista a Irikura, non firmata e non pubblicata su una rivista scientifica. Intervista nella quale, comunque, da vero Scienziato quale è, Irikura non si sbilancia affatto. AbituaTi a linkare solo lavori pubblicati su riviste scientifiche.”

    E ancora una volta la coerenza non sai proprio dov’è di casa…Se i link degli altri non li consideri attendibili perché invece i tuoi dovrebbero esserlo? Se pretendi dagli altri solo fonti autorevoli e pubblicate su riviste scientifiche come minimo per essere coerente dovresti farlo tu per primo. Dove sono quelle di Giuliani??? 
    Mamma mia che livello…XD

    Rispondi
  • a questo link  – per chi interessa –  c’è accennato  l’approccio preventivo del Giappone nei confronti dei terremoti: costruzioni antisismiche e   una rete di allarme in tempo reale che anticipa il segnale  di una manciata  di preziosi  secondi rispetto al sisma.
    In Giappone, le onde P sono utilizzate come sistema di allerta: quando sono rivelate da almeno due  sismografi del EEW (Earthquake Early Warning –Kinkyū Jishin Sokuhō)  questi trasmettono un segnale alla centrale più vicina che determina distanza e intensità del sisma incombente. Se questo supera la soglia di 5 (scala giapponese), viene emesso un allarme via TV, cellulari e internet. Anche se  si tratta di una manciata di secondi, un minuto nel migliore dei casi, questo è spesso sufficiente per bloccare le attività più pericolose, fermare i treni superveloci e ridurre così i danni.
    http://marco-casolino.blogspot.jp/2012/12/telefonini-terremoti-giapponesi-e.html
    http://marco-casolino.blogspot.jp/2012/10/il-giappone-e-la-predizione-dei.html
    qui  un mio intervento a radio 3 scienza al riguardo: http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-3b415645-a9a2-4f2e-8ba7-fc15128efc0e.html

     

    Rispondi
  • Gentile Aldo Grano,
    sì, sono laureata in Lettere, indirizzo classico. Però vorrei sottolineare che né io né il CICAP stabiliamo che cosa sia la pseudoscienza, ma lo fa la comunità scientifica con i suoi metodi rigorosi.
    Cordiali saluti.

    Rispondi
  • Cara Anna Rita, ogni volta che Vi ho chiesto un Documento (con la D Maiuiscola) firmato dalla Vs/fantomatica “comunità scientifica” (tutto minuscolo) in cui siano stabilite le linee guida per distinguere pseudo da real Scienze, avete cincischiato, o mi avete linkato qualche Vs/sottoblog. Insomma, un esempio del pensiero circolare di cui mi accusa davide. Se fosse uscito questo documento ufficiale mi scuserò. Mi accontenterei anche di un documento firmato dal 90% dei Premi Nobel scientifici tuttora viventi.

    Rispondi
  • Antifuffa, siete Voi che pretendete di essere portavoce assoluti della Vera, Autentica ed Unica Scienza. Siete Voi che di fronte ad ogni articolo che non Vi piace pretendete pubblicazioni su riviste scientifiche che solo in base ai Vs criteri considerate prestigiose. So che non siete abituati a essere trattati con lo stesso metodo, ma se un autoelettosi giudice sportivo per i 400 metri a ostacoli pretende di cronometrare le prestazioni, quando corre lui deve accettare di subire lo stesso esame. O, almeno, accettare che gli si esamini il cronometro con cui cronometra,  per vedere se è truccato. A proposito, e l’ ho già detto anche ad altri: perché non Ti firmi con nome e cognome? In questo blog si dovrebbe parlare di cose concrete, di argomenti tecnico-sceintifici. L’ anonimato è per chi ha qualcosa da nascondere o ha paura, o vuole offendere senza rischiare.

    Rispondi
  • Gentile Aldo Grano,
    un documento firmato da tutti i Nobel sarebbe un bell’esempio di sophisma auctoritatis.
    La definizione di affermazione scientifica e pseudoscientifica è presente nell’articolo. Uso del metodo sperimentale, falsificabilità popperiana, peer-review sono criteri sufficienti, senza dover invocare il principio d’autorità. Anche un Nobel può fare affermazioni false (mi vengono in mente le tante teorie strampalate di Kary Mullis), viceversa anche un non laureato può far progredire la scienza, se le sue affermazioni ne rispettano i rigidi criteri.
    Cordiali saluti

    Rispondi
  • Aderisco molto volentieri alla petizione e aggiungo che basterebbe prestare solo un po’ di attenzione alle ‘previsioni’ che il sig. Giuliani fornisce via fb per capire che si tratta di una vera e propria farsa. Non azzecca neanche le scosse che si verificano a pochi km dai suoi pseudo rivelatori… 

    Rispondi
  • Aldo, Giampaolo Giuliani è un tecnico non laureato che ha sempre prestato mansioni da tecnico e non da ricercatore. Non ha tirato fuori uno e dico un dato valido dalla sua ricerca che è fatta soltanto di tante chiacchiere, sbandiera collaborazioni che non esistono e chiede soldi per una ricerca completamente autoreferenziale. Non c’è bisogno di essere scienziati per capirlo….

    Rispondi
  • Per me la discussione su questo post è conclusa. Per chi non avesse letto e voluto capire il mio primo intervento e gli altri nei precedenti threads su Giuliani e, in generale, sui Terremoti, chiarisco che sospendo il giudizio. Credo che i Terremoti abbiano cause multifattoriali e che sia difficile trovare un parametro che, con accurate misurazioni, possa consentirci di prevederli in modo “giovibile” ovvero, per fare un esempio concreto, almeno così come riusciamo a prevedere gli spostamenti e i danni di un uragano non appena inizia a formarsi. Ma non è escluso che ci si riesca in futuro e Giuliani non è l’ unico che esplora un campo di applicazione. Le mie critiche erano rivolte all’ atteggiamento mentale del CICAP e delle associazioni internazionali gemellate. Tra l’ altro, quando affermate che i Terremoti non sono prevedibili Vi dimenticate sempre di aggiungere un “finora” che dimostrerebbe, da parte Vostra, che credete più nella Scienza che nelle Vostre Fedi. Il che sarebbe il minimo, per un Razionalista.

    Rispondi
  • Dichiaro di aderire alla petizione perche’ siano invalidati eventuali crediti formativi. Dichiaro, altresi’, di essere disponibile a valutare il sistema ed il progetto se vorranno pubblicare schemi e dati alla comunita’ scientifica.

    Rispondi
  • Aldo Grano: passo e chiudo.
    La sua chiusura è incomprensibile, quanto all’affrontarsi a viso aperto su un forum… se voglio mi firmo, altrimenti no. E’ un mio dirito e ne faccio uso.
    Il problema della scienza e della pseudoscienza è un approccio quasi religioso. Ci si aspetta che gli scienziati condividano dei dogmi e che a questi si attengano per principio preso.
    Sbagliato. La scienza non è e non sarà mai una religione che si basa sui secondo me. Per dimostrare le sue tesi e non incorrere in errori ha creato il metodo scientifico, le cui origini risalgono in erba a Leonardo da Vinci e poi a Galileo Galilei. Già allora si sentiva lal necessità di trovare un metodo che garantisse la veridicità delle affermazioni.
    Per quanto a molti non faccia piacere, il metodo funziona. Non conosco grandi teorie scientifiche andate a gambe all’aria dopo il vaglio del “metodo scientifico”.
    Io lo chiamo il “triangolo della scienza”. C’è un fenomeno naturale, una teoria che lo spiega, un esperimento di laboratorio che lo riproduce per studiarlo più agevolmente. Quando si passa da uno all’altro, mi pare si possa affermare con certezza che siamo in grado di capire, riprodurre e prevedere il fenomeno. Molti non hanno passato la prova ed ancora oggi molti sono incompleti, ma a me pare che questi incompleti siano noti e risaputi, in attesa di nuove visioni, teorie, prove, fenomeni che ci permetano di comprenderli meglio. Gli scienziati lo sanno che lì sono ai confini della scienza. Qui non si fanno dogmi.
    E qui arrivano i secondo me, quelli che si inseriscono spacciando teorie fidando nel fatto che tanto la scienza non sà, anche andando contro invece quanto è già risaputo, tanto la scienza non sà.
    Può darsi che il signore in questione sia una brava persona, che crede fermamente in ciò che ha scoperto. Però pare che non sia riuscito a dimostrarlo. Magari è sulla strada giusta, ma c’è ancora qualcosa che non torna, come accadde al povero Copernico con le orbite dei pianeti, poi arrivò Keplero e del vecchio sistema fatto solo di dogmi ad hoc per gli astrologi, ne è stata fatta piazza pulita.
    Grano, la pensi come vuole, ma la scienza non è filosofia e nemmeno retorica. Sono dati, prove e ripetibilità degli stessi. Se ci sono, hai azzeccato una nuova regola della naura, altrimenti devi rifare i tuoi conti, perché hai sbagliato qualcosa.
    Nella scienza, sbagliare non è un peccato. Molte conoscenze sono il frutto di prove ed insistenze, ma sostenere una tesi a priori senza prove, è religione.
     
     

    Rispondi
  • Vi sono anche scettici dalla mentalità chiusa fino all’estremo i quali si rifiutano di ammettere ogni evidenza e negano ogni prova scientifica. Si comportano esattamente come fecero i dotti ecclesiastici che si rifiutarono a priori di guardare nel cannocchiale di Galilei sostenendo che era “inutile perché impossibile”. Gli scettici chiusi, di ieri e di oggi, non hanno nulla a che spartire con la scienza poiché, come insegna lo storico della scienza Thomas Kuhn, ogni rivoluzione scientifica è sempre stata accolta con enorme scetticismo, resistenza e diffidenza e ha faticato decenni o addirittura secoli prima di essere accettata anche dagli scettici chiusi che la rifiutavano a priori arroccandosi su posizioni preconcette. La storia si ripete sempre. Persone che hanno dell’argomento una conoscenza estremamente superficiale o pressocchè nulla, infarciti di preconcetti, negano fino all’evidenza, dimostrando null’altro che la loro chiusura mentale, la loro arrogante presunzione e la loro superficialità estrema nel dare giudizi. Non ha senso dare un’opinione su un campo totalmente sconosciuto. E’ come se uno scolaro delle medie dicesse che, secondo la sua opinione, la meccanica quantistica è una sciocchezza. Chiunque dovrebbe capire che un’opinione del genere non ha alcun valore e può solo far sorridere per la sua puerilità.

    Rispondi
  • “Antifuffa, siete Voi che pretendete di essere portavoce assoluti della Vera, Autentica ed Unica Scienza.”
     
    Primo, “voi” chi? Io parlo per me e non so perché debbo essere accomunato a persone che neanche conosco. Secondo, non c’è bisogno di farla tanto lunga accusando ingiustificatamente le persone; o una cosa supera i test scientifici e funziona oppure no, stop. La verità non sta nel mezzo e ce ne può essere una sola. Come del resto c’è una sola scienza. 
     
    “A proposito, e l’ ho già detto anche ad altri: perché non Ti firmi con nome e cognome?”
     
    Perché sapere il mio nome e cognome cosa cambierebbe? Ammettiamo che mi chiami Rossi Mario, ora? Per quanto ne so potresti anche non chiamarti Aldo Grano, e se debbo essere sincero me ne frega anche relativamente poco del tuo nome. 1+1 continuerà a fare 2 indipendentemente da come ti chiami. 
     
    “In questo blog si dovrebbe parlare di cose concrete, di argomenti tecnico-sceintifici.”
     
    E le cose concrete, tecnico-scientifiche sarebbero sapere il mio nome e cognome? Ce la fai a scrivere qualcosa senza contraddirti ogni 2×3? 
     

    Rispondi
  • “Vi sono anche scettici dalla mentalità chiusa fino all’estremo i quali si rifiutano di ammettere ogni evidenza e negano ogni prova scientifica”
     
    Verissimo, e mi vengono in mente i complottisti, i believers, quelli che credono nelle cose più disparate e si vantano di avere una mentalità molto aperta. Peccato che sia aperta solo alle cose che vogliono credere loro dimostrandosi più chiusi di mentalità loro di quelli che accusano. Il resto del tuo commento non ho capito se è in supporto a Giuliani o se è fine a se stesso. 
     
     

    Rispondi
  • Aldo Grano scrive:
    “Tra l’ altro, quando affermate che i Terremoti non sono prevedibili Vi dimenticate sempre di aggiungere un “finora” che dimostrerebbe, da parte Vostra, che credete più nella Scienza che nelle Vostre Fedi. Il che sarebbe il minimo, per un Razionalista.”
    A tal proposito, vorrei far notare che nell’articolo è scritto: “Subito dopo si inserisce la contrapposizione tra la cosiddetta “scienza ufficiale”, che nega, allo stato attuale, la possibilità di prevedere i fenomeni sismici…”.
    Di conseguenza mi sembra che l’affermazione del sig. Grano non sia corretta.
    Cordiali saluti.
     

    Rispondi
  • Aderisco e con estremo entusiasmo alla petizione contro i crediti formativi agli studenti, promossa da due personaggi che conosco molto bene e a cui faccio la guerra ogni giorno.

    Rispondi
  • aderisco alla petizione e se mi è consentito aggiungo anche che:”giuliani non prevede nemmeno quello che la moglie gli cucina”.

    Rispondi
  • Scusami, Anna Rita. Quello “Stato Attuale” mi era parso solo il solito link a un Blog, anziché ad un articolo scientifico, il quale a sua volta linka ad un articolo del N.Y.Times, che non considero una rivista scientifica peer reviewed nemmeno nel suo inserto scientifico settimanale. Anche io mi faccio condizionare dai miei pregiudizi e spesso leggo quello che voglio leggere, non quello che c’è scritto.

    Rispondi
  • Aderisco molto volentieri alla petizione contro i crediti formativi agli studenti, in quanto abbiamo davanti due cialtroni che con la scusa di prevedere terremoti (mai previsto uno..) chiedono soldi per la loro finta ricerca a persone già provate psicologicamente, avendo subìto chi il terremoto dell’Aquila, chi quello dell’Emilia! 
    Il loro unico scopo è quello di guadagnare e basta!!!
    Il loro unico scopo è quello di guadagnare e basta!!

    Rispondi
  • Aderisco alla petizione in quanto ormai è palese che siamo di fronte ad una “simpatica” cialtronata, purtroppo presa sul serio da troppi. E i soldi li chieda invocando il sussidio previsto dalla “legge Bacchelli” in quanto ex artista comico in decadenza. Non solo non lo si prende più sul serio, ma non fa neanche più ridere. Grazie.

    Rispondi
  • Gentile Aldo Grano,
    prescindendo dai link (su Query privilegiamo quelli divulgativi), la natura dell’affermazione non cambia. Si sottolinea come la scienza attualmente ritenga che i terremoti non si possano prevedere. Non si esclude che in seguito lo si possa fare.
    Cordiali saluti.

    Rispondi
  • Purtroppo la Scienza da fastidio a molti, specialemnte coloro che non voglio fare lo sforzo mentale di capirla ma preferiscono voli pindarici ed onirici.
    Così coloro che sostengono le tesi della scienza finiscono per apparire arroganti, anche perché poi questa Scienza “funziona”. Per qualcuno evidentemente funziona si, ma solo “per fortuna”. Certo, e queste persone sono lì pronte a saltar su a dirti “hai sbagliato”! pronte a gongolare per l’errore, perché “loro” lo avevano detto che la scienza sbaglia.
    Peccato che confondano Scienza con religione. Mentre la scienza può mettere alla prova le sue teorie, la Religione si dimostra esatta solo nell’Aldilà, da cui però non arrivano segnali, più impenetrabile di un buco nero, pertanto resta un’incognita, mentre le teoria politiche, altro bell’argomento, sembra che non riescano a dimostrarsi valide senza un bel bagno di sangue.
    L’esempio più lampante di come la scienza funziona bene è stato dato dalla vicenda dei tachioni. In ambito religioso o politico, quella notizia avrebbe dovuto essere presa alla lettera e guai a chi cercava di sconfessarla, la scienza invece la mette alla prova. Non accetta le cose “perché lo dice lui”. Quando poi si è scoperto l’inghippo, gli invidiosi sono saltati su ad additare la scienza, invece questa è la dimostrazione , ennesima, che il metodo scientifico funziona. La Verità ha sempre la meglio.
    Se il sistema incriminato per rivelae i erremaoti funziona, perchè non viene adotato da tutti? Quale complotto internazionale vuole che non si viva ancora con la paura di questi fenomeni? Forse le imprese di pompe funebri? O le massonerie edilizie? O la stupidità di certi professoroni?
    Mah. 

    Rispondi

Rispondi a antifuffa83 Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *