18 Aprile 2024
Interviste

Il cacciatore di frodi

Fang Shi-min, più noto con il nome d’arte di Fang Zhouzi, biochimico, è stato ricercatore alla University of Rochester di New York e al Salk Institute for Biological Studies di La Jolla, in California. Adesso è un divulgatore scientifico freelance. È diventato famoso per la sua campagna contro le pseudoscienze e le frodi scientifiche in Cina, che lo ha messo al centro di numerose polemiche e lo ha portato addirittura a rischiare la vita. Nel 2012 ha vinto la prima edizione del premio Maddox, messo in palio da Nature e Sense about science per coloro che lottano per la causa scientifica, in particolare se hanno dovuto affrontare difficoltà oppure ostilità per ottenere risultati.

Il cacciatore di frodi: “Le ricerche falsificate sono un problema endemico in Cina”
di Jon White, traduzione di Matteo Ciccone (articolo originale)

Lei ha appena vinto la prima edizione del premio Maddox, che le è stato conferito ad onore del suo continuo lavoro di denuncia delle frodi e delle condotte poco etiche nell’ambito della ricerca scientifica in Cina, nonostante le numerose minacce che ha ricevuto. Come si sente?

Sono emozionato e onorato. Molte persone mi hanno supportato e hanno combattuto come me questa battaglia, per cui considero questo premio un riconoscimento di tutti i nostri sforzi, non solo dei miei.

Che cosa l’ha spinta a cominciare il suo lavoro di indagine sulle affermazioni pseudoscientifiche in Cina?

Nel 1998, dopo aver studiato negli Stati Uniti per 8 anni, sono tornato in Cina e sono rimasto sconvolto nel vederla completamente immersa nelle pseudoscienze, nelle superstizioni e nelle frodi scientifiche.

Quali azioni ha deciso di intraprendere?

Nel 1994, quando ero ancora studente alla Michigan State University, creai un sito chiamato New Threads, da principio un forum sulla letteratura e sui classici cinesi. A partire dal 2000, però, ho cominciato a pubblicare sul sito articoli sulle frodi scientifiche. Alla fine New Threads è divenuto un importante luogo di scambio per tutti coloro che si battono contro le pseudoscienze, le condotte non etiche, le frodi e la corruzione nella comunità scientifica cinese.

Queste affermazioni dubbie sono un grosso problema in Cina?

La maggior parte dei casi che abbiamo portato alla luce riguardano plagi, esagerazioni di qualifiche accademiche e falsi articoli di ricerca, tutte cose che sono endemiche, in Cina.

Ce ne racconti qualcuno.

Un caso tipico è quello dello schema di “nutrizione” dell’acido nucleico – integratori promossi come rinvigorenti per persone stanche, donne incinte e persone anziane. Erano coinvolti più di una dozzina di biochimici cinesi, e fu il primo caso portato all’attenzione dei media, sia locali che internazionali. New Threads ha denunciato più di 1000 casi di frodi scientifiche.

Perché quello delle frodi scientifiche e un problema così grave, in Cina?

È il risultato dell’interazione tra totalitarismo, mancanza di libertà di parola, stampa o ricerca, un capitalismo estremo che cerca di commercializzare qualsiasi cosa comprese la scienza e l’educazione, una forte cultura tradizionale, la mancanza di spirito scientifico, la cultura del salvare la faccia e così via. Inoltre c’è il problema della mancanza di un canale ufficiale credibile per riportare, investigare e punire comportamenti scorretti in ambito scientifico. Gli imbroglioni, in sostanza, non hanno alcun timore di essere scoperti e puniti.

Qual è stata la sua peggiore esperienza?

Sono stato denunciato più di 10 volte. Poiché il sistema legale cinese è molto corrotto, e le sentenze non vengono sempre prese in base alle prove, non dovrebbe sorprendere che abbia perso alcune di queste cause sebbene non abbia fatto nulla di male. In una di queste, una corte locale a Wuhan mi ha condannato a pagare 40.000 yuan [4.800 € ca., N.d.T.] come compensazione, e hanno trasferito i soldi dal conto di mia moglie. Sono anche scampato per poco ad un attacco con dello spray al peperoncino e un martello.

Ne è valsa la pena?

Sì. Sono pienamente consapevole dei rischi che corro e sono disposto ad affrontarne le conseguenze. Ciò che mi preoccupa di più è che anche mia moglie e la mia giovane figlia debbano sopportare offese e attacchi personali.

Immagine da Wikimedia Commons, pubblico dominio

Un pensiero su “Il cacciatore di frodi

  • Beh, non c’è dubbio: rischia molto di più di Goldacre. Complimenti e auguri. E a coloro che credono nel CICAP, ma non vogliono rischiare neanche 100 Euro: meditate.

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