19 Aprile 2024
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Una richiesta di aiuto dal CICAP

Massimo Polidoro, segretario nazionale del CICAP, lancia un grido d’allarme e una richiesta d’aiuto:

Nel 2014 il CICAP dovrebbe compiere 25 anni. Il condizionale è d’obbligo, perché la situazione è ormai tale che non siamo sicuri se il Comitato esiterà ancora tra un anno.

Siamo sommersi dal lavoro e dalle richieste. Abbiamo da poco concluso un convegno nazionale che ha fatto seguito a un anno di distanza a un altro convegno di due giorni, svoltosi a Torino e dedicato ai numeri. Solo pochi mesi fa abbiamo organizzato il giro italiano di James Randi, con quella straordinaria conferenza trasmessa via satellite in tutta Italia. Senza contare le Giornate anti-superstizione, il Corso per investigatori e le tantissime conferenze organizzate dai Gruppi Locali in tutte le regioni dove queste sono attive. E questo solo per gli incontri pubblici.

Chi ci segue soprattutto sul web, dove siamo presenti in tanti modi (con il sito del CICAP, quello della rivista Queryonline, i canali sui social network, facebook, twitter…), ma anche chi continua a seguirci semplicemente leggendo Query, sa che siamo sempre in movimento. Ogni giorno veniamo consultati dai media e dal pubblico su questo o quel caso misterioso, conduciamo test ed esperimenti, verifichiamo le notizie più insolite, organizziamo corsi e workshop, andiamo in radio e TV spesso, anche se non abbastanza… Insomma, continuiamo a fare quello per cui siamo nati 24 anni fa.

Eppure, potremmo fare molto di più. Per esempio, potremmo essere presenti maggiormente nelle scuole. Potremmo contribuire alla formazione di docenti, ricercatori e insegnanti organizzando corsi di aggiornamento e perfezionamento. Potremmo far partire osservatori mirati sui programmi televisivi, in modo da intervenire tempestivamente presso la vigilanza Rai o il Garante dell’Editoria, ogni qualvolta vengano propagandate in maniera acritica teorie pseudoscientifiche o, peggio, dannose per la salute… Potremmo fare davvero tante cose.

Ma le nostre forze sono limitate e quel che è peggio si vanno restringendo. La crisi sta colpendo anche noi ed è per questo che dobbiamo chiedere il vostro aiuto.

È possibile aiutare il CICAP e Query in molti modi: abbonandosi alla rivista, aderendo all’associazione, con in 5×1000 e in altri ancora. Trovate tutti i dettagli sul sito del CICAP.

6 pensieri riguardo “Una richiesta di aiuto dal CICAP

  • In una settimana nessun commento, e questo è grave, Sono un avversario, non darò aiuti economici, ma il CICAP svolge una importantissima azione divulgativa e istruttiva. Va salvaguardato. Vorrei dire a coloro che sono simpatizzanti ma non si frugano in tasca: credete che la Scienza e la Razionalità possano affermarsi senza sacrifici personali molto importanti da parte di chi ci crede? Prendete esempio da noi Creduloni: pensate che si riesca a mantenere in vita le nostre Parrocchie con l’ ottopermille, senza sacrificarci in continuazione, in soldi e attivismo? Pensate che l’ Omeopatia campi grazie ai contributi della Boiron? VergognateVi, brutti avaracci!

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  • Pingback: E’ il momento di darci una mano

  • Che l’unico commento sia postato da una persona che si definisce un avversario fa pensare.
    Comunque un grazie a lui, personalmente farò una piccolissima donazione al Cicap.
    Un socio pensionato.

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  • Quando ho letto il posto, questo come altri, ho pensato: – Ma come? Nessuno gli da retta? -. Perché ho visto pochi commenti.
    Potrei dire di essere anche io “un’avversaria”, ma in realtà una cosa sola mi è veramente avversa: la falsità.
    Se CICAP smaschera casi di inganno, di superstizione, di ciarlataneria a danno di persone ingenue, o anche solo di fenomeni naturali che vengono scambiati per manifestazioni preternaturali, ben venga CICAP.
    Al resto ci pensa il mio arbitrio, le mie esperienze, i miei studi, la mia sensibilità, e anche la fede insieme con la ragione.
    Mi è capitato di vedere in TV, qualche volta, il dott. Max Polidoro e altri, e mi sono sembrate persone davvero piacevoli, molto gentili e anche dotate di un buon senso dell’umorismo (qualità meravigliosa secondo me).
    Non mi considero avversaria se non di ciò che è falso e meschino, il resto lo lasciamo all’indagine, se possibile, oppure al mistero se lì deve rimanere, e comunque alla libera scelta delle persone.
    Se CICAP smetterà di essere operativo un po’ me ne dispiacerà. Penso che, purtroppo, molte persone “ritengano generalmente di avere problemi maggiori da risolvere o a cui pensare” che aderire ad un progetto o ad un’idea…
    L’utente che ha commentato sopra ha portato l’esempio…delle Parrocchie. Nella mia, ci si aiuta molto a vicenda. Fedeli o non fedeli, si è cercato di generare una rete di solidarietà sociale che funziona, nel suo piccolo. Di denaro ne circola poco, le donazioni sono scarse anche solo per comperare beni di prima necessità o aiutare qualcuno a pagare delle cure mediche. Non ci sono soldi oppure non se ne vuole spendere. Ad ogni modo, le cose funzionano grazie ai volontari.
    Per fare le cose ci vuole competenza, impegno e…finanze. Oppure diventa “volontariato puro”.
    Diversi articoli di CICAP mi hanno comunque fatta riflettere nei confronti delle esperienze diciamo “paranormali” che io stessa ho vissuto o che altri che conoscono affermano. Non le ho rinnegate, ma le ho considerate anche in altro modo, in altri modi.
    C’è una sede del CICAP anche nella mia città e… se chiuderà vorrei prima andare a salutarli. Forse avremo idee piuttosto diverse, ma chissenefrega: abbiamo pensato e operato in onestà, e questo conta.
     
     

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  • il cicap, la creatura di piero angela. uno scienziato, o meglio un divulgatore scientifico, che ritiene che i problemi di un mondo sovraffollato si risolvano… facendo più figli “italici”, di modo da non permettere agli extracomunitari di prendere i “nostri” posti di lavoro (questa la tesi da lui argomentata in un mucchio di carta che dovrebbe essee un suo libro).

    meglio il mago otelma. ma ancheil mago zurlì.

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  • Sono queste le belle notizie.Spero fortemente che chiudiate velocemente ed andiate a fare qualcosa di veramente utile,in primis quel lacchè del vaticano di piero angela.

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