16 Aprile 2024
Il terzo occhio

L’escozul in Senato

Rosa Contino fa il punto sul caso escozul-Vidatox per Query Online:

Negli ultimi due anni, in Italia, si è molto parlato di un presunto “farmaco antitumorale”: l’escozul. La trasmissione “Le Iene”, con un servizio nel 2010, ha portato alla ribalta il caso. La specie che produce la tossina da cui si ricava l’escozul è uno scorpione endemico a Cuba dal nome scientifico Rhopalurus junceus.  Il “farmaco” viene prodotto da Labiofam, l’ente cubano autorizzato dal Ministero della Salute Pubblica di Cuba, ma gli stessi  ricercatori non hanno prodotto nessuna documentazione scientifica e non esistono studi clinici in merito all’efficacia del farmaco. Solo uno studio è stato pubblicato di recente su una rivista internazionale di tossicologia (Toxicon An Interdisciplinary Journal on the Toxins Derived from Animals, Plants and Microorganisms), nel quale sono individuate alcune componenti del veleno ed è presente una preliminare caratterizzazione biochimica. Anche l’Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” (CNR) diretto da Renzo Salimbeni, si è interessato al prodotto cubano. Con una neonata associazione (AMON, Associazione Medicina Omeopatica Naturale) e il suo presidente, Piero Fierro, ha firmato una convenzione in cui AMON si impegna a rifornire di prodotti cubani l’IFAC in cambio di uno studio di progetto.  Il progetto non ha avuto seguito a causa della mancanza di documentazione scientifica.  Nel marzo 2011, Labiofam registra il prodotto in formula omeopatica denominato Vidatox 30CH e avvia la commercializzazione in Albania delegando alla distribuzione del prodotto la società italiana PharmaMatrix, che ha sede a Tirana, di cui è presidente un avvocato, Francesco Matteucci. In Albania, quindi, nasce la clinica PharmaMatrix, che si propone di curare il cancro con i rimedi naturali cubani, specialmente il Vidatox. Il prodotto omeopatico, venduto a 150 euro circa, smentisce ulteriormente qualsiasi proprietà terapeutica data l’alta diluizione (30CH), che cancella ogni traccia del principio attivo.

In breve, la storia dell’escozul-Vidatox si può sintetizzare in poche lapidarie affermazioni: 1) la letteratura scientifica non fornisce risultati che confermino la capacità antitumorale del veleno estratto dallo scorpione; 2) la formulazione omeopatica esclude la presenza di sostanza originale nella soluzione; 3) non vi sono casi clinici dai quali si possa rilevare un miglioramento o una guarigione documentata da un tumore maligno in seguito alla somministrazione della presunta terapia; 4) non vi sono dati su studi clinici in doppio cieco e in regime di peer-review né per escozul né per Vidatox 30-CH su riviste accreditate.

Ora l’escozul, pur mancando ancora di riferimenti scientifici, approda al Senato. Nei mesi di giugno e luglio 2012 la Commissione Igiene e Sanità del Senato ha condotto un’indagine conoscitiva sul Vidatox C-30, con varie audizioni a cui hanno partecipato esponenti politici, medici, ricercatori, rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e della Società Italiana di Farmacologia (SIF), con l’intento di reperire elementi significativi per far conoscere alla collettività se vi siano i presupposti scientifici per riconoscere l’uso terapeutico della tossina dello scorpione Rhopalurus junceus. L’opinione popolare, sostenuta dalla stampa e dai media in generale, chiede che di questo presunto antitumorale si occupi il Ministero della Sanità, ma è bene ricordare che non è compito della comunità scientifica fornire delle prove dell’efficacia del Vidatox, bensì di chi vuole commercializzare il prodotto attribuendogli virtù terapeutiche.

Per approfondire la questione escozul-Vidatox, si veda qui.

Foto di sippakorn yamkasikorn su Unsplash

39 pensieri riguardo “L’escozul in Senato

  • di soldi pubblici in Italia ne sprechiamo già tantissimi, questi magari potrebbero essere utili per mettere la parola fine a questa fregatura e per iniziare a minare qualcuna delle convinzioni di chi crede ancora all’omeopatia e continua a spendere soldi inutilmente in acqua e zucchero.

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  • Acqua e zucchero di solito non fanno male e costano poco …quindi ?

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  • e comunque il veleno dello scorpione l’hanno distribuito in forma omeopatica solo perchè la produzione non riusciva a tener testa agli ordini ricevuti e quindi l’hanno “allungato” per permettere ad un maggior numero di persone di poter provare l’efficacia .I miracoli non esistono in medicina ,tranne quelli che vanno a lourdes e sono sicuramente veri e se vuoi ti spiego anche il perchè…quindi chi lo prenderà dovrebbe sapere che non può aver effetto nel suo corpo , in quanto ognuno reagisce in maniera diversa in base alla programmazione che ha (leggi dna) .Ma se un paziente riesce ad ottenre dei risultati con acqua fresca a basso costo …non un solo euro di quelli utilizzati sarebbe sprecato , in quanto acqua fresca tumori secondari non sono previsti …

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  • “Acqua e zucchero di solito non fanno male e costano poco …quindi ?”
    Quindi due parole: Clara Palomba.
    Il pericolo vero di queste “cure alternative”, è che la gente abbandona le cure vere per andare appresso a quelle finte.

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  • ma se le cure “vere” ti fanno venire un cancro secondario ? cosa curano i dolori economici di qualche sionista ?

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  • Acqua e zucchero di solito non fanno male e costano poco …quindi ?
     
    Di solito sì, tranne quando gli viene appiccicata sopra una bella etichetta con scritto rimedio omeopatico.
     
    OT: sto ancora spettando quella famosa spiegazione, non so se ti ricordi…

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  • Te la riporto quà per tua comodità visto che non legggi le notifiche …
    “Per rispondere a questa domanda occorre indagare al meglio delle nostre conoscenze il meccanismo d’azione dell’apparato. L’ipotesi che a me, ma soprattutto ad un mio autorevole collaboratore, Cyril Smith professore emerito di Campi Elettromagnetici dell’università di Salford, sembra più plausibile, è che il dispositivo agisca da amplificatore di un campo elettromagnetico di debolissima intensità già presente nell’acqua, ma in forma “latente” ossia non osservabile. L’esistenza di questo campo si può dedurre dal fatto, dimostrato sperimentalmente, che la frequenza di 384 MHz ha proprietà inaspettate nei riguardi dell’acqua, ove interviene, insieme al campo geomagnetico, nel processo fisico dell’imprinting, ossia della “Memoria dell’Acqua”2. L’energia necessaria a “mettere in moto” il dispositivo deve, a sua volta, provenire anch’essa dal campo geomagnetico nei cui riguardi il dispositivo, sembra comportarsi, grosso modo, come una radio a galena di antica memoria. Occorre infine spiegare come il risonatore esterno interagisca sull’energia correlata alla risonanza interna dell’acqua, ossia sulla frequenza di 384 Mhz che entrambi hanno in comune, in modo da amplificarla fino a renderla misurabile. Questo processo è spiegabile solo con un’interazione di campo quantistico. Tralascio i particolari teorici e numerici che convalidano questa affermazione poiché sono reperibili in bibliografia3.”

    Tratto dà : http://www.acquainformata.eu/archivio/le-energie-sottili/
    Per chi vuol leggere in maniera approfondita qualche pensiero che ho espresso in maniera molto grezza : http://www.acquainformata.eu/archivio/segnali-em-prodotti-da-nanostrutture-acquose-derivanti-da-sequenze-di-dna-batterico/

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  • Lourdes + acqua fresca una o due volte all’anno e voila . basta con tutti questi studi . scusi ma chi e’ che le consiglia questi rimedi, la Boiron?

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  • @ ermetico: per caso ,conosci Aldo Grano?

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  • “ma se le cure “vere” ti fanno venire un cancro secondario ?”
    Non ho capito. Stai dicendo che uno deve farsi ammazzare dal cancro primario per evitare il rischio di beccarsi quello secondario?
    “se un paziente riesce ad ottenre dei risultati con acqua fresca a basso costo …non un solo euro di quelli utilizzati sarebbe sprecato”
    E se fregàto si dicesse frégato… avrei trovato la rima con fegato. Evitiamo, per cortesia, di condizionare ad eventi di probabilità zero.

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  • Non ho capito. Stai dicendo che uno deve farsi ammazzare dal cancro primario per evitare il rischio di beccarsi quello secondario?
     
    Certo, come fa a non esserti chiara la logica degli omeopati? Se faccio la chemio, guarisco ma rischio che mi venga un cancro secondario e muoio più tardi, se non la faccio muoio sicuramente; ergo, meglio non fare la chemio e crepare subito.
     
    Logico no? No? No, in effetti no…

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  • c’è sempre Di Bella … o altri metodi meno invasivi che usano sempre chemio ma a bassissima dose con alte dosi di vitamine e altro …quindi non è che rimani senza far niente .E comunque la somatostatina è passata da 26 mila lire a qualche migliaio di euro …un motivo ci sarà ,oltre a quello immediato della speculazione .

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  • Scusa ermetico, ma se devi portare avanti delle affermaioni almeno che siano veritiere.
    Ho tra le mani una scatola di Somatostatina, 3 Fiale  da 3 mg costo € 142,22.
    Ste migliaia di € da dove escono fuori?

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  • http://www.vogliovivere.org/P/350/SANITA/TERAPIA-DI-BELLA/prezzo-della-somatostatina.html
    riporto per comodità dal ink in questione :
    Accogliendo la mia richiesta per la diminuzione del prezzo, una importante industria farmaceuticasi è accordata con me già dal 9 dicembre 1998 per un prezzo di vendita presso le farmacie di lire 55.000 (ancora inferiore al prezzo politico di 60.000 lire).
    In seguito mi sono ulteriormente attivata riuscendo ad accordarmi con un’ industria per portare dal 1 febbraio 1999 il prezzo a sole lire 36.000 (confezione di 3 fiale da 1 mg.+ 3 fiale di solvente).
    Nel periodo in cui era ministro della sanità il professor Umberto Veronesi il prezzo è stato portato a 39.400 lire a confezione.

    Ora confronte le tue 142,22 euro con le 36 mila lire x dose giornaliera …fatti due conti e vedi quanto viene al mese …

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  • Scusami allora per l’incomprensione, ma se così è allore ti consiglio di ricontrollare il modo di scrivere, perché la lingua non va interpretata e come hai scritto tu davi ad intendere che il sigolo farmaco è passato da 26000 a qualche migliaio di €. Mica si parlava di terpia mensile.
    Oltre a questo vorrei mettere la pulce anche su un fattore matematico analizzando l’altro esempio che hai riportato.
    Nel 1999 costava sole lire 36.000 (confezione di 3 fiale da 1 mg.+ 3 fiale di solvente). Ora una scatola da tre fiale da 3mg + tre fiale di solvente costa 142,22€. In pratica, salvo errori, una scatola di cui io ti ho parlato equivale a tre scatole di quella che hai portato come esempio nel 1999 essendo ogni fiala 3mg e non 1 mg. A parte questo va sottolineato che dal 1999 a oggi i prezzi sono praticamente raddoppiati anche per quanto riguarda i farmaci e quindi questo esorbitante aumento nel farmaco giustificato da chissa quale cosa strana non lo vedo.

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  • X ermetico.
    mi sembra un tentativo di arrampicarsi sugli specchi dopo constatazione di gaffe. Non c’è nulla di strano da capire qui. Si tratta di prodotti la cui inefficacia è stata ampiamente documentata. Il metodo Di Bella è stato sperimentato con una bella spesa pubblica per far contento il popolo e rischiare una nuova batosta economica per il Vidatox per poi sentirsi dire che, malgrado i soldi pubblici spesi, la sperimentazione è andata male per gli interessi delle lobby del farmaco sinceramente non mi va giu.

    Complimenti alla Contino per il dossier.

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  • un’amica poco prima di morire, dietro le insistenze dell’oncologo, si era decisa ad iniziare una “sperimentazione”. Ricordo come descriveva la luce che brillava sugli occhi del medico quando finalmente firmò… e il costo del farmaco: circa 500 euro alla pastiglia!!!
    Secondo voi Big Pharma mollerà mai l’osso?

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  • “”Secondo voi Big Pharma mollerà mai l’osso?””
    Assolutamente NO.
    Le ditte farmaceutiche sono aziende economiche che badano al loro profitto e della nostra salute non gliene frega niente. Proprio per questo l’idea della validità delle medicine alternative è risibile. Se solo ci fosse un minimo di sospetto che funzionino le Big Pharma non ci penserebbero due volte a farle proprie. Altro che occultamento in favore della medicina ufficiale. Basta il guadagno non è vero? Ora basta con questa indole complottista da parte dei sostenitori dlle alternative che vedono la mancanza di scientificità come prova degli interessi dei farmaceutici e se gli omeofuffari vogliono vedere approvati i loro rimedi diano una dimostrazione di fattibilità che non sia qualcosa tipo “mio cuggino lo usa per il mal di testa e dopo cinque ore di cura omeopatica gli passa”.
    Chiediamo troppo?

    Rispondi
  • a parte il plurale majestatis, il fuffaro sarai tu, e forse dovresti anche documentarti prima di sparacchiare acasaccio
    Allora , tu mi dai un bel po’ di soldi ed io ti dimostro che il tuo rimedio funziona e ne pubblico i risultati sulla mia rivista (faccio un po’ come le agenzie di rating)
    I produttori di farmaci omeopatici non sono aziende senza scopo di lucro, solo che non possono competre con le multinazionali farmaceutiche e con gli interessi che si sono  consolidati.
    In pratica mi stai chiedendo, visto che le imprese automobilistiche mirano al profitto, perché se il trasporto su rotaia è conveniente perché non producono treni.
    Fino ad non molto tempo fa il rimedio per l’ulcera era l’operazione chirurgica, amoltissimi bambini venivano tolte le tonsille e spesso anche le adenoidi… ecc. ecc.
    E chissà quanti studi c’erano che ne dimostravano i vantaggi!
    Le cose cambiano, l’importante è non avere pre-giudizi
    (salutami tuo cugino, e fatti dire cose più sagge)

    Rispondi
  • Plurale majestatis? Dove?
    Mi dispiace aver stuzzicato la sua suscettibilità, ma vorrei chiarire l’equivoco perché con grossa probabilità mi sono espresso male.
    Sulla mancanza di evidenze scientifiche delle medicine alternative non c’è da discutere vero? È scientificamente dimostrato, dalla scienza ufficiale, che non funzionano. Le prove sono tutte aneddotiche, ho fatto l’esempio del mal di testa in cinque ore perché è quello che succede, ma avrei anche potuto dire influenza in una settimana o anche una lombalgia in sedici giorni. Le parlo di casi a cui ho assistito, perché sta parlando non con uno che parla per sentito dire, ma con una persona che quotidiaanamente opera con i malati all’interno di un ospedale. Credo di avere le competenze adatte per poter parlare di tutto ciò quindi. Quali prove abbiamo? Nulla di scientifico e la motivazione che viene addotta è che la scienza ufficiale non ha interesse ad ammetterne l’efficacia per gli interessi delle Big Pharma, come le chiama lei. Mi scusi, ma sembra una scusa. Le opinioni se le porta il vento, sono i fatti che contano e i fatti sono che tali rimedi non funzionano, lo dice la scienza e lo dice anche la mia pratica quotidiana.
    Io non ho pregiudizi, sono constatazioni di fatti che sono soggette comunque a rivalutzione in cso di dimostrazione contrria. Se qualcuno me ne dimostra la validità in mniera seria, sarò il primo a cominciare a prescrivere omeopatici, fino a quel momento per me è solo acqua e zucchero. Scienza non pregiudizio, sono due cose diverse.
     
    Sulla mia riflessione iniziale ne sono fermamente convinto, non sarebbe la prima volta che delle grosse multinaionali escono dal loro campo per invaderne un altro che apparentemente non ha nessuna attinenza. Ci sono stati casi eclatanti (AT&T e  Bells dalla telefonia ai computers solo per fare due esempi storici) e non vedo il perché in questi casi dovrebbe fare la differenza. Quello che volevo dire è il perché del disinteresse dell’omeopatia da parte delle ditte farmaceutiche. Non avrebbero un campo in più da cui attingere per fare soldi? Boiron è quotata in borsa dal 1987, nel 2010 ha avuto un fatturato di 520 milioni di euro (sono fonti ufficiali Boiron non invenzioni mie), mi sembra che l’omeopatia quindi sia un business non indifferente.
    In ultimo le chiedo un favore non dica agli altri di informarsi sulle cose prima di parlre, potrebbe sempre trovare qualcuno che ne sa più di lei 😀
    Grazie della conversazione 😉

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  • plurale majestatis: “Chiediamo troppo?”
    informarsi: “l’idea della validità delle medicine alternative è risibile”
    Lei pensa che un malato in ospedale dica sinceramente se e come si cura, se usa l’omeopatia o altro? io l’ho fatto al prontosoccorso, mi hanno fatto una flebo di valium e mandato a casa. Vari amici non lo dicono neppure al medico della mutua, dal quale vogliono solo i giorni di malattia.
    ci sono cose che non sono misurabili, lo ammette anche la scienza, vedi l’ulcera (sì, hanno trovato l’elicobacter, anche a me, ma non ho fatto nulla e lo stesso m’è passata la gastrite) ed un amico (primario) dice che in fondo la maggior parte delle guaridgioni avvengono da sole
    primum non nuocere, se ne ricorda mai?
    ho visto morire due persone che si curavano il tumore con medicine alternative: serene, senza tanti tubicini, coscienti fino all’ultimo – e ho visto morire un sacco di gente dopo atroci sofferenze, intubata e disperata.
    Lasci stare mio cugino, sennò le dico di frequentare qualche clinica alternativa (ce ne sono, sa!?)
    Il business: se il futuro è il trasporto su rotaia, perché le case automobilistiche non fanno treni? Evidentemente c’è qualcos’altro oltre alla produzione  di auto (petrolio, rete viaria e chisssacché). Big Pharma non percorre la strada omeopatica perché avrà i suoi interessi consolidati: il fatto che un farmaco funzioni o meno è assolutamente irrilevante: si paga per immetterlo in commercio e poi se va male lo si toglie.
    accetti cordiali saluti
     
     

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  • Ma santo cielo Lorenzo, un discorso sensato non è possibile?
    Parlate (non è plurale majestatis, ma mi riferisco a voi sostenitori dell’omeopatia) come se aveste un cervello unico. Stesse frasi, stessi concetti, stesse idee e nessuna prova. Ma ti rendi conto delle assurdità che hai detto sulla medicina? Dai i meriti a chi li deve avere almeno e accetta che la medicina ufficiale serve a curare veramente. Vorrei vederti con un problema serio se le vostre palline di zucchero riescono a salvarti.

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  • guarda che siete voi ad essere fatti con lo stampino
    io parlo solo per me, e non certo per conto dei “sostenitori dell’omeopatia”, che presi in mucchio non conosco, conosco solo varie persone, singoli amici/che le quali ovviamente se hanno la polmonite vanno all’ospedale, e anche se non riescono a curare con l’argilla un disturbo femminile, ma ovviamente perché nono hanno i soldi per andare in una clinica omeopatica all’estero
    che la natura è il più grande medico te lo avevano già detto? riferito da un primario?
    Sai che nella storia della medicina è esistita anche la medicina nichilista: non facevano assolutamente nulla e le percentuali di guarigione erano le stesse.
    oltretutto, io non ho messo in discussione i risultati della medicina ufficiale (ve ne sono? certo ma non vanno generalizzati) come non metto in discussione che buttando concimi chimici la produzione aumenta (almeno nel breve medio periodo): bisogna vedere come si riduce il terrreno, come si considera/riduce l’essere umano
    Perr cortesia, invece di sparacchiare alla ndo cojo cojo, potresti riportarmi le assurdità che ho detto? grazie
    @Luca
    sicuramente Linus è una schifezza, altrimenti Microsoft & c. vi si sarebbero buttate a capofitto!

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  • Parlate (non è plurale majestatis, ma mi riferisco a voi sostenitori dell’omeopatia) come se aveste un cervello unico. Stesse frasi, stessi concetti, stesse idee e nessuna prova
     
    Lol, questa frase mi ha fatto venire in mente i Borg:
     
    “Le prove sono irrilevanti. I risultati sono irrilevanti. Noi siamo Big Homeo, sarete tutti assimilati. A dosi omeopatiche, ovviamente.”
    🙂

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  • Intanto si dice Linux e non Linus (ma è un dettaglio) e lo sto usando in maniera eccelsa dal 1997. Pure ora ho una macchina con sopra Open Suse, ma anche in questo caso vedo che è poco informato. Anni fa Steve Jobs ha cercato di accaparrarsi Linux, ma il suo ideatore, Linus Torvalds, non ha voluto cedere i diritti assoluti e allora Apple ha ripegato su un prodotto BSD. Microsoft non se ne è interessto per mancanza di interesse dato che il suo prodotto, windows, aveva il monopolio dei sistemi operativi. Però che un’aziendina che conosciamo tutti (google) che ha fatto quello che io dicevo e cioè se ne è appropriato ribattezzandolo Ardroid e tutti sappiamo come sta andando,
    Vedo che anche qui il suo ragionamento non regge.
    Per il resto sta quasi dicendo quello che dico io e cioè che il null non nuoce, ma nemmeno giova aggiungo io.
    Il procedimento del non nuocere va bene fino a che non c’è un vero problema, quando vi è una situazione seria su cui intervenire, la storiaa della medicina insegna che il non intervenire provoca solo il peggioramento della situazione.
    Proprio ora sono in servizio notturno nella rianimazione in cui lavoro e sappia che la situazione è diversa da come la descrive. brutta cosa passare un bel po’ di tempo intubati attacati ad una macchina, ma spesso è l’unico modo per ritardare l’appuntamento con la falce mietitrice. Potrei farle migliaia di casi di persone che sono state salvate da quelle procedure che lei in un certo senso sta demonizzando. Dice che ha conosciuto persone che si curavano con l’meopatia e sono morte felicemente. mi sembra che il risultato sia stato discutibile visto l’epilogo poi condanna in un certop senso la tendenza a disumaanizzare il malato facendolo morire attaccato ad una macchina. Se avessimo seguito il suo modo di pensare adesso avrei visto molti più morti di auelli che ho avuto e mi riferisco anche a casi come lei descrive. Non faccio né nomi né esempi, ma non immagina quante persone destinate alla morte ora sono a casa con le loro famiglie grazie al nostro accanimento anche quando la natura aveva deciso che dovevano morire. Spero non ritenga giusto il laasciar decorrere il volere della natura senza intervenire con le nostre conoscenze. Vede a quanto pare non sono io che non conosco i fatti e vado avanti a pregiudizi, i metodi naturali hanno i loro limiti esaltarli è un errore grandissimo.
    Come ha sottolineato lei e se ha letto quello che ho detto io con gli esempi nel messaggio precedente, molte patologie guariscono spoontaneamente senza l’aiuto di medicinali e rimedi, basta saper aspettare il suo decorso naturale e la medicina dovrebbe intervenire solo ove necessario e l’omeopatia agisce su questi quindi non ha utilità alcuna. Non è un opinione, ma constatazione dei fatti avallata da evidenze scientifiche.
    Ma dopo tutte ste parole la domanda è sempre la stessa e non ho mai avuto unaa risposta: dove sono le evidenze della validità dell’omeopatia?

    Rispondi
  • Menichelli complimenti per l’intervento tanto esplicativo quanto inutile. Inutile perchè tanto non capisce di sicuro dato il suo pregiudizio positivo nelle omeo. Una persona come te non dovrebbe perdere tempo a cercare di spiegare le cose ai sassi, ti leggo spesso con piacere ma, mi dispiace vederti sbattere la testa contro le idee di chi non vuole capire. Un po’ ti invidio per la tua pazienza io mi sarei già stancato.

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  • Angelo la ringrazio per la mnifestazione di stim, ma non sia così cattivo con Lorenzo. Sta esponendo le sue idee e le idee anche se non condivise sono comunque sacre e vanno rispettate. 😉

    Rispondi
  • Solo una cosa, che rappresenta un volo pindarico. Mentre si massacra la scienza, si potrebbe evitare di massacrare anche il latino? Scrivete “maiestatis”, per favore. Le forme con la “j” sono medievali e qui sono fuori luogo.

    Rispondi
  • Touché!
    sì, ho cominciato io, però guarda che massacra  il latino anche chi a tuo parere non massacra la scienza
    e poi dovrebbe essere medievale anche impedire ad uno di esporre compiutamente le sue idee: son due giorni che non posso replicare: il limbo è medievale?

    Rispondi
  • @angelo
    certo, non si dovrebbe perder tempo con chi non condivide i nostri pre-giudizi: meglio smenarsela tra pochi amici che la pensano allo stesso modo, così si è sicuri di avere sempre ragione.

    Rispondi
  • @ Luca “Microsoft non se ne è interessto per mancanza di interesse dato che il suo prodotto, windows, aveva il monopolio dei sistemi operativi.”
    id est:
    Big Pharma non se ne interessa per mancanza di interesse dato che i suo prodotti, i farmaci allopatici, hanno il monopolio della medicina
    Ho scritto che un’amica provò a curarsi un certo disturbo con l’argilla, ma poi dovette ricorrere all’ospedale. Un altro, quando cominciò a sputare sangue, il naturopata gli disse che non poteva fare nulla, e anche lui andò all’ospedale.
    Agli amici fanatici dell’omeopatia dico che questa è la medicina per chi sta bene, ma a quelli come lei dico che è facile non prendersi responsabilità e prescrivere cortisone per una irritazione cutanea.
    Mi fai così scemo da pensare che contesti che al prontosoccorso si salvano tante vite? Ma il vostro accanimento è spesso irresponsabile. Vuoi l’esempio? La mamma di un’amica, con demenza senile, ricoverata perché al prontosoccorso non le prescrissero un farmaco da adottare perché costretta a letto dopo una caduta, stava morendo in santa pace (e nei barlumi di coscienza ne era consapevole) ma vollero a tutti i costi operarla (non era neppure pensabile opporsi perché non era sotto tutela): operazione difficilissima con asportazione della milza, le han salvato la vita… solo che il chirurgo si gloria dell’impresa e la figlia con la badante ne porta le conseguenze.
    Certe malattie non le cura né l’omeopatia né l’allopatia: visto che morire si deve, ho scritto che ho visto persone morire serene e altre disperate: indovini quali erano curate con medicine non convenzionali?
    Vuole i dati: semplicemente non li ho e non mi metto a cercarli, con me e molti altri l’omeopatia ha funzionato e questo mi basta. Le potrei però dare quelli riguardanti cosa fanno i medici cui viene diagnosticato un tumore.
    Oppure riportare le categorie professionali meno soggette ad operazioni chirurgiche: medici ed avvocati. Cosa ne dice?
    Le evidenze sulla validità dell’omeopatia gliela danno i milioni di pazienti che preferiscono curarsi con il nulla piuttosto che avvelenarsi quando non è indispensabile.
    (oltre ad un amico primario ne ho uno che lavora al prontosoccorso, il quale fa anche l’agopunturista, guarda un po’!)

    Rispondi
  • Bene Lorenzo, lo vede che non c’è nessuna censura? Mi fa piacere.
    Vediamo di analizzare la suaa risposta, dal mio punto di vista naturalmente.
    Lei dice “Agli amici fanatici dell’omeopatia dico che questa è la medicina per chi sta bene, ma a quelli come lei dico che è facile non prendersi responsabilità e prescrivere cortisone per una irritazione cutanea.”
    Sembra quasi dare una botta al cerchio e una alla botte, ma nello stesso tempo le do perfettamente ragione perché accomuna due tendenze: quella di considerare valida un qualcosa che non lo è e quella di prescrivere medicinali anche quando non è necessario. Che ci creda o no è quello che vuole la gente, ma qui entriamo in un altra discussione che per il momento preferirei non affrontare. Non so cosa fa lei nella vita, ma le posso dire che a volte le cose vanno vissute e dopo venti anni in ospedale ho capito nche quando è il cso di intervenire e quando lasciar stare, sempre se mi viene permesso dall’utente sia chiaro.
    Lei dice “Ho scritto che un’amica provò a curarsi un certo disturbo con l’argilla, ma poi dovette ricorrere all’ospedale. Un altro, quando cominciò a sputare sangue, il naturopata gli disse che non poteva fare nulla, e anche lui andò all’ospedale.”.
    Cosa sarebbe successo se al posto di fare gli alternativi si fossero rivolti subito all’ospedle? Mi creda non si immagina quanti casi disperati ci capitano che avrebbero potuto risolvere i problema con quella pomatina di cortisone. Ricordo l’anno scorso una bambina con una tracheite curata, come direbbe lei, con la Propoli e altri rimedi omeopatici invece che con i bruttissimi antibiotici chimici pieni di effetti indesiderati prescritti dal medico (Velamox sciroppo 1 misurino ogni 24 ore). Ma scherziamo? Il Velamox ti distrugge il fegato, la natura ti da tutto quello che serve. la natura aveva deciso che quella bambin dovesse morire a qunto pare perché dopo due settimane è stata ricoverta da noi con una polmonite da Streptococco. Terminata la crisi repiratoria se l’è cavata “solo” con una pericardite reumatica, due inizioni di Penicillina al mese per due anni e un bronco sclerotico che le condizionerà tutta la vita. Riguardo alla sua fiducia nell’opinione del primario, a prescriverle gli omeopatici è stato un pediatra  a pagamento che è pure lui primario in un ospedale. mai fidarsi dei primari. 😀
    Fosse solo quello il caso mi sarei limitato a curare la bambina, ma siccome ci capitano spesso casi simili permette che mi girano vedendo i danni della medicina alternativa?
    Lei è soddisfatto perché, come ha detto nel suo intervento, sta bene e non ha bisogno di nulla. Provi a non prendere nessun rimedio e vedrà che è la stessa cosa. I milioni di utilizztori soddisfatti sono sullo stesso piano: stanno bene e hanno problemi in cui basta spettare, che poi ci sia un uso smisurato di farmaci è vero dto che in molti casi basta non prendere nulla. Io per esempio tengo sotto controllo le malattie sia mie che della mi famiglia intervenendo solo quando necessario. Per intenderci non mi prendo una Tachipirina perché ho qualche linea di febbre, ma nemmeno un rimedio omeopatico. Aspetto un po’ e vedo se è il cso di intervenire o no. Nella mggior prte dei casi il giorno dopo sto bene. se avesi preso qualsisi cosa avrei automaticamente dato il merito al farmco o rimedio assunto. Capisce cosa voglio dire vero?
     
    Lei dice “Certe malattie non le cura né l’omeopatia né l’allopatia”.
    Assolutamente vero, siamo lontani dall’avere delle risposte a tutto.
     
    Lei dice “visto che morire si deve, ho scritto che ho visto persone morire serene e altre disperate: indovini quali erano curate con medicine non convenzionali?”
    Questo è un pregiudizio, le posso ribaltare la cosa in ogni momento e di persone morire purtroppo ne ho viste molte. Però le do atto di un cosa: chi segue le terapie alternative è più propensa ad accettare le cose, morte compresa, come facevanoo un po’ le generazioni passate, ciò non vuol dire però che muoiono più serenamente. Forse ho capito male quello che intende.
     
    Lei dice “La mamma di un’amica, con demenza senile, ricoverata perché al prontosoccorso non le prescrissero un farmaco da adottare perché costretta a letto dopo una caduta, stava morendo in santa pace (e nei barlumi di coscienza ne era consapevole) ma vollero a tutti i costi operarla (non era neppure pensabile opporsi perché non era sotto tutela): operazione difficilissima con asportazione della milza, le han salvato la vita… solo che il chirurgo si gloria dell’impresa e la figlia con la badante ne porta le conseguenze.|”
    Ci capita spesso il contrario, la settimna scorsa è morto un uomo che non poteva essere salvato in nessun modo, ma la figlia h detto che avrebbe dato la vita per avere suo padre vivo anche un soo secondo in più malgrado la situazione. Mi dispiace per la sua amica, ma non si tratta di incoscenza, ma di aver salvato comunque una vita. Non so in che condizioni sta questa signora, ma se le cose fossero andate diversamente non pensa che sarebbero stati più felici’? Almeno nella mia realtà se una cosa è veramente inutile, non si interviene a meno ché non siano i famigliari ad insistere (succede più spesso di quello che immagina mi creda). Credere all’accanimento irresponsabile è un pregiudizio, noi ragioniamo in maniera diversa e l’obiettivo principale non è pavoneggiarci di aver eseguito un intervento ben riuscito, ma preservare la vita e la salute e non sempre ci si riesce, ma ciò no vuol dire che non bisogna tentare. Vede, sig. Lorenzo, lei non guarda affatto alle migliaia di vite che vengono salvate da quello che chiama accanimento irresponsabile, ma si focalizza al caso singolo della sua amica come prova dello scempio in atto. Questo è veramente un atteggiamento irresponsabile. Se vuole la realtà dei fatti venga con me un paio di mesi e se ne renderà conto.
     
    Lei dice: “@angelo
    certo, non si dovrebbe perder tempo con chi non condivide i nostri pre-giudizi: meglio smenarsela tra pochi amici che la pensano allo stesso modo, così si è sicuri di avere sempre ragione.”

    Le do perfettamente ragione, ci vuole sempre dialogo anche quando si sa per certo che da entrambe le parti l’idea non cambierà. Unica regola educaione. Come vede nessun pregiudizio.
     
    P.S. Linux è 250000 volte superiore  a Windows, fidatevi. 😀
     

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  • Pingback: Sequestro di Vitadox a Bari

  • Luca, il dialogo è difficile con chi non vuole capire.

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  • In questo momento, su Radio3 Scienza si affronta l’ argomento della Medicina “tradizionale” nel Mondo, versus Medicina “Scientifica” Occidentale. Vittorio Colizzi, immunologo dell’ Università Tor Vergata, affronta l’ argomento in base a statistiche e a studi, non in base a ideologie e a filosofie. Sarebbe utile ascoltare e riascoltare in podcast questa trasmissione, per molti degli intervenuti qui, molto spesso schierati in base ad ideologie e non a dati scientifici. Anche quelli che ritengono di seguire solo la Scienza e niente altro, senza avvedersi di tagliare coi loro personali rasoi occamaniani le parti di Scienza che dimostrano il contrario di quello in cui credono fideisticamente, come ogni credulone. 

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  • Questo farmaco di cui tanto si parla non ha nessun effetto sul cancro. Il mio papà lo ha provato dall’inizio della malattia fino alla suo ultimo giorno di vita. Il cancro ha fatto il suo regolare percorso, i suoi tempi sono rientrati perfettamente nelle statistiche per il tipo di tumore. Mi dispiace ma non facciamoci troppe illusioni e soprattutto ATTENTI ALLE TRUFFE!!!

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  • grazie Silvia della tua testimonianza. Anche mio padre se n’è andato a causa di tumore, si era provato con l’ascorbato di potassio. In casi disperati si prova di tutto, ma credo siano importanti due considerazioni:
    – come si muore;
    – cosa fanno i signori medici quando tocca a loro.
    Non posso riportare le statistiche precise (chi vuole può fare una ricerca sul web, ma mi sembrano conoscenze condivise) però i medici sono i primi a rifiutare la chemioterapia. Inoltre: i professionisti che subiscono meno di tutti le operazioni chirurgiche sono proprio i medici e… gli avvocati.
    Un motivo ci sarà!

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  • Devo precisare che mio padre, in realtà, NON seguì una cura con l’ascorbato di potassio ma lo prese solo per un paio di settimane (mia madre era diffidente). Forse se avesse continuato…

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