16 Aprile 2024
Il terzo occhio

Fusione fredda a Bologna: un aggiornamento

Un aggiornamento breve sulla vicenda dell’E-Cat di cui abbiamo parlato ieri qui. La rivista svedese Ny Teknik che aveva già dato visibilità all’invenzione di Rossi, è tornata sull’argomento oggi con un articolo che sta facendo molto discutere (qui in inglese).

Hanno Essén, professore di Fisica Teorica all’Università di Stoccolma e membro dell’associazione scettica svedese VOF e Sven Kullander, professore emerito dell’Università di Uppsala hanno partecipato a un test lo scorso 29 marzo e si sono convinti dell’efficacia dell’E-Cat. Potete trovare il loro rapporto qui.

Lo stiamo leggendo e siamo in contatto con Essén per cercare di risolvere alcuni punti critici. Vi terremo aggiornati.

Nel frattempo, potete ascoltare le dichiarazioni di Giuseppe Levi e il commento di Stefano Bagnasco nella trasmissione Mr Kilowatt su Radio 24 (qui in podcast).

Qui trovate tutti gli articoli che abbiamo pubblicato sull’argomento.

147 pensieri riguardo “Fusione fredda a Bologna: un aggiornamento

  • Non la trovo, mi dispiace. Si può rimediare?
    Cordiali saluti

    probabilmente avevo usato un indirizzo sbagliato. Mi potrebbe fare il favore e mandarmi una email a:

    robert925  chiocciola  gmx.de  ?

    cosi vedo la Sua, grazie.

    Rispondi
  • Ho domandato a Essén (uno dei due profl svedesi) un paio di questioni riguardo alla portata dell’acqua.
    Dice che ricorda chiaramente che non c’è stato nessun aggiustamento della pompa durante l’esperimento, ma che non è stato controllato il peso del contenitore dell’acqua né quante volte è stato riempito.
    La notizia è che questi accorgimenti saranno fatti nel prossimo test settimana prossina (ha scritto: next week, spero non sia scappata la ‘s’).

    Rispondi
  • @Italo Bianchi
    Non è così. Io sono preoccupato solo delle affermazioni provenienti dall’Università. Come cittadino e contribuente, è da loro che mi aspetto un giudizio autorevole e competente sull’aggeggio.
    Non si può essere contemporaneamente guardie e ladri. Non si può chiedere al DF di Bologna di dissociarsi da Focardi, Levi, Ferrari, Bianchini, perché essi sono il DF, o almeno una parte significativa, evidentemente mai contrastata. Focardi in particolare lavora da vent’anni in ff senza difficoltà. Un tempo collaborava anche con Piantelli dell’Università di Siena.
    La sorte di Rossi e del DF coincideranno. Credo però che Capiluppi abbia sufficienti santi in paradiso per non subire danni.  A Focardi è sempre andata bene.
    Nel mio piccolo ho seguito l’esempio di Peter Ekstroem, cioè:
    fate quello che volete, ma tenete conto che violate numerose leggi di chimica e di fisica.
    Questa è la linea che fin dall’inizio ho suggerito al CICAP, ma sono stato anticipato dalla linea Bagnasco, quella del “guardare dentro il cannocchiale” e del rinunciare a considerazioni di appropriatezza teorica. Una linea di scarso prestigio, destinata a dipendere dai vari show  con cui Rossi ci terrà sulla corda forse per anni, visto il consenso internazionale che è riuscito a raggiungere.

    Rispondi
  • @Mattia Rizzi
    Le tre richieste di brevetto di Cardone sono in questo stato:
    Application deemed to be withdrawn
    Cardone invece ha affermato in pubblico che si tratta di brevetti intestati al CNR. Si tratta invece di richieste di brevetto destinate a essere ritirate. Non si tratta di rinuncia al rinnovo, come crede dioamore.
    La piezofusione sarebbe un bel tema di scienza patologica per il CICAP.
    Gli stessi video di Cardone contengono molti strafalcioni di scienza. Si potrebbe partire dai video.

    Rispondi
  • @Alessandro
    Secondo mè è solo questione di tempo e come dice mio padre il tempo è sempre galantuomo.
    E’ una posizione troppo riduttiva, anche se non ci piove sopra.
    Il CICAP che ci ospita non si accontenta di fare da notaio o da cancelliere. Per questo motivo è nato un blog (in fondo è un blog, Mautino) molto vivace e molto visitato.

    Rispondi
  • @Camillo Franchini
    Sono daccordo con tè, diciamo che era la frase finale di un discorso più articolato, in quanto possiamo disquisire per anni sull’argomento, ma con le informazioni che abbiamo oggi, possiamo solo teorizzare, di fisica o sui comportamenti umani. Il tempo galantuomo comunque sembra che abbia i giorni contati se come a quanto pare a ottobre dovrebbero essere inaugurate le “centrali” Greche e Statunitensi. Penso comunque che secondo mè dovremo aspettare anche di meno dei mesi che ci separano da ottobre.
    Saluti Alessandro

    Rispondi
  • @Alessandro
    Il tempo galantuomo comunque sembra che abbia i giorni contati se come a quanto pare a ottobre dovrebbero essere inaugurate le “centrali” Greche e Statunitensi. Penso comunque che secondo mè dovremo aspettare anche di meno dei mesi che ci separano da ottobre.
    Bisogna riconoscere a Rossi di comportarsi in modo diverso dai fusori freddi tradizionali che la menano da 22 anni, senza avere cavuto un ragno dal buco, come osserva il candido Focardi. Penso a Celani, a Violante, alla De Ninno, a Del Giudice, per indicare i fusori tradizionali più compromessi. Praticamente è gente che si è occupata di ff per tutta la vita attiva. Mai una gioia.
    Il  piglio decisionista di Rossi e i suoi progetti a breve termine attivano il nostro blog, dove tutti possono scommettere. Chi avrebbe ancora la forza di occuparsi di F&P?
    Forza Alessandro, Lei per chi scommette?

    Rispondi
  • @Query
    Rinnovo la domanda fatta ieri: E’ prevista a breve (pochi giorni) la pubblicazione dei ‘punti critici’ nella relazione degli svedesi?
    Grazie

    Rispondi
    • Mattia Rizzi:
      Rinnovo la domanda fatta ieri: E’ prevista a breve (pochi giorni) la pubblicazione dei ‘punti critici’ nella relazione degli svedesi?

      Abbiamo parlato a lungo con Essén. Sì, a breve usciremo con un nuovo pezzo.
      (tra l’altro, vediamo adesso che gli hai parlato anche tu)

      Rispondi
  • @Tutti
    C’è qualcuno che ha avuto la pazienza di scovare i brevetti dei fusori freddi? Sarebbe interessante sapere quanti ne sono passati e su quali argomenti. Mi risulta che subito dopo l’uscita di F&P ci sia stata una corsa ai brevetti anche in Italia. Forse Scaramuzzi? Forse Violante, Fontana (Pirelli), Mastromatteo (ST)?
    Sarebbe utile al nostro confronto conoscere almeno i titoli e gli estratti dei brevetti.
    Forse il CICAP ha già fatto questa indagine. Possiamo approfittarne?
    Grazie in anticipo

    Rispondi
  • @Franchini
    Ma ha visto il nuovo brevetto di Piantelli? L’ho pubblicato qualche post piu indietro. E’ presente pure l’analisi dell’U.B.

    Rispondi
  • @Camillo Franchini
    Mi sembra ovvio che i vantaggi che la veridicità della scoperta porterebbe alla vita quotidiana di ogniuno di noi appare quantomeno radicale, senza considerare tutti gli aspetti sociologici che andrebbe a smuovere dalle fondamenta,  la new revolution che andrebbe ad innescare nell’industria, trasporti, green economy ecc.,nello stesso mondo accademico, lo vediamo solo attraverso la discussione che i tre esperimenti hanno provocato a livello scentifico internazionale, ci sarebbe un vero e proprio terremoto con tsunami incorporato, forse anche senza stravolgere le leggi della fisica. Sono altersì convinto che il mondo scentifico si stà muovendo sempre nello stesso modo (nella storia abbiamo decine di esempi) e cioè si divide in favorevoli/fiduciosi e dubbiosi/contrari conditi di supporters più o meno prestigiosi. Diciamo che per scommettere i punti interrogativi rimangono tanti e troppo importanti, io per natura sono un positivista e diciamo che sono fiducioso/speranzoso (per trovare una nuova terminologia di soggetto) sulla questione.
    Lei invece come la vede la questione?

    Rispondi
  • @alessandro

    nell’industria, trasporti, green economy

    La green economy cosi come è nata morirà all’istante, mentre vedremmo una transizione ad una economia dell’idrogeno in pochi anni.

    Rispondi
  • Ho un po’ travisato: rispondendo a ‘green economy’ intendevo alle energie rinnovabili quali solare, fotovoltaico, eolico, etc. Questo campo subirebbe un arresto totale.

    Rispondi
  • Vi consiglio di guardare il servizio che andrà in onda su TG3 LEONARDO, domani e dopodomani, da non perdere assolutamente, come a breve verrà fatto e messo in onda un documentario sulla storia delle reazioni piezonucleari indotte da cavitazione…ormai è già storia!!!
    @Alessandro
    Io al posto tuo mi terrei i punti interrogativi, ma scommetterei comunque.
    @Franchini
    Mi permetta, ma il suo approccio non è assolutamente scientifico, il suo prezioso tempo potrebbe impiegarlo nella verifica reale e concreta anzichè nella critica assolutista…
    A breve ci saranno anche le pubblicazioni dei risultati russi e indiani a conferma delle affermazioni del Prof. Carpinteri e Cardone….è una scoperta tutta italiana, dobbiamo essere orgogliosi di questo…dopo Fermi il primato è ancora tutto italiano.
     

    Rispondi
  • @Alessandro
    io per natura sono un positivista e diciamo che sono fiducioso/speranzoso (per trovare una nuova terminologia di soggetto) sulla questione.
    Lei invece come la vede la questione?

    Io faccio mie le critiche di Peter Ekstroem, assomigliano alle mie e hanno il merito di essere preliminari, come le mie. Il testo della richiesta di brevetto mette in evidenza che si tratta di una mistificazione grossolana. Spiace che non se ne siano accorti quelli di Bologna.
    Non chiedo di vedere; prendo la responsabilità di affermare senza esitazioni che si tratta di mistificazione.
    La presa di posizione è personale, non compromette il CICAP.

    Rispondi
  • @Camillo Franchini
    Ritengo la sua opinione legittima e supportata da elementi scentifici importanti, ma secondo il sottoscritto sono un’attimo prematuri, sopratutto perchè come ho riferito nel mio post precedente, nella storia ci sono decine di esempi di “negazionisti ” smentiti dai fatti, sopratutto in ambito scentifico. Ora, mi sembra che se la teoria non riesce a supportare la pratica non debba essere un dogma insuperabile. Quello che io non riesco a vedere è la truffa (forse sono un pò ingenuo), in quanto il Rossi e di riflesso l’università di Bologna (la più antica del mondo) sta rischiando del suo, sia a livello finanziario che di immagine.

    Rispondi
  • @Query
    Ah perfetto, addirittura un nuovo articolo.
     
     
    Tra l’altro, secondo indiscrezioni settimana prossima ci sarà l’annuncio da parte di UniBO dell’accordo.

    Rispondi
  • Sabato servizio di RAI News sulle LERN/fusione fredda.
    Finalmente inizia a smuoversi qualcosa.

    Rispondi
  • volevo informarvi di due argomenti:

    Ci sara un altro test la prossima volta. Questo ho trovato su “Vortex-L”:

    inizio citazione

    ————

    Hanno Essén: “follow up experiment next week”

    Hello group,

    In answer to a question from a concerned person regarding water flow measurements during the last Rossi E-cat test/demonstration, Hanno Essén added, perhaps unconsciously, that there will be a follow-up experiment next week.
    Here’s the original email as posted by him on an italian discussion forum (some personal info omitted):

    * * *

    Hello
    I remember clearly that there was no adjusting of the pump during the experiment. There was a tank of distilled water on the floor below the pump. Unfortunately its refilling and weight etc were not checked.
    These things will be better checked in a follow up experiment next week.

    Best regards
    Hanno Essén

    Citerar “xxxxxx xxxxx” <xxxxxxxx@xxxxxxxx>:

    > Dear Prof. Hanno Essén,
    > since there wasn’t a flowmeter recording the flow some skeptics here in Italy claims that the water flow was changed during the
    > test, from 6.47 kg/h to 3 kg/h during the kick observed at 60
    > degrees and another half at around 97 degrees.
    > Do you remember if there was a water tank around the pump, the size
    > of the tank and how many times was refilled? It’s possibile to
    > exclude a 3 kg/h flow because the water level of the tank was
    > consistent with a 6 kg/h flow?
    > Thank you.

    Hanno Essén
    Docent Studierektor
    KTH Mekanik

    * * *

    Cheers,
    S.A.

    —————-

    fine citazione

    fonte: forum Vortex-L
    http://www.mail-archive.com/[email protected]/msg44803.html

    Robert

    Rispondi
  • Lo sappiamo già. Son stato io a mandare quell’email.

    Rispondi
  • la prossima settima volevo dire.

    Ah, OK.

    E poi sono caduto per caso su un documento del DoD americano.

    dodfuelcell.cecer.army.mil/library_items/Thermo(2004) pdf

    (dovete aggiungere un . davanti al pdf)

    L’oggetto era un elemento termoelettrico (effetto Seebeck, Peltier) con valori di rendimento miracolosi (20%). Era un prodotto di Andrea Rossi, della sua Leornardo Technologies Inc. Il documento parla di una perizia del suo elemento termoelettrico: la maggior parte dei elementi non era funzionante, e invece di produrre 800-1000 Watt fu misurato solo un unico Watt. Elementi inviati piu tardi non avevano un’ efficienza superiore ai valori di prodotti sul mercato (circa 4%).

    L’oggetto era un elemento termoelettrico (effetto Seebeck, Peltier) con valori di rendimento miracolosi (20%). Era un prodotto di Andrea Rossi, della sua Leornardo Technologies Inc. Il documento parla di una perizia del suo elemento termoelettrico: la maggior parte dei elementi non era funzionante, e invece di produrre 800-1000 Watt fu misurato solo un unico Watt. Elementi inviati piu tardi non avevano un’ efficienza superiore ai valori di prodotti sul mercato (circa 4%).

    Rispondi
  • @Mistero
    Mi permetta, ma il suo approccio non è assolutamente scientifico, il suo prezioso tempo potrebbe impiegarlo nella verifica reale e concreta anzichè nella critica assolutista…
    La ff fredda offre molti casi in cui basta dare un’occhiata a un documento per capire che si tratta di mistificazione. Un caso clamoroso è quello del giapponese Yasuhiro Iwamura che ritiene possibile ridurre elettroliticamente  ioni di cesio e di stronzio da una soluzione acquosa. Non credo sia necessario assistere all’esperimento di elettrodeposizione per capire che ci troviamo di fronte a un imbroglio.
    Un altro giapponese, Yoshiaki Arata, ha inventato un metodo per comprimere idrogeno in una bombola di palladio, un metallo trasparente all’idrogeno come un vetro di finestra lo è alla luce.
    Poi ci sarebbero Mizuno, Takahashi, Ytoh…
    Se non si impara a fare uno scrutinio di quello che si legge, sopratttutto in tempi di internet, si perde tempo prezioso a seguire le idee più strampalate.
    I Giapponesi sono particolarmente estrosi in ff.

    Rispondi
  • @Alessandro
    Quello che io non riesco a vedere è la truffa (forse sono un pò ingenuo), in quanto il Rossi e di riflesso l’università di Bologna (la più antica del mondo) sta rischiando del suo, sia a livello finanziario che di immagine.
    L’esposizione dell’Università di Bologna lascia perplessi. Sono talmente determinati, che mi fanno dubitare delle mie certezze, devo ammettere. Capiluppi si è lasciato coinvolgere fino al punto di non ritorno. In America considerano la ff un career-killer, forse perché le Università hanno una gestione privata.
    Da questo punto di vista Capiluppi non corre pericoli. Nemmeno Focardi è rimasto danneggiato.

    Rispondi
  • @Alessandro
    Quello che io non riesco a vedere è la truffa (forse sono un pò ingenuo), in quanto il Rossi e di riflesso l’università di Bologna (la più antica del mondo) sta rischiando del suo, sia a livello finanziario che di immagine.

    Se cerca su Google queste 2 frasi abbinate “What you can do” “Consider investing in Rossi’s group” troverà decine e decine di articoli che terminano con questo invito. Normalmente gli articoli parlano dell’Università di Bologna e dei “successful tests performed there”.

    Se il popolo del web raccoglie in massa il suddetto invito, l’Università di Bologna diventa la pompa che tramite il suo prestigio muove una circolazione di denaro molto maggiore di quello che sta per ottenere dalla firma dal contratto di ricerca. E forse questo spiega il motivo per cui deve essere concluso solo tra un anno, quello che potrebbe essere svolto in mezza giornata.

    Se poi tra un anno le cose andranno bene. L’umanità celebrerà l’eroe del millenio (oltre che nuovo premio Nobel) e al DF di Bologna sarà riconosciuto il coraggio di avergli dato fiducia.

    Se invece per allora qualche centinaio di persone nel mondo non si riterranno molto soddisfatte del loro investimento e chiederanno alle rispettive magistrature di accertare il perchè l’impressionante eccesso di calore certificato dal DF di Bologna non ha voluto più saperne di sprigionarsi, temo che a rimetterci sarà soprattutto l’Università di Bologna che, oltre a rimediare l’IGNobel e un cappello da somaro alto come la torre degli Asinelli, si troverà a rimborsare l’uovo ricevuto restituendo una gallina e purtroppo quella gallina la pagheremo noi contribuenti italiani.

    Rispondi
  • @Franchini
    C.V.D.
    Il suo approccio non è assolutamente scientifico, capisco solo ora la distanza che viene mantenuta tra lei e il CICAP.

    In merito ad Arata e al reattore piezonucleare sta facendo un altro grosso errore, immagino lei conosca il premio imperiale per la scienza che viene assegnato in Giappone…
    Lei per caso ha vinto la medaglia d’oro Galileo Galilei?

    Rispondi
  • Segnalo una piccola incongruenza.
    Nel documento di gennaio 2010 “a new energy source” si dice che il rame analizzato ha una composizione isotopica naturale. (http://www.lenr-canr.org/acrobat/FocardiSanewenergy.pdf)
    Nel documento di marzo 2010 si dice che il rame ha una composizione isotpica differente da quella naturale. (http://www.nyteknik.se/incoming/article3080659.ece/BINARY/Rossi-Focardi_paper.pdf)
    Questo ha provacato alcune interpretazioni errate a chi ha letto quello di gennaio 2010.

    Rispondi
  • Pingback: Reattore E-Cat: la posizione del CICAP

  • @Mattia Rizzi
    Questo ha provocato alcune interpretazioni errate a chi ha letto quello di gennaio 2010.

    O forse sono errate quelle basate sui dati di marzo?
    Altro dubbio. L’ultima prova della tabella 1 si è tenuta a giugno o in ottobre?

    Rispondi
  • @Mistero
    C.V.D.
    Il suo approccio non è assolutamente scientifico, capisco solo ora la distanza che viene mantenuta tra lei e il CICAP.

    E’ proprio come scrive: il CICAP si affida al Dipartimento di Fisica  di Bologna come arbitro supremo e offre a Rossi altre possibilità di affermazione.
    Io giudico Rossi dal testo della richiesta di brevetto, dall’articolo che ha scritto con Focardi, dalle violazioni delle leggi chimiche che la sua invenzione comporta. Non aspetto di guardare dal cannocchiale – mi passi l’espressione – per affermare che ci troviamo di fronte a un clamoroso esempio di scienza patologica. Meno che mai aspetto che si pronunci Capiluppi.
    Non ho alcuna difficoltà a distinguermi dal CICAP, non siamo mica fidanzati. Tenga presente che Bagnasco è un fisico , mentre io sono un chimico. Ammetterà che le nostre storie personali comportino profonde differenze di atteggiamento e di giudizio.
    Perché non restino dubbi: nego che l’E-Cat sia un amplificatore di energia.
    Ottobre non è lontano, quindi avremo modo di controllare se sbaglio ad affidarmi alle leggi della chimica classica.

    Rispondi
  • @Mistero
    In merito ad Arata e al reattore piezonucleare sta facendo un altro grosso errore, immagino lei conosca il premio imperiale per la scienza che viene assegnato in Giappone…

    A me risulta che Arata abbia ricevuto il premio come ingegnere esperto di saldature speciali. Forse Lei ha informazioni diverse; in tal caso sarebbe utile per tutti conoscerle.
    Un anno e mezzo fa su Arata ho scritto un appunto su “Scienza e Paranormale” del CICAP. E’ un personaggio che conosco bene, anche se non di persona.
    Di persona tra i Giapponesi conosco solo Takahashi.

    Rispondi
  • @Mistero
    C.V.D.
    Il suo approccio non è assolutamente scientifico, capisco solo ora la distanza che viene mantenuta tra lei e il CICAP.

    Francamente non immagino come Lei si comporterebbe se Iwamura La invitasse ad assistere alle elettrodeposizione di cesio e stronzio da soluzione acquosa. Andrebbe per buona educazione; gli scriverebbe ringraziandolo, ma che non  ha tempo da perdere? Gli crederebbe sulla parola perché è simpatico?
    Secondo Lei l’atteggiamento scientifico corretto è quello di assistere a tutte le dimostrazioni? Anche a quelle sul moto perpetuo? Non esiste un solo caso in cui si possa stare tranquilli in casa?
    La sola cosa che mi incuriosisce di Rossi è di scoprire il trucco, come se si trattasse del mago Natuzzo Magnetico. In questo mi allineo al CICAP tradizionale, che smaschera sul fatto gli imbroglioni.
    In fondo il vero comportamento scientifico è quello dell’U.B, che controlla che nelle invenzioni non vengano violate leggi naturali. Si ricordi che Rossi ha ammesso in un’intervista di avere violato alcune leggi di fisica. Aggiunga che ne ha violate altre di chimica ed è cappotto.
    Focardi crede che la costante di equilibrio di una reazione possa essere modificata da un catalizzatore. Il solito fisico che ragiona di chimica.
    Come vede, messi insieme, di errore in errore, i due costruiscono l’E-Cat.
    Buon fine settimana

    Rispondi
  • @Camillo Franchini
    Il Suo rifiuto di guardare attraverso il cannocchiale è un comportamento umano la cui spiegazione attiene più alla psicologia che alla Fisica.
    Di fronte ad una dimostrazione può prendersi tutto il tempo che vuole per esprimere un giudizio ed anche rifiutarsi di esprimerne uno se non La convince.
    Se invece Lei non si prende la briga di mettere alla prova ragioni degli altri è allora Lei che sceglie la vita facile!
    Questa non è scienza patologica?
     

    Rispondi
  • @Camillo Franchini
    … intendo dire non le ragioni di tutti gli altri, ma di quelli qualificati, come in questo caso.

    Rispondi
  • @REN72
    Se invece Lei non si prende la briga di mettere alla prova ragioni degli altri è allora Lei che sceglie la vita facile!
    Questa non è scienza patologica?

    Proprio di questo ho parlato oggi con gli amici del CICAP di Toscana riuniti a Pisa.
    La sola presenza di Capiluppi ha conferito prestigio alla dimostrazione di Rossi. La stampa ha messo in grande evidenza la sua presenza. Chi non si occupa di scienza, ha conservato questo messaggio: l’Università di Bologna si occupa di un nuovo tipo di energia; forse la gente non si ricorda nemmeno il nome di Rossi, quello dell’Università di Bologna sì.  Si sono create aspettative enormi sul nulla.
    Ecco perché mi rifiuto di mettermi sul piano di Capiluppi; non voglio dare credito a una rivendicazione tecnologica priva di fondamento per chiunque abbia le conoscenze necessarie.
    Capiluppi, forse senza rendersene conto, con la sua presenza ha suggerito che le rivendicazioni di Rossi forse hanno un fondamento, meritano comunque di essere prese in considerazione. Poteva non farsi riconoscere; invece si è fatto bravamente riconoscere.
    Richiesto di prendere posizione, ha risposto con queste testuali sorprendenti parole:
    Il Dipartimento di Fisica dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, non ha nulla da commentare su quanto viene scritto o richiesto al proprio riguardo. Non considera di nessun valore le affermazioni di chiunque scriva o pretenda di valutare il comportamento del Dipartimento senza nessuna base scientifica riscontrata da riviste scientifiche riconosciute e “referate” da comitati scientifici di alto livello internazionale.
    Il Dipartimento non intende rispondere a nessuna di queste contestazioni e non darà nessun altra risposta oltre a questa.

    Fatto salvo l’inesorabile e puntuale ricorso alla denuncia alle autorità giudiziarie di ogni azione che dovessero concretamente e provatamente danneggiarlo.
    Le piace come si esprime il direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna? Ci sono perfino le minacce inesorabili, a tutela di mille anni di storia onorata.
    Per avere diritto di  “scrivere e valutare il comportamento del Dipartimento” bisogna sottoporre le osservazioni a una peer- review. Geniale.

    Rispondi
  • @Camillo Franchini
    Nell’eccezionalità della situazione la posizione dell’Università di Bologna mi sembra ragionevole, volevo scusarmi per il tono sfrontato ed offensivo con cui l’ho trattata nei post precedenti.
    Le do atto della Sua assoluta padronanza della Chimica e della Fisica nucleare che La spinge ad affrontare il tema a viso scoperto mentre io sono ancora anonimo.

    Rispondi
  • @REN72
    Le do atto della Sua assoluta padronanza della Chimica e della Fisica nucleare
    Troppa grazia. Di Fisica nucleare so nulla. La materia più vicina alla Fisica Nucleare si chiama Chimica nucleare,  impostata su altri criteri.  Poi c’è la Radiochimica, altrettanto importante; per esempio fornisce le conoscenze necessarie per isolare l’uranio e il plutonio dal combustibile nucleare esausto.
    Fisica Nucleare, Chimica nucleare, Radiochimica sembrano materie affini, ma se si sfogliano i relativi trattati ci si accorge che sono rivolte a persone con competenze professionali profondamente diverse.
    Huizenga e Rubbia sono due nucleari insigni, ma avrebbero difficoltà a capirsi su argomenti di alta specializzazione. Hanno vissuto in mondi completamente diversi, ugualmente affascinanti.
    L’immaginario collettivo è più abituato alla fisica nucleare che alle corrispondenti discipline sviluppate dalla chimica.
    Buon pomeriggio

    Rispondi
  • A me il trucco sembra l’usare l’induzione magnetica. Se ci fate caso la “centralina di controllo” (quella scatola blu che si vede sul tavolo dei test) è stranamente grande e potrebbe tranquillamente nascondere un’elettrocalamita per generare campi magnetici variabili. Nessuno mi pare abbia utilizzato magnetometri durante i test.

    Rispondi
  • Pare che Rossi abbia deciso di dare un E-Cat all’Università svedese di Uppsala per un “uso indipendente” (rif. http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=360 ). A breve, si spera, dovrebbe quindi emergere la verità su cosa accade all’interno di questo aggeggio.

    Rispondi

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