16 Aprile 2024
Dal mondo

Il mistero della pioggia di merli

Update: qui trovate l’aggiornamento del 13 gennaio.

Merli caduti dal cielo, a migliaia. L’anno è iniziato all’insegna del mistero nel paesino di Beebe, in Arkansas. La notizia è stata subito riportata sui media internazionali e interpretata nei modi più disparati: c’è chi ha pensato che la spiegazione potesse essere un avvelenamento, chi ha dato la colpa a un fenomeno atmosferico, chi ha addirittura tirato in ballo un “bang sonico” prodotto dall’esperimento HAARP (non tenendo conto del fatto che le antenne di HAARP si trovano in Alaska, troppo lontane per poter essere anche solo prese in considerazione), e chi ha visto in questa circostanza addirittura un segno dell’Apocalisse.

Probabilmente la spiegazione è in realtà molto più semplice, come ha indicato l’autopsia di 17 esemplari di uccelli disposta dall’Arkansas Game and Fish Commission, anche se altri esami ancora in corso potranno chiarire meglio alcuni aspetti della vicenda. Si è comunque potuto escludere definitivamente le ipotesi di un’epidemia o di un avvelenamento: ipotesi comunque considerate già altamente improbabili a causa delle circostanze dell’avvenimento, dal momento che in genere gli uccelli malati o avvelenati non volano. Inoltre è stato rilevato che nessuno fra i numerosi cani e gatti che hanno divorato le carcasse dei merli ha avuto problemi (cosa che invece generalmente succede nei casi di avvelenamento).

L’altra ipotesi che si è potuta scartare è quella dei fulmini, che possono colpire uno stormo in volo e far sì che gli uccelli che lo compongono cadano a terra morti. Un caso insolito, ma comunque non così improbabile, visto che aveva causato la morte di uno stormo di 10 pellicani e di un altro di circa 20 anatre, ritrovati ad Hot Springs nel 2001 e anch’essi sottoposti ad autopsia.

Gli esami hanno comunque accertato che i merli sarebbero morti in seguito ad eventi traumatici come ferite e collisioni. Le spiegazioni plausibili rimangono quindi due: una grandinata ad alta quota, oppure l’effetto dei fuochi artificiali. Karen Rowe, l’ornitologa dell’Arkansas Game and Fish Commission che sta esaminando la vicenda, è convinta che la colpa sia dei fuochi artificiali: i merli dalle ali rosse ci vedono poco di notte. Se sono stati spaventati dalle esplosioni possono essersi levati in volo, mantenendosi troppo bassi rispetto al solito per evitare il frastuono, e andando quindi a sbattere contro gli edifici. L’ipotesi sembrerebbe confermata dal fatto che alcuni residenti affermano di aver sentito forti esplosioni poco prima della pioggia di merli.

Quasi sicuramente è invece del tutto scorrelata la moria di pesci, avvenuta sempre in Arkansas in questo periodo. In quel caso infatti è stata coinvolta solo una specie (i pesci tamburo), mentre gli altri pesci del fiume non ne hanno risentito. Probabilmente quindi la spiegazione più credibile è quella di un’epidemia, anche se la conferma definitiva potrà arrivare solo dalle autopsie già predisposte. Vi terremo aggiornati appena ne sapremo di più.

In ogni caso, niente panico: le morie di alcune specie animali, in genere dovute appunto ad epidemie, ma anche a singoli agenti inquinanti, sono fenomeni più comuni di quanto si pensi. Come segnala Paolo Attivissimo, un caso analogo avvenuto nel 2009 negli Stati Uniti era dovuto a un avvelenamento selettivo effettuato dal Dipartimento dell’Agricoltura per limitare il numero di esemplari di alcune specie.

Il fatto che in questi giorni compaiano più notizie simili in televisione e sui giornali è probabilmente dovuto a una legge non scritta del giornalismo, secondo cui notizie che in genere non sarebbero considerate importanti vengono comunque riportate se nello stesso periodo è già avvenuto qualcosa di simile. È in questo contesto che possono essere lette le “stragi” di volatili avvenute in Louisiana e altrove. Anche in questo caso vi aggiorneremo quando saranno accertate le cause di queste morti.

Qualche link utile:

articolo di Time

articolo sulle teorie del complotto

intervista all’esperto sul Los Angeles Times

riflessione sull’allarme per gli animali morti e le teorie su il 2012

mappa delle stragi di uccelli nel mondo

Foto di Marc Pascual da Pixabay

19 pensieri riguardo “Il mistero della pioggia di merli

  • non c’è di che! per una volta che capita 🙂
    grazie per il lavoro che fate! 🙂

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  • In inglese si chiama nitpicking, cioè fare il sofistico, ma sono qui solo per questo… 
    La specie che è caduta dal cielo (qualunque sia la causa) non è un merlo, come nella foto che hai postato. È un itteride, non un turdide, e in italiano si chiama ittero alirosso (Agelaius phoeniceus). Sempre passeriforme è, ma pur essendo vicino non è un turdide. Il problema degli uccelli americani è che quei maledetti Pellegrini li hanno chiamati come quelli europei, anche se non lo erano.

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  • Prima di commentare, ringrazio Marco Ferrari: il bello di questo blog è che qualsiasi argomento si tratti, se c’è un errore macroscopico nell’ esposizione di dati, interviene sempre rapidamente un esperto a correggere. E’ uno scambio di cultura molto positivo. Dal punto di vista storico, Vi invito a visitare la pagina di Wikipedia, già aggiornata a questa pioggia in Arkansas: http://it.wikipedia.org/wiki/Pioggia_di_animali. Come vedete il fenomeno è antico. Veniva preso come un “brutto segno”, un’ espressione di ira da parte di Dio che preannunciava eventi che avrebbero poi causato morìe tra gli uomini: epidemie, guerre, carestie,cataclismi naturali. Esistevano fin da allora degli “scettici” che cercavano spiegazioni in eventi naturali o avvelenamenti da parte dell’ uomo. Molti regnanti cercavano di avere degli esperti o dei profeti che cercassero spiegazioni naturali, perché il popolo da sempre tende a dare la colpa ai potenti quando Dio è arrabbiato, in particolare quando gli eletti democraticamente erano pressoché inesistenti. Normalissimo quindi che di fronte a questi eventi gli Scettici corrano a cercar spiegazioni normali e i Creduloni corrano a cercarne di soprannaturali. Personalmente, faccio il mio mestiere di credulone: non ho trovato, tra le Profezie in mio possesso, nessuna che sia in grado di convincere uno scettico, ovvero che abbia preannunciato questo tipo di evento in Arkansas in questo periodo. Spero solo che, se è colpa degli uomini, la causa venga individuata presto e rimossa.

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  • Ho avanzato dubbi riguardo alla spiegazione a base di HAARP e armi elettromagnetiche e sono stato sotterrato da una valanga di “ma non crederai mica alla spiegazione dei fuochi artificiali?” Ebbene no, non ci credo, Mi sembra ci siano elementi insufficienti per permettermi di valutare. E quindi evito di farlo o di dare spiegazioni affrettate.
    Naturalmente questa non è una critica a questo articolo, o a quello di Paolo Attivissimo, È giustissimo riportare le ipotesi e gli elementi raccolti finora. La critica è a chi invece crede di avere la verità in tasca con i soliti improbabili complotti dei cattivissimi.

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  • Cosa ne pensate se qualcuno (io ad esempio) parlasse di tempesta solare? Altre situazioni analoghe sono avvenute recentemente anche in Italia nella fattispecie a Montebelluna ed in altro liogo che ora non ricordo.

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  • @Marcello: Prima di tutto, penso che la risposta più breve sarebbe “perchè non erano previste tempeste solari per quei giorni” (o almeno, non ho sentito da nessuna parte una tale notizia). Ma supponiamo anche che una tempesta abbia colpito la Terra in quei momenti. Se parli di danni per esposizione diretta, lo escluderei per diversi motivi:
    1) è impossibile che una tempesta colpisca con una precisione così elevata da colpire solo uno stormo di uccelli e non anche un’area più ampia;
    2) le tempeste solari non arrivano così vicino alla superficie terrestre (a parte forse vicino ai poli, ma anche in queso caso ho forti dubbi), poiché la Terra è protetta dalla magnetosfera.
    Se invece pensi che una tempesta solare abbia, per così dire, scombussolato il campo magnetico (e quindi l’orientamento degli uccelli) non si spiega come mai questo non sia successo anche in occasione di altre tempeste molto più forti.
    In conclusione, propenderei per una spiegazione più… terra-terra 🙂

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  • Grazie della segnalazione Klaus, il fenomeno in provincia di Ravenna è di qualche giorno fa ed è accennato alla fine dell’articolo. Vi aggiorneremo appena avremo sviluppi significativi. Per adesso segnaliamo (solo in inglese, purtroppo) un articolo di Time che spiega perché questi eventi non sono così rari:
    http://ecocentric.blogs.time.com/2011/01/05/why-the-aflockalypse-is-business-as-usual%E2%80%94and-why-thats-not-good/
    e uno di Politics Daily che elenca le teorie del complotto già fiorite in merito alla morte degli itteri:
    http://www.politicsdaily.com/2011/01/04/counting-dead-blackbirds-conspiracy-theories-abound-in-arkansas/

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  • Ma vi ricordate quando cadevano da molte parti blocchi di ghiaccio, che naturalmente anche il TG ne dava notizia . Chiaramente i giornalisti non si chiedevano perche dei blocchi di giaccio caduti anche sull’asfalto non si rompevano,nemmeno una scalfitura. Non è che si dura più fatica a cercare una spigazione più logica che metterla subito sul magico. Vi immaginate le risate di quelli che ce le mettevano!!!

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  • @Marco I: non essere superficiale. Di fronte a fenomeni inspiegabili la corsa alle spiegazioni banali da parte degli Scettici bilancia la corsa alle spiegazioni paranormali da parte di noi Creduloni. In realtà si tratta sempre di fenomeni complessi, solo in parte attribuibili, come la pioggia di aeroliti gelati che interessò tutto il mondo agli inizi del millennio, a scherzi di buontemponi. EccoTi dei links per ricordare meglio: http://www.repubblica.it/online/mondo/ghiaccio/psicosi/psicosi.html – http://archiviostorico.corriere.it/2000/gennaio/28/Pioggia_ghiaccio_paura_co_7_0001282435.shtml e
    http://www.edicolaweb.net/us110101.htm. Ti confesso che anche io, allora, pensai che fosse finalmente arrivata la Grandine predetta dall’ Apocalisse di Giovanni. Ora penso che, al massimo, si trattasse di un bonario preavviso: quella predetta dall’ Apocalisse, se ci sarà, sarà molto più micidiale. Comunque, a dieci anni di distanza, abbiamo avuto non meteoriti di ghiaccio, ma grandinate anomale e pioggie che si sono gelate subito. Qualcosa, nel clima, non va, anche se non c’è prova della paranormalità della cosa.

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