18 Aprile 2024
Approfondimenti

La rivoltante storia di un test alternativo per il cancro

Articolo originale: “The sickening story of an ‘alternative cancer test’“, di Edzard Ernst. Si ringrazia Sofia Lincos per la traduzione.

Approfondire e raccontare storie shockanti come questa mi farà solo guadagnare nemici, lo so. Ritengo, però, che sia necessario raccontarla: se non possiamo imparare dalla storia, che speranze abbiamo?

Mi sono imbattuto per la prima volta nei lavori di Sigmund Rascher quando stavo studiando gli effetti della temperatura sulla reologia del sangue (la reologia è la scienza che studia gli equilibri raggiunti nella materia deformata per effetto di sollecitazioni – NdT) all’Università di Monaco. Ho poi scoperto gli esperimenti indicibilmente crudeli di Rascher, che consistevano nell’esporre esseri umani a condizioni di estrema ipotermia, nel campo di concentramento di Dachau. Molti di questi “volontari” persero la vita e il dottore delle SS Rascher divenne il simbolo dei cosiddetti Doctors from Hell, i criminali scienziati nazisti. Nel 1990, R.L. Berger descrisse appropriatamente Rascher e la sua sadica pseudo-scienza in questo articolo del New England Journal of Medicine:

“Sigmund Rascher era nato nel 1909. Cominciò i suoi studi medici nel 1930 e entrò a far parte del partito nazista e, tre anni più tardi, delle truppe d’assalto (SA). Dopo un periodo da internista volontario, Rascher operò per tre anni come assistente chirurgico non pagato. Gli venne temporaneamente impedito l’ingresso all’università di Monaco per sospette simpatie comuniste. Nel 1939, il giovane dottore denunciò suo padre, anch’egli medico, e si unì alle SS, entrando a far parte della Luftwaffe. Una relazione e forse un matrimonio con Nini Diehl, una vedova di 15 anni più vecchia di lui che era stata cantante di cabaret ma anche segretaria e forse amante del Reichsführer, gli consentì di conoscere direttamente Himmler. Una strana collaborazione si instaurò tra il giovane medico e uno dei più alti ufficiali del Terzo Reich. Una settimana dopo il loro primo incontro, Rascher presentò un ‘Rapporto sullo sviluppo e la soluzione di alcuni dei compiti assegnati al Reichsführer durante la discussione del 24 aprile 1939’. Il titolo di questo articolo anticipa il carattere della relazione che si sarebbe successivamente stabilita tra i due uomini. A causa del suo approccio servile e ossequioso verso Himmler, il legame divenne così forte che praticamente qualsiasi superiore tremava di paura di fronte all’intrigante Rascher, che di conseguenza arrivò ad avere una posizione di enorme potere.

La breve carriera da ricercatore di Rascher comprende un ruolo di spicco nell’infame esperimento sulle grandi altezze svolto a Dachau, che portò alla morte di 70-80 persone. Rascher fu anche coinvolto nei test di un estratto vegetale per la cura del cancro. La genesi di questo progetto illustra perfettamente lo stile e l’influenza di Rascher. Il professor Blome, ministro per la salute e “Plenipotenziario della Ricerca sul Cancro”, caldeggiava la sperimentazione dell’estratto sui topi. Rascher insistette per gli esperimenti sugli esseri umani, e Himmler si schierò con Rascher. Un “Laboratorio di Ricerca sul Cancro Umano” venne installato a Dachau. Il ministro della salute collaborò con il progetto, ebbe approssimativamente 20 incontri con Rascher, e diverse altre volte visitò i suoi collaboratori a Dachau.

Gli sforzi di Rascher si concentrarono poi su un altro settore di ricerca: l’introduzione di un preparato a base di pectina, il Polygal, per favorire la coagulazione del sangue. Rascher pensava che l’uso preventivo di tavolette di Polygal avrebbe ridotto il sanguinamento delle ferite in guerra o durante le operazioni chirurgiche. L’agente veniva anche raccomandato per il controllo di emorragie spontanee polmonari e gastrointestinali. Le ferite in battaglia furono simulate amputando gli arti sani dei prigionieri del campo, senza anestesia, o sparando ai prigionieri nella regione tra il collo e il busto.

Rascher affermava che la profilassi con il Polygal avrebbe minimizzato il sanguinamento durante le operazioni chirurgiche, rendendo lacci emostatici e bendaggi inutili e diminuendo i tempi di intervento. Pubblicò un articolo entusiasta sulla sua esperienza clinica col Polygal, senza specificare la natura di alcuni dei suoi test sulle persone. L’articolo concludeva ‘I test con il farmaco Polygal 10 non hanno mai fallito, nemmeno nelle circostanze più varie’. Rascher creò una compagnia per produrre il Polygal e usò i prigionieri come operai della fabbrica. Un prigioniero che venne in seguito liberato testimoniò che l’idea di adottare il Polygal anche contro le infezioni venne probabilmente suggerita dalle notizie sull’introduzione della penicillina da parte degli Alleati, e dal suo desiderio di conseguire fama e riconoscimenti per aver inventato un equivalente tedesco. Iniziò subito con gli esperimenti sugli esseri umani, apparentemente senza test preliminari in laboratorio. In uno di questi esperimenti, veniva iniettato pus nelle gambe dei prigionieri: il gruppo sperimentale riceveva il Polygal, quello di controllo nessun trattamento. Secondo un’informazione arrivata al Dr. Kurt Plotner, medico rivale di Rascher, il gruppo di controllo riceveva cospicue, profonde inoculazioni sottocutanee, mentre il gruppo sperimentale riceveva piccoli volumi di pus tramite intracutanee. A quanto si dice, Plotner investigò sugli esperimenti e scoprì che il Polygal usato non era nient’altro se non soluzione salina, colorata con una tinta fluorescente.

I frequenti riferimenti a Rascher nei documenti di alto livello indicano che questo giovane ufficiale medico aveva attirato molta attenzione presso gli alti comandi della Germania. I suoi lavori furono presentati anche a Hitler, che fu compiaciuto dai resoconti. Rascher non era ben visto nell’ambiente medico, comunque, e i suoi superiori espressero ripetutamente riserve sui suoi risultati. In una discussione, il professor Karl Gebhardt, generale delle SS e medico personale di Himmler, disse a Rascher, riguardo ai suoi esperimenti sull’ipotermia mediante esposizione all’aria fredda, che “[…]Il resoconto era ascientifico; se uno studente del secondo anno avesse osato sottopormi un lavoro di quel genere glielo avrei lanciato addosso”. Nonostante il forte supporto di Himmler, a Rascher vennero rifiutate cattedre in molte università. Un libro di scienziati tedeschi sui risultati medici conseguiti dall’aviazione tedesca durante la guerra dedica un intero capitolo all’ipotermia, ma non menziona nemmeno una volta il nome di Rascher o i suoi lavori.”

Per coloro che avessero lo stomaco per leggersi tutta la rivoltante storia, una biografia dettagliata di Rascher è disponibile qui (in inglese, NdT).

Speravo vivamente che non averi mai più sentito parlare di un mostro del genere – eppure, recentemente, mi sono imbattuto in Rascher nel contesto della medicina alternativa. Rascher era cresciuto nella tradizione antroposofica di Rudolf Steiner, e uno dei suoi primi progetti di ricerca era stato un test del sangue “alternativo” sviluppato in antroposofia.

Un amico fraterno di Rascher, l’antroposofo e chimico Ehrenfried Pfeiffer, aveva sviluppato un bizzarro metodo diagnostico che sfruttava la cristallizzazione del sangue in cloruro di rame e altri materiali. Questa biocristallizzazione in cloruro di rame (Copper chloride biocrystallization o CCBC, in italiano tradotta come cristallizzazione sensibile – NdT) divenne l’argomento della dissertazione finale di Rascher a Monaco. Rascher prima testò la CCBC per la diagnosi di gravidanze, e poi per identificare precocemente i tumori (incidentalmente, condusse i suoi esperimenti proprio nello stesso edificio dove ho lavorato per molti anni, circa mezzo secolo dopo). Il CCBC coinvolge una valutazione visuale dei cristalli di rame che si formano dal sangue e dagli altri fluidi; il metodo è, ovviamente, molto aperto alle interpretazioni. Curiosamente, la cristallizzazione sensibile è ancora usata ai giorni nostri da alcuni dottori e omeopati seguaci della medicina antroposofica – si veda, ad esempio, questo recente articolo o questo sito, questo o quest’altro che spiega:

“Alcune gocce di sangue sono portate a cristallizzarsi con il cloruro di rame in una camera ipotermica. L’esperienza decennale permette una diagnosi molto precoce per tutte le debolezze funzionali di organi e ghiandole, e così pure dei tumori. I tumori possono spesso essere identificati più precocemente che con qualsiasi altro metodo.” (1)

Il riferimento all'”esperienza decennale” è più che ironico dal momento che le prove sulla validità della cristallizzazione sensibile (CCBC) risalgono ai lavori di Rascher degli anni ’30; per quanto ne so, nessuna altra “validazione” della cristallizzazione sensibile è mai stata resa disponibile. Con la sua tesi iniziale, Rascher ottenne risultati sorprendentemente positivi, e in seguito tentò di ottenere un fondo di ricerca ufficiale per testare l’utilità della CCBC nella diagnosi del cancro. Curiosamente, dovette nascondere il collegamento con l’antroposofia; sebbene fossero sostenitori di molte altre medicine alternative, i Nazisti avevano messo al bando il credo di Steiner.

La maggior parte (ma non tutta) della ricerca di Rascher venne condotta nel campo di concentramento di Dachau, dove un’unità di ricerca venne installata nel “blocco 5” che, secondo il suo biografo Sigfried Baer, conteneva i suoi laboratori e un’unità di ricerca sull’omeopatia guidata da Hanno von Weyherns e Rudolf Brachtel (1909-1988). Ho trovato interessante questo commento su von Weyherns:

All’inizio del 1941, un’unità di ricerca venne installata nel quartiere medico dove 114 pazienti con tubercolosi vennero trattati mediante farmaci omeopatici. L’ufficiale medico era von Weyherns. In Febbraio, testò i sali di Schuessler (un derivato dell’omeopatia ancora popolare in Germania ai giorni nostri) sui prigionieri. (2)

Oggi, tutti gli esperti credono che  i risultati di Rascher, anche quelli sulla CCBC, siano fraudolenti. Rascher sembra non essere stato soltanto un iper-ambizioso, ma mediocre, medico trasformatosi in un sadico macellaio di prigionieri innocenti; fu anche un falsificatore seriale di dati scientifici. E’ probabile che la sua tesi fraudolenta sul test antroposofico del sangue gli abbia permesso di iniziare una lunga carriera di cattiva pratica medica.

Prima della fine del Terzo Reich, Rascher perse il favore di Himmler, e fu incarcerato con una lunga lista di imputazioni che erano per lo più slegate alla sua “ricerca”. Venne rinchiuso nel luogo delle sue peggiori atrocità, il campo di concentramento di Dachau. Alcuni giorni prima della liberazione del campo da parte delle forze statunitensi, Rascher venne giustiziato in circostanze abbastanza oscure. Per quanto mi riguarda, credo che la cristallizzazione sensibile avrebbe dovuto scomparire con lui.

Edzard Ernst

  1. “Hierbei werden einige Tropfen Blut mit Kupferchlorid in einer Klimakammer zur Kristallisation gebracht. Jahrzehntelange Erfahrung ermöglicht eine ganz frühe Hinweisdiagnostik sowohl für alle Funktionsschwächen der Organe, auch z.B. der Drüsen, als auch für eine Krebserkrankung. Diese kann oft so früh erkannt werden, daß sie sich mit keiner anderen Methode sichern läßt.”
  2. “Zu Jahresbeginn 1941 wurde in der Krankenabteilung eine Versuchsstation eingerichtet, in der 114 registrierte Tuberkulosekranke homöopathisch behandelt wurden. Leitender Arzt war von Weyherns. Er erprobte im Februar biochemische Mittel an Häftlingen.”

Immagine: cristallizzazione sensibile del vino. Foto di Yelkrokoyade da Wikimedia Commons, CC BY-SA 3.0

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