16 Aprile 2024
Il terzo occhio

Metti un fantasma in una casa popolare

La crisi economica sembra aver colpito duramente anche il comparto fantasmi, se questi – abbandonati manieri e residenze signorili – sembrano essersi trasferiti in massa negli alloggi popolari. La notizia arriva dal Corriere della Sera: a Bollate (MI), nelle case dell’Aler, si aggirerebbe lo spettro di un’avvenente bionda, portato lì – raccontano i ben informati – da un’ex-inquilina che svolgeva il mestiere di chiromante. Una famiglia, impaurita dall’infestazione, avrebbe addirittura richiesto l’intervento di un esorcista, per liberare l’alloggio dalla sgradita inquilina.

A sentire il racconto, non si va molto più in là del “sentito dire”: si parla di un muratore che avrebbe forse fotografato la donna – ma nessun giornale è ancora riuscito a rintracciare il testimone, né tanto meno la fotografia. E poi episodi quasi banali, se astratti dal contesto:

Mia moglie piange, ha paura a venire sopra. Ieri è salita e la scopa che era appoggiata al muro senza che nessuno la toccasse è caduta a terra

Senza nulla voler togliere alle esperienze personali – che, in quanto tali, meritano comunque rispetto – sembra che in tutta questa storia la suggestione giochi un ruolo fondamentale.

Che questa possa essere un ingrediente importante di molte infestazioni spiritiche, per dir dirla tutta, non è una novità: molto interessanti, a questo proposito, una serie di esperimenti psicologici pubblicati negli anni ’90 da James Houran. In uno di questi, ad esempio, veniva chiesto a due gruppi di persone di annotare le sensazioni provate visitando un teatro abbandonato, che fino a quel momento non era mai stato collegato a episodi di natura spiritica. Ad un gruppo veniva raccontato che il teatro era infestato da presenze, mentre al gruppo di controllo si diceva semplicemente che l’edificio era in fase di ristrutturazione. Ebbene, il gruppo con gli “spiriti” riferiva di aver provato tutta una serie di sensazioni strane, che il campione di controllo non sperimentava.

In un altro studio, Houran chiese a una coppia di vivere per un po’ in una casa “infestata” (anche qui, il luogo non era mai stato collegato prima alla presenza di fantasmi), e di tenere un diario degli episodi “anomali” vissuti. Alla fine dell’esperimento, la coppia riferì ventidue episodi sicuramente collegabili alle presenze spiritiche, tra cui strani rumori, il malfunzionamento di un telefono, un nome sussurrato da una voce spettrale e l’apparente spostamento di soprammobili.

L’esperimento è stato ripetuto diverse volte in maniera informale, ma i risultati sono sempre gli stessi: convincetevi che una casa è infestata, e comincerete a notare tutta una serie di piccole stranezze – chiavi che pensavate di aver lasciato in un posto ritrovate in un altro, rumori nelle tubature, piccoli guasti elettrici… Tutte cose che fanno parte dell’esperienza quotidiana, ma che il sospetto di avere uno spettro in casa finisce per caricare di significati inquietanti.

Perché in fin dei conti può succede che le scope cadano senza che nessuno le tocchi: ma dare la colpa alle correnti d’aria, alle vibrazioni, alla forza di gravità o ai fantasmi, alla fine dipende da noi.

Foto di Steinar Engeland da Unsplash

Sofia Lincos

Sofia Lincos collabora col CICAP dal 2005 ed è caporedattrice di Queryonline. Fa parte del CeRaVoLC (Centro per la Raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee) e si interessa da anni di leggende metropolitane, creepypasta, bufale e storia della scienza.

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