20 Aprile 2024
Fanta-scienza

Shikasta del Premio Nobel Doris Lessing

Doris Lessing
Shikasta (Shikasta, 1979)
Traduzione Oriana Palusci
Fanucci Editore, collana Collezione Vintage
pagg. 488
euro 20,00

La vivacissima casa editrice Fanucci inserisce nuovamente nel suo catalogo il nome di una grande scrittrice, Doris Lessing, e invia in libreria il romanzo Shikasta (Shikasta, 1979) primo titolo della famosa serie Canopus in Argo. Il volume cartaceo è nelle librerie dal 27 marzo, ma è stato preceduto dall’ebook, già disponibile da qualche settimana.

Sino a ieri le opere “fantascientifiche” dell’autrice erano state pubblicate senza alcun ordine apparente, anche se Fanucci è stata la casa editrice ad aver pubblicato la maggior parte delle sue opere tradotte in Italia. Proprio due titoli appartengono a questa serie. Canopus in Argos: Archives è composta dai romanzi: Shikasta (Fanucci, 2014); The Marriages Between Zones Three, Four and Five, pubblicato sempre da Fanucci nel 2007 con il titolo Un pacifico matrimonio; The Sirian Experiments, ancora inedito; The Making of the Representative for Planet 8, pubblicato da Fanucci nel 2008 con il titolo Un luogo senza tempo, (noto anche come Pianeta 8, Lucarini Editore, 1989) e infine l’inedito The Sentimental Agents in the Volyen Empire.

Shikasta viene presentato dall’autrice come una raccolta di documenti, relazioni, lettere, discorsi e molto altro che vuole essere uno studio del pianeta Shikasta (che è chiaramente la Terra). Tutto materiale che sarà utilizzato da studenti di storia del pianeta Canopus. Il destino della Terra è influenzato dalla rivalità e dalle interazioni di tre potenti imperi galattici e un emissario, Johor, inviato da Canopos descrive l’umanità come una specie “totalmente impazzita”. Sarà una narrazione della storia del nostro pianeta che unisce mito, favola e allegoria dai primordi sino a una inevitabile, tragica autodistruzione. Un romanzo e una serie che non può mancare nella biblioteca del lettore di fantascienza e non solo.

Un brano tratto dalla introduzione di Oriana Palusci, che ha anche tradotto il romanzo:
Il romanzo è costruito attorno a una serie di documenti inviati sotto forma di relazione da Johor, o compilati da altri studiosi di Canopo (gli Archivisti), che riguardano la storia passata — fin dalla più remota antichità — e le condizioni di Shikasta prima degli ultimi giorni. Sulla mappa dell’universo di Lessing non si staglia una provvidenza divina né il creato è soltanto il prodotto di una lenta e continua evoluzione biologica, sebbene la genetica giochi un ruolo notevole in Shikasta. Canopo sorveglia e interviene su Shikasta, per proteggerla dal suo ‘doppio’ diabolico Shammat. Con l’aiuto del Sigillo, che rappresenta la Legge di Canopo, Johor cerca di ‘ricordare’ agli abitanti la loro origine e li mette in guardia sulla fine imminente, sull’apocalisse incombente.
Shikasta non segue un filo cronologico né è un nuovo Signore degli Anelli tolkieniano, eppure ripercorre la storia ‘mitica’ dei discendenti di Canopo, delle stirpi dei fondatori, tra cui sono i Giganti, ormai perduti nell’inferno di Shikasta. Possiamo in qualche modo dividere Shikasta in due diversi registri narrativi: il primo è formato dal complicato reticolo di documenti ufficiali, estratti da testi raccolti e pubblicati a Canopo e così via, in cui campeggia la voce di Johor e da cui emerge il passato di Shikasta; il secondo è rappresentato sostanzialmente dal Diario di Rachel Sherban (la sorella ‘terrestre’ di George Sherban/Johor) e da lettere personali, incentrate sugli avvenimenti che sfociano nella Terza guerra mondiale e nell’occupazione dell’Europa da parte della Cina

L’autrice:
Doris May Taylor (1919-2013), questo il vero nome della Lessing, nasce nel 1919 a Kermanshah, ora Iran, da genitori inglesi. Nel 1925 la famiglia si trasferisce in Rhodesia, l’attuale Zimbabwe, dove Doris rimane fino al 1949. Il suo primo romanzo, L’erba canta, viene pubblicato a Londra nel 1950, dopo il suo trasferimento in Gran Bretagna. Famosa per Il taccuino d’oro, Memorie di una sopravvissuta, Sotto la pelle, Doris Lessing è stata un’icona di molte cause, dall’anticolonialismo al femminismo, ma con il suo spirito libero e indipendente è sempre sfuggita a ogni steccato, politico o di genere letterario che fosse. Nel 2007 le è stato attribuito il Nobel come ‘cantrice dell’esperienza femminile, che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa’. Fanucci Editore ha pubblicato: Memorie di una sopravvissuta, Mara e Dann, La storia del generale Dann, di sua figlia Mara, di Griot e del cane delle nevi, Una comunità perduta, Il senso della memoria, Discesa all’inferno e, appartenenti al ciclo Canopus in Argos, Un pacifico matrimonio e Un luogo senza tempo.

La quarta di copertina
Shikasta è primo dei cinque romanzi del ciclo Canopus in Argos, in cui Doris Lessing ha creato un nuovo straordinario cosmo, dove la Terra, chiamata appunto Shikasta, altro non è che il campo di battaglia per gli imperi galattici rivali di Canopus, Sirius e Puttiora. Una concezione visionaria e potente che riscrive la storia del nostro mondo, dai primordi all’inesorabile autodistruzione.
Il volume è la cronaca dei suoi ultimi giorni, raccontata attraverso i resoconti personali e la documentazione raccolta da Johor, un emissario inviato da Canopus per mettere un freno al declino. Ma guerra, carestia, epidemie e disastri ambientali devastano il pianeta e, davanti all’umanità che gli sembra impazzita, il compito di Johor appare impossibile da portare a termine.

Pino Cottogni

2 pensieri riguardo “Shikasta del Premio Nobel Doris Lessing

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