18 Aprile 2024
Il terzo occhio

Alle origini dello zero-g day

Spaventati dall’aumento di peso dopo i bagordi delle festività? La soluzione è semplice, pesatevi il 4 gennaio, alle 9:47 in punto. Secondo una leggenda metropolitana diffusa su internet, infatti, quel giorno si peserà di meno, a causa di un insolito allineamento planetario. Garantisce l’astronomo britannico Patrick Moore.

La voce (infondata) si è diffusa tra i media inglesi alla fine di dicembre, approdando anche in alcuni blog italiani. Ma in realtà è molto più antica: inizia infatti in era pre-internet, il 1 aprile del 1976. Quel giorno sulla BBC Radio 2 era ospite l’astronomo Patrick Moore, che stupì tutti con un annuncio sensazionale: quel giorno un raro allineamento avrebbe causato una diminuzione della gravità – il cosiddetto “effetto Giove-Plutoniano”. Alle 9:47 Moore diede il segnale: “Saltate!”

Interessanti furono le telefonate dal pubblico. Una donna chiamò per dire che lei e il marito avevano fluttuato per la casa. Un’altra affermò che pur essendo seduta ad un tavolo si era alzata da terra con 11 commensali. Un terzo raccontò che aveva saltato, ma la spinta era stata tanto forte che aveva picchiato la testa contro il soffitto e quindi voleva un risarcimento.

Come spiega il Museum of hoaxes, quello di Moore non era solo un pesce d’aprile, ma era anche un’esplicita parodia di una teoria che si era diffusa a partire dal 1974, quando John Gribbin e Stephen Plagemann avevano pubblicato “The Jupiter Effect” (L’effetto Giove).

Secondo i due autori, nel 1982 ci sarebbe dovuto essere un particolare allineamento planetario che avrebbe causato “uno dei più grandi disastri dell’era moderna”, con annessi terremoti, maremoti ed eruzioni vulcaniche. Come spesso accade (qualcuno ha parlato di 2012?), i media cavalcarono l’ipotesi catastrofista, grazie anche all’autorevolezza dei suoi proponenti (Gribbin era stato editor del giornale Nature, mentre Plagemann, astronomo, era stato tra i consulenti della NASA).

L’ipotesi si diffuse nonostrante le rassicurazioni di geologi, astronomi e istituzioni scientifiche. E’ in questo contesto che nasce il pesce d’aprile di Moore: lo scherzo doveva far riflettere sul fatto che gli allineamenti planetari non hanno effetti tangibili per il terrestre medio. Di conseguenza anche l’effetto Giove non era cosa di cui preoccuparsi.

Inutile dire che le previsioni non si avverarono, e la storia si sgonfiò. Gribbin e Plagemann pubblicarono un secondo libro, “The Jupiter Effect Reconsidered”, in cui sostenevano che in realtà l’allineamento aveva avuto delle conseguenze, ma nel 1980, causando l’eruzione del monte Sant’Elena. Ma il sequel non ebbe lo stesso successo dell’originale: chi si preoccupa di una catastrofe ormai scampata?

Difficile dire chi abbia rimesso in circolo lo scherzo di Moore ma, come fanno notare Snopes e Bufale un tanto al chilo, Patrick Moore è morto nel 2012. Inoltre non ci sono tracce di allineamenti previsti per quel giorno (se non vi fidate, potete controllare voi stessi la posizione dei pianeti usando un programmino come il Solar System Dynamics della NASA).

E se ancora non siete convinti, non vi resta che provare voi stessi: secondo la storia che sta girando in internet, saltando alle 9:47  del 4 gennaio (ora UTC, si presume, e quindi 10:47 ora italiana) si dovrebbe ripiombare a terra in 3 secondi, al posto degli usuali 0.2 circa. La verità è a portata di salto.

Si ringrazia per l’articolo Silvano Cavallina. Foto di Aziz Acharki su Unsplash 

Sofia Lincos

Sofia Lincos collabora col CICAP dal 2005 ed è caporedattrice di Queryonline. Fa parte del CeRaVoLC (Centro per la Raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee) e si interessa da anni di leggende metropolitane, creepypasta, bufale e storia della scienza.

2 pensieri riguardo “Alle origini dello zero-g day

  • Di niente. Penso che il vostro blog/pagina Fb possano essere interessanti anche per i nostri lettori, l’articolo mi ha dato modo di segnalarlo (era un po’ che volevo farlo, ma non avevo ancora trovato l’occasione giusta). Grazie e buon proseguimento!

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *